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Gianmaria Testa

Prezioso

A poco meno di tre anni dacché ci ha lasciati (30 marzo 2016), Gianmaria Testa torna d’attualità con un sorprendente album di inediti, intitolato quanto mai opportunamente Prezioso. Vi trovano posto undici brani di varia provenienza, aperti da quella che è forse la gemma più pregiata del lotto, Povero tempo nostro, da cui di fatto un po’ tutto il progetto ha preso le mosse. "Era diventato impossibile – confida Paola Farinetti, moglie e produttrice di Gianmaria – tenere solo per me questa canzone: era necessario condividerla con quelli che l’hanno amato e lo amano". Si tratta in effetti di un gioiellino, uno dei tanti brani “domestici” inclusi nel disco, incisi come provini, appunti per voce e chitarra sole. C’è tutta la fragranza e l’autenticità che da sempre attraversano la produzione testiana, accompagnate da un’eleganza, una misura, una concentrazione veramente esemplari.

Il secondo brano in scaletta è l’unico già edito: si tratta di Questa pianura, traduzione di Sergio Bardotti del capolavoro di Brel Le plat pays, in una versione delicatissima, carica di pathos e buon gusto, che il Club Tenco aveva inserito nel 2008 in “Bardoci”, doppio cd-tributo, appunto, al grande paroliere scomparso l’anno precedente (Bardoci era in effetti la storpiatura del suo cognome operata dai suoi amici brasiliani, Chico, Vinicius, Toquinho e compagnia cantante).

La tua voce, a seguire, è un altro brano già noto, però inedito in questa versione, un delizioso duetto fra l’autore e la brasiliana Bia Krieger, che ne canta alcuni passi in portoghese (l’originale compariva in “Lampo”, anno di grazia 1999: “Portami via da qui…”). Godibilissimo l’impasto delle voci, prologo a una serie di pezzi nuovamente realizzati fra le mura domestiche, tra Castiglione Falletto e Alba, dove Gianmaria Testa trascorse gli ultimi anni, “tracce pensate – ci vien detto - per album futuri o per altri artisti che spesso chiedevano la sua collaborazione, frutto di un notevole lavoro in studio di registrazione per esaltare l'autenticità e la purezza delle ultime interpretazioni di Gianmaria, pur mantenendo l'intensità e l'emozione di quei momenti così intimi, emozionanti e potenti, nei quali per la primissima volta si piantavano i semi di una nuova canzone. Non ci si è lasciati tentare dalla possibilità di inserire sovraincisioni o una produzione invadente: la scelta è stata quella di condividere il lascito di poesia e musica nella sua versione minimale e potentissima, nella bellezza in fieri di qualcosa che sarebbe stato”.

Scandagliando uno a uno questi preziosi reperti, ecco Anche senza parlare, donata (prestata) a suo tempo a Mauro Ermanno Giovanardi per “Il mio stile”, che fu targa Tenco come miglior album del 2015. L’autore la rilegge da par suo affiancato dal clarinetto di Gabriele Mirabassi, e invece poi tutto solo attraversa Una carezza d’amor, Alichino, Dentro la maschera di Arlecchino, Post-moderno rock e Sotto le stelle il mare, piccole-grandi gemme che recuperano aromi antichi (Una carezza d’amor, di profumo contiano) o più recenti (Alichino, Post-moderno rock, Sotto le stelle il mare, che sembrano appartenere più nitidamente all’ultimo Testa, quello di “Vitamia”, e un po’ anche del precedente “Da questa parte del mare”), con in mezzo il delizioso pezzo su Arlecchino.

Se queste pagine erano nate per Paolo Rossi (il comune RossInTesta ma non solo), le ultime due appartengono a Italy, recital a due con Giuseppe Battiston, che non a caso è voce recitante in Merica Merica, canzone popolare intrecciata a stralci di lettere dei nostri emigrati, con Testa impegnato, del tutto insolitamente, su dobro e armonica, per rimbracciare la chitarra acustica nella conclusiva X agosto, con l’omonima, celeberrima poesia di Pascoli (“tornava una rondine al nido…”: vi aveva già attinto oltre quarant’anni fa Vecchioni in Blu(e) notte) musicata e resa con la consueta, morbida partecipazione.

Per il momento la chiudiamo qui. Questo disco è un autentico regalo. Difficile dire se avrà un seguito, di qualunque tipo esso possa essere. Non ci resta che attendere.

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Paola Farinetti
  • Anno: 2019
  • Durata: 34:52
  • Etichetta: Incipit Records

Elenco delle tracce

01. Povero tempo nostro
02. Questa pianura (Le plat pays)
03. La tua voce
04. Anche senza parlare
05. Una carezza d’amor
06. Alichino
07. Dentro la maschera di Arlecchino
08. Post-moderno rock
09. Sotto le stelle il mare
10. Merica Merica
11. X Agosto 

Brani migliori

  1. Povero tempo nostro
  2. Anche senza parlare
  3. Dentro la maschera di Arlecchino

Musicisti

Gianmaria Testa: voce, chitarra; dobro, armonica a bocca in 10 - Piero Ponzo: clarinetto in 02 - Nicola Negrini: contrabbasso in 02 - Bia Krieger: voce in 03 - Erik West-Millette: contrabbasso in 03 - Gabriele Mirabassi: clarinetto in 04  - Giuseppe Battiston: voce recitante in 10