Fabrizio Consoli, con questo suo nuovo lavoro intitolato Musica per ballare raggiunge un duplice obbiettivo: quello di confermarsi musicista di grande spessore e al contempo cantante di livello gradevole ed efficace. Lunga la sua esperienza da strumentista in grado di mutare gli artisti con i quali ha collaborato senza mai snaturare le sue caratteristiche musicali ma riuscendo a dare il suo apporto in maniera originale; caldo, languido e delicato invece il suo modo di cantare, capace di tenere stretta l’attenzione dell’ascoltatore e di portarlo a spasso per le strade malinconiche delle sue canzoni.
“Musica per ballare” è forse la summa del lavoro artistico fino ad oggi svolto dall’artista milanese in quanto vi sono quelle atmosfere che, da sempre, animano la caratura artistica di Consoli. Sono tante piccole gemme quelle che riempiono i solchi di questo album, gemme fatte di sonorità latine (Giro di carte) oppure di atmosfere jazzate e swinganti come è possibile ascoltarne in Musica per sordi. Altro brano intrigante da ascoltare con attenzione è …e se questo è l’amore, con una chitarra morbida ed essenziale che pulsa intorno alle parole. Ma è l’intro con fisarmonica di Canzone intelligente la sottolineatura più importante alla dinamica artistica di Consoli. Parole trascinate, modulate, suoni languidi appoggiati alle note della fisarmonica; atmosfere naif e quasi tex-mex eppure anche da balera ormai vuota di avventori, avventure e avvenimenti. Una bella performance capace di recuperare a tonalità differenti una canzone di cui pensavamo sapere ormai tutto. Non è un disco immediato questo lavoro di Consoli, ma è un lavoro che entra lentamente sottopelle e lascia il segno per la sua capacità d’essere ficcante e suggestivo. Urge ora un riconoscimento da parte del grande pubblico.  

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