ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Malghesetti

Resistenza liberi di cantare…

Ci sono dischi che richiedono tempi e modalità di ascolto dedicati, altrimenti rischiano di non essere apprezzati come meritano. Resistenza, liberi di cantare… dei Malghesetti è uno di questi: un album che offre un’intensità non indifferente a livello di tematiche affrontate, raccontando della Resistenza vissuta dai partigiani sulle Alpi. E’ un album non recentissimo, uscito ormai nel “lontano” 2015 (anno in cui si celebrava il 70° anniversario della Liberazione), ma che non ha certamente problemi di scadenza, essendo una raccolta che racconta storie antiche che non si possono dimenticare. Storie di battaglie partigiane combattute sui monti della Valtrompia, in provincia di Brescia, oppure classici senza tempo e senza confini, come Bella ciao, canzoni insomma che raccontano a vari livelli la Resistenza come è stata tramandata dai nonni e non come si studia sui libri di scuola, spesso in bilico tra storia e revisionismo. Canzoni struggenti, assolutamente degne di essere recuperare e rinverdite musicalmente dai Malghesetti, cui è stato affidato dalla sezione ANPI di Gardone V.T. (Bs) il compito di contribuire ad una corretta diffusione della Resistenza attraverso la musica.

I Malghesetti peraltro con la Resistenza vantano un legame particolare, in virtù soprattutto della presenza come leader e anima del gruppo di Massimo “Mahem” Pintossi, autore di La Marì del söcher staffetta partigiana e recentemente scomparso, cui sono dedicati il disco e la stessa Sezione ANPI di Gardone  V.T.. La morte di “Mahem” Pintossi ha certamente messo in discussione i Malghesetti e la loro stessa sopravvivenza, ma alla fine la band ha deciso di ripartire proprio dalla memoria di Massimo, compiendo un atto dovuto, a lui e a tutti gli aficionados del gruppo. E così si sono rimessi in moto riunendosi proprio attorno a questa idea. I ragazzi più giovani (Stefano Gustinelli, Maurizio Felicina, Federico Crippa, Gabriele Zamboni, Giacomo Lorenzi) sono cresciuti tecnicamente e nella consapevolezza che per continuare in maniera dignitosa avrebbero dovuto lavorare con più costanza ma con la stessa immutata passione. Sotto la guida esperta e paterna dei padri, Ivan Becchetti in primis, la band triumplina ha così realizzato questo disco monotematico sulla Resistenza. Canzoni folk alle quali è stata iniettata una buona dose di ritmica, com’è nella caratteristica del gruppo, rivitalizzando così la tradizione senza perdere il retrogusto popolare. Lo si capisce subito ascoltando  il brano d’apertura Garibaldi Brigata d’assalto, inno della 122° Brigata Garibaldi, che operò nella Val Trompia sotto la guida di Giuseppe Verginella e Giuseppe Gheda detto Bruno, cui è dedicata un’altra canzone della raccolta. Entrambi morirono uccisi dai nemici e dai fascisti.

Interessante da un punto di vista musicale è l’alternarsi delle voci: quella di Ivan Becchetti straordinariamente folk, fatta di materia grezza dal grande nerbo e quella di Bruno Podestà, più calda e pastosa. Sono canzoni che non valgono solo come ricordo ma che hanno una loro piacevolezza musicale, come il bellissimo e già citato La Marì del söcher staffetta partigiana, il cui testo è di “Mahem” Pintossi, poeta prima che cantautore. Un brano qui in versione live che vuole essere un omaggio alle staffette partigiane ed inevitabilmente a tutte le donne che hanno contribuito alla liberazione del nostro paese. Interessante è Sul corno del Sonclino, che nasce dalla musica di un classico canto degli alpini, Sul ponte di Perati, recentemente ripreso da Massimo Bubola nel suo Il testamento del capitano. Oltre il ponte è tratta da un testo di Italo Calvino del 1958, in ricordo della sua militanza nella Resistenza. Nel disco appare anche una versione di La pianura dei sette fratelli, composta dai Gang dei fratelli Severini di Ancona, una dolce ballad dedicata ai fratelli Cervi che pagarono con la vita la loro militanza. Non c’è solo folk in questo disco, ma anche un po’ di blues, come nel brano Dalle belle città, composto dai partigiani della Brigata Garibaldina ligure.

Un disco in definitiva importante, che ha la valenza di un documento arricchito dal fascino della musica, e per questo va lodata la scelta della sezione ANPI di Gardone Val Trompia di affidare ai Malghesetti il compito di riaprime i capitoli della storia che riguardano la Resistenza, tema che dovrebbe diventare materia di studio approfondito per le nuove generazioni, cui spesso viene rinfacciata scarsa profondità ma che invece hanno solo bisogno degli strumenti più adatti per comprendere taluni argomenti.

 

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Anno: 2015
  • Durata: 50:04
  • Etichetta: ANPI

Elenco delle tracce

01. Garibaldi Brigata d’assalto
02. La Pianura dei sette fratelli
03. Dalle belle città 
04. La Marì del söcher staffetta partigiana
05. Il Partigiano (Il bersagliere ha cento penne)
06. Festa d’Aprile
07. Sul corno del Sonclino 
08. Oltre il ponte
09. Ballata per Giuseppe Gheda detto Bruno
10. Bella Ciao  

Brani migliori

  1. La Mari del söcher staffetta partigiana
  2. Garibaldi brigata d’assalto
  3. Bella Ciao

Musicisti

Ivan Becchetti: voce  -  Stefano Gustinelli: chitarra  -  Maurizio Felicina: batteria, percussioni, flauti e voce  -  Bruno Podestà: voce e chitarra  -  Gabriele Zamboni: fisarmonica  -  Federico Crippa: fisarmonica  -  Giacomo Lorenzi: Basso elettrico