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Lenula

Niente di più semplice

A soli tre anni dal loro primo cd Profumi d’epoca e dopo aver macinato svariati chilometri in lungo e in largo per la nostra bella penisola tra festival e live i brindisini Lenula rilasciano, nel mese di Marzo, sul mercato discografico il loro secondo lavoro. Sulle prime la loro potrebbe apparirci come la classica formazione da power-trio guidata da  Gabriele Paparella alla voce (calda e graffiante all’esigenza) e chitarra, Ciro Nacci al basso e Gabriele Conserva alla batteria se non fosse per la bluseggiante presenza dell’armonica a bocca dello stesso Paparella (tra l’altro autore di tutti i testi dell’album) e per la moltitudine di tastiere e “tastierine” sapientemente dosate da Ciro Nacci.

E’ proprio grazie anche alla moltitudine di tastiere che questo lavoro è permeato dalle sonorità tipiche degli anni ‘70  e da chiari profumi di blues in cui vi possiamo trovare tra l’altro (oltre al Wurlitzer e al Philips Philicorda)  il caratteristico suono del mitico Rhodes Piano Bass proprio quello usato anche, e soprattutto, da Ray Manzarek nei Doors caratterizzandone il sound.

Ma veniamo all’album e alle sue 11 tracce madide di sound diretto e di riff graffianti che vanno a creare una perfetta amalgama con i testi che, e qui un plauso ai Lenula, sono tutti in italiano e trasudano un cantautorato di spessore. Già dal brano Senza stanze per nascondersi che apre il cd si è catapultati nel loro tipico sound con Paparella che gioca con un’alternanza di voce tra il parlato e l’urlato. Lo stesso buon marchio di fabbrica lo ritroviamo anche nella black Pulsazioninblues, Come una stella che brucia e Niente di più semplice; ma è in Nella perdita e nella onirica L’uomo che era che l’organo e le vibrazioni psichedeliche emergono prepotenti dai racconti allucinati sapientemente cantati. Di tutt’altra natura è Primo giorno di scuola dove invece i richiami a Capossela sono sì evidenti ma al contempo intelligentemente dosati. Dopo la cupa e irrequieta Anime segue Mostri che sfruttando la forma canzone si lancia in una potente critica alla società odierna, alla televisione e alla politica “[...] di falsi uomini illustri lucidati a mostri [...]”. Chiudono questo interessante lavoro le più riflessive e pacate Il paradiso e Sogni di sempre.

Album intrigante quest’ultimo dei Lenula pieno di energia, forza ma al tempo stesso mai grezzo; da ascoltare tutto d’un fiato con un occhio di riguardo ai testi. Infine un plauso al packaging del cd che di questi tempi di “smilzi cartonati” non è cosa di poco conto. Infatti oltre al cd al suo interno troviamo anche un bel poster in bianco e nero e sul retro dello stesso tutti i testi delle canzoni: davvero un bel prodotto!

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Lenula & Laboratorio Collettivo
  • Anno: 2016
  • Durata: 41:00
  • Etichetta: Beta Produzioni

Elenco delle tracce

01. Senza stanze per nascondersi
02. Pulsazioninblues
03. Nella perdita
04. Primo giorno di scuola
05. Come una stella che brucia
06. Anime
07. Mostri
08. Niente di più semplice
09. L’uomo che era
10. Il paradiso
11. Sogni di sempre

Brani migliori

  1. Senza stanze per nascondersi
  2. L’uomo che era

Musicisti

Gabriele Paparella: voce, chitarra, armonica – Ciro Nacci: rhodes piano bass, basso, philicorda, Wurlitzer, rhodes toy piano, pianoforte – Gabriele Conserva: batteria, percussioni