Maler
Dopo quattro anni dal suo esordio con Dell’ora e del mai (Premio SIAE/Club Tenco), Maler torna a colpire nel segno con Mutamento, nuovo progetto composto da dieci canzoni che ruotano intorno al mistero dell’Invisibile. Mattia Andreoli, questo il suo vero nome, aveva già abbondantemente e chiaramente dimostrato di valere; questo album è la conferma che non era un fuoco di paglia, ma qualcosa di più, o meglio qualcuno che ci avrebbe regalato altre soddisfazioni.
Maler avrà di sicuro versato qualche porzione magica nelle canzoni, tanto sono magneticamente contagiose sia per l’uso delle parole che per le suggestive atmosfere, create dall’arrangiatore e produttore artistico Giancarlo Di Maria. Non bisogna tralasciare la voce di Maler, né troppo enfatica, né troppo distaccata, perfetta nel ruolo di narratore del surreale (l'immagine di Maler-Dalì significherà pure qualcosa?).
Già dall’iniziale title-track ci si immerge in un mondo fatto di simboli, dove spuntano personaggi inquietanti (l’arcangelo boemo) in luoghi immaginari (la città di Nigredo) e da cui emerge l’eterno tema della lotta tra il bene e il male. In Barrio dell’alba incerta, ecco apparire Yolanda “la puta scalza” ovvero “l’Immaginazione” da ringraziare e invocare come "santa puttana del Sogno".
Dee, spettri, fate e ombre si rendono vivi nei vari episodi del disco, che già dai titoli sono tutto un programma, ad esempio Shamamatà, Il Fanstasma di Odessa, Melusina e Yalizael. Preziosamente pop è Perduta (un po' Gangsta's Paradise) dove l'inquietante Talita "è tornata e tiene tra le dita una verità perduta".
Un miscuglio vitale di immaginazione, fantasia e, perchè no, genialità, che consacra Maler come autentico 'fumettista della canzone', definizione che meglio si addice a quella del 'poeta pop'. Anche la copertina è tutta da interpretare: un vecchio carrillion con degli aereoplanini e un cigno, un orologio che segna le 3.42 p.m. e dinamite.
Dopo aver ascoltato Mutamento, viene già voglia di scoprire cosa Maler riserverà alla prossima puntata: un'altra curiosa avventura magari...
01. Mutamento
02. Barrio dell'alba incerta
03. Shammatà
04. 1999
05. La perduta
06. Mara l'invisibile
07. Il fantasma di Odessa
08. Melusina
09. Yalizael
10. Amina
Arrangiamenti, realizzazione: Giancarlo Di Maria eccetto Il fantasma di Odessa arrangiato da Giancarlo Di Maria e Ricardo Nanni Chitarre elettriche ed acustiche: Marco Formentini Basso elettrico: Dado Neri in Barrio dell’alba incerta e Melusina Tastiere, pianoforte e programmazioni Giancarlo Di Maria Fisarmonica: Thomas Sinigaglia Backing vocal: Fabiola Ricci Violini: Franco Parisini, Stela Thaci Viola: Enrico Celestino Violoncello: Eva Zahn Percussioni: Roberto Russo in Barrio dell’alba incerta e Melusina