New Seeds, ovvero nuovi semi e direzioni per i vicentini Argetti. Questo è un disco riflessivo, pieno di speranze e di domande, è un momento di passaggio per il power trio e si sente. Anche la delicata copertina lo suggerisce. Gli Argetti, ovvero: Marco Mantovani, Enrico Belloni ed Enrico “Punch” Pancera, in trio dopo il distacco con il cantante Guido Becchetti - con il quale avevano realizzato due dischi: In my shoes (2005) e Flags of karma (2008).

Li abbiamo conosciuti con la formula punk e in grande tiro, arrabbiati e energici. Con New Seeds invece il discorso è più morbido, meno muscolare e più meditato. L’impronta punk rock è sempre presente come il cantato in inglese e un'energia molto alta.

Hardocore melodico e sei brani. In No Wig lo spazio è tutto riempito dalla malinconia: «we will survive, just a matter of time». C’è il tempo che scorre è introdotto dal basso in Everything lands: “new illusions, new cuts new scars all over our scarred skin”. Il mood decadente e disperato della tracklist fa il verso all’arrabbiata Sides, per poi tornare disperato in Roofless House e più sporco in Monday. La forza delle arti e della musica è nel poter cantare una perdita, un dolore, la gioia, la vita tutta, e con questa emozionare.

In New Seeds ci sono impennate stilistiche, non ci sono sorprese se non un percorso di evoluzione che gli Argetti hanno appena iniziato. Il disco si avvale di un’ampia distribuzione: Europa, Regno Unito, Canada e Nord America e l’intensa attività live darà modo ai ragazzi di plasmare ancora il rock che li anima.

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