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Ginevra Di Marco

Quello che conta. Ginevra canta Luigi Tenco

Ti ricorderai di me quando m’avrai perduto e ripeterai le frasi che io t’ho insegnato
(L. Tenco, Ti ricorderai)

Luigi Tenco era un monito. Non in senso moralistico, ma emotivo, etimologico (prima che “avvertire”, monere vuol dire “pensare”). Un monito, forse, seguito da pochi ai suoi tempi. Nell’immaginario collettivo rimane un mistero, perché legato forzatamente a un unico, tragico, fatale istante ma era il cantautore primigenio, che scriveva e cantava sé stesso per stimolare gli altri a una riflessione. Luigi Tenco era un compositore raffinato, che sapeva unire suoni spigolosi a fresche ballate, melodie struggenti a proteste in chiave jazz, l’intimismo al sarcasmo, il lirismo a una prosa coriacea. Per questi motivi e mille altri, cantarlo è come stare in bilico in cima a un precipizio: senza coraggio e senza equilibrio si rischia di precipitare.

Coraggio, equilibrio e onestà sono le fondamenta del nuovo disco (e) di Ginevra Di Marco dal titolo Quello che conta. Ginevra canta Luigi Tenco, finalista alle Targhe Tenco 2021 nella categoria ‘Miglior album di interprete’. Nato come spettacolo tra il 2018 e il 2019, l’album raccoglie brani più e meno celebri del canzoniere di Tenco, ponendo l’accento anche sugli episodi che lo hanno visto interpretare canzoni scritte da altri. Tra le riletture più stimolanti troviamo, infatti, la title track, scritta da Luciano Salce ed Ennio Morricone così come Tra tanta gente, e La ballata dell’eroe, cantate da Tenco e inserite nella colonna sonora del film di Salce ‘La cuccagna’ del 1962. Ginevra Di Marco affronta le tre canzoni con dedizione filologica, confermando le sue doti di interprete intelligente e ricercatrice attenta, un trittico che riporta in primo piano pezzi di storia della televisione e del costume italiano. Era l’Italia consolata e illusa dal boom economico, accecata dalla progressiva invasione della mercificazione dell’arte e dall’omologazione, che Pasolini cominciava a gridare. Un’Italia verso la quale Tenco non ha mai nascosto la propria idiosincrasia, cantata in Una vita inutile, pezzo meno noto ma potente dal punto di vista del messaggio.

 

Insieme ai sodali Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, Ginevra Di Marco attua la sua ri-creazione di Tenco, con il rispetto necessario e con la consapevolezza di maneggiare materia artistica delicata e complessa. Operazioni di questo tipo mettono al bando i sofismi e, di fatto, qui non se ne trovano. Fluidità, amalgama, concretezza, quelle sì. Come si ritrovano la qualità e l’eleganza a cui Ginevra ha abituato i suoi ascoltatori, che hanno contribuito alla realizzazione del disco rispondendo con entusiasmo alla campagna di crowdfunding. Ma pure quel pizzico di elettrificazione figlia e madre dei CSI, il folk e le sinfonie costruite dal quartetto d’archi ‘I nostri tempi’. Da questo punto di vista, forse, le canzoni che sorprendono meno sono proprio quelle più famose di Tenco, non perché meno curate, ma perché gli arrangiamenti si avventurano meno. L’eccezione è Mi sono innamorato di te, in cui archi e percussioni costruiscono il fondale e la voce distorta della Di Marco porta il brano in una dimensione quasi eterea.

Ginevra Di Marco porta Tenco nei suoi mondi musicali di riferimento e trasforma quel canto spesso malinconico in un canto appassionato e familiare. Ne è testimonianza la versione corale di E se ci diranno, in cui compaiono Brunori SAS, Giorgio Canali e Massimo Zamboni, che attualizza una canzone forse tra le meno intense di quelle inserite nell’album. Ecco la ri-creazione: dove prima cantava un io per il noi, ora il noi è pienissimo, è carne e ossa. E risponde “no” alla guerra.

Tenco è un monito che, come scrive la stessa Di Marco nella sua nota, “è dentro di noi, da sempre”. Ma noi, purtroppo, stiamo ancora qui a pensare ad altro.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli, Andrea Salvadori
  • Anno: 2020
  • Durata: 52:48
  • Etichetta: Funambolo

Elenco delle tracce

01. Un giorno dopo l’altro

02. Angela

03. Quello che conta

04. Se sapessi come fai

05. Ragazzo mio

06. Una vita inutile

07. Ma dove vai

08. Lontano lontano

09. La ballata dell’eroe

10. Mi sono innamorato di te

11. Se stasera sono qui

12. Cara maestra

13. E se ci diranno

14. Vedrai vedrai

15. Il mio regno (bonus track)

Brani migliori

  1. Quello che conta
  2. Una vita inutile
  3. Angela

Musicisti

Ginevra di Marco (voce, vocoder, cori); Francesco Magnelli (magnellophono, magnellophono basso, pianoforte, piano elettrico, organo, magnellophono moog, magnellophono fuzz, magnellophono wood bass, clavinet, melodica, pianoforte verticale, cori); Andrea Salvadori (voce, chitarra classica, chitarra classica overdrive, chitarra classica reverse, cello overdrive, theremin, tzouras, groove, vibrafono, macchina da scrivere, mandolino, cori); Massimo Giuntini (tin whistle, uilleann pipes); Quartetto “I nostri tempi” (archi); Luca Ragazzo (batteria); Andrea “Tozzo” Tozzetti (chitarra classica); Cristiano Della Monica (percussioni); Massimiliano Gambinossi (chitarra elettrica); Dario Brunori (voce, cori in E se ci diranno); Giorgio Canali (chitarra elettrica in E se ci diranno); Massimo Zamboni (chitarra elettrica E se ci diranno); Viviana Apicella, Lucia Brandoni, Monica Brustolin, Stefania Caboni, Tamara Campanaro, Ilaria Ceccherini, Giuseppe Marco De Punzio, Licia Eminenti, Sara Esposito, Valeria Foddai, Chiara Gabellini, Massimiliano Gambinossi, Rosanna Leonardi, Catiuscia Martino, Roberta Sforza, Marco Sonaglia, Andrea Tozzetti, Monica Viviani (coro in E se ci diranno); Zoe Bruschi, Alice Magnelli, Samantha Mosquera Taborda, Martina Piemonte, Agata Salvadori, Chiara Susini (coro bambine in E se ci diranno)