Chiara Canzian, figlia di Red bassista dei Pooh e della cantante Delia Gualtiero, ha esordito a Sanremo con il brano Prova a dire il mio nome, scritto insieme a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che, al di fuori delle composizioni legate al suo gruppo, ha il vezzo di firmarsi nei crediti come Pellecalamaio. Non che ci volesse molto ad essere meglio come cantante di DJ Francesco o Stefano Battaglia, ma sta di fatto che Chiara vince senza nessuna difficoltà con gli altri “figli dei Pooh”.
Quando si ascolta un figlio d’arte è purtroppo spontaneo domandarsi quanti signor nessuno abbiano potenzialità uguali se non superiori. Ma essere figli d'arte è arma a doppio taglio, si è certamente avvantaggiati all’inizio, riuscendo più facilmente a proporsi seguendo i giusti canali. In un secondo tempo però, se non si posseggono reali doti, si cala altrettanto in fretta nell’oblio dell’anonimato; gli esempi da citare in questo caso sarebbero davvero molti.
Prova a dire il mio nome, dicevamo, il brano proposto al Festival, è anche il titolo del suo disco di esordio, composto da tredici brani inediti di cui Chiara è autrice di tutte le musiche e di tre testi. Oltre al già citato Sangiorgi al progetto hanno collaborato artisti affermati come Pacifico e Niccolò Agliardi, autori di alcuni dei testi, e musicisti di spessore come Paolo Costa, Alfredo Golino, Alex Britti e Stefano Di Battista. Canzian potrebbe avere le carte in regola per imporsi nell’ambito del pop. Ha una voce sicuramente dotata, è disinvolta sul palco e compone da sola i suoi brani. Il condizionale è d’obbligo, sia per la giovane età dell’artista, sia perché ci troviamo di fronte a una prima prova. I concerti dal vivo saranno sicuramente un banco di prova più probante per valutarne le reali capacità.

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