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Un Giorno di Ordinaria Follia

Rocknado

Il rock è morto? Evviva il rock…ma anche no, dai, perché alla fine il rock and roll non solo è musica, ma ancora di più amicizia, olimpiche sbronze, avventure “galanti”, è far ballare le persone, farle divertire, trascinarle, trasmettere allegria. Ed allora, in base all’assunto ormai divenuto un   classico, “SessoDroga&Rock&Roll” ecco che questi cinque birbantelli padovani non fanno altro che prendere letteralmente a schiaffi l’ascoltatore senza neppure dargli il tempo di reagire: sette brani, poco più di venti minuti di quello che loro stessi, in un eccesso verbale dovuto probabilmente ad un eccesso di alcol, definiscono “rock spaccachiappe”.

Da un gruppo che, già dalla copertina in stile “hard boiled”, minaccia di entrare a gamba tesa sulle vostre orecchie, potete aspettarvi davvero di tutto, e non stupisce affatto la partenza “a tavoletta” di Polar, ma questo è solo l’inizio; quello che invece stupisce, e peraltro positivamente, è il fatto che questo Rocknado, contrariamente a quanto il genere proposto potrebbe fare pensare, non è affatto un lavoro lo-fi, neppure nelle sonorità: strumenti definiti, bilanciati, per nulla “impastati”, che nonostante questa pulizia non perdono un grammo della loro debordante energia derivante da una sezione ritmica che martella senza pietà cui si uniscono chitarre che macinano riff senza soluzione di continuità. A ciò si aggiunge un cantato che va anch’esso controcorrente: ci si attenderebbe una voce sgraziata/straziata, che grida e scarica adrenalina da ogni corda vocale, ed invece Tony “Il Reverendo” Fumara è sì potente ed aggressivo, ma si avvicina certamente più ai cantanti di rock-blues (un Graziano Romani più “cattivo”, insomma…), che non agli urlatori punk.

Un Giorno di Ordinaria Follia non hanno certo inventato la nuova via per il rock and roll, ammesso che la cosa sia possibile, però dimostrano di aver imparato, e bene, la lezione: riescono a non debordare, a non essere né eccessivi né didascalici, mantenendo quella scioltezza e quella spontaneità che fa di questi “ragazzacci” dei vicini di casa sì, un poco rumorosi, ma in fondo simpatici. E pazienza se ogni tanto i muri vibrano ed il pavimento pare prendere vita, perché il rock and roll è vitalità, e se anche solo riesce a smuovere un po’ la pigrizia ed a far battere il piedino, vuol dire che  l’intento è stato raggiunto.

Certo, se già in studio l’energia sprigionata è questa non osiamo, davvero, immaginare la loro resa dal vivo: le prime file sono avvertite…

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Franz Fabiano, Un giorno di ordinaria follia
  • Anno: 2015
  • Durata: 22:14
  • Etichetta: Rocknado

Elenco delle tracce

01. Polar
02. Macigno mobile
03. Hipster killer
04. The fonz
05. Mostro Joe
06. Cotton Club
07. La città del peccato

 

Brani migliori

  1. Polar
  2. Hipster killer
  3. La città del peccato

Musicisti

Tony “Il Reverendo” Fumara: voce  -  Francisco Soldano Fumara: chitarra, voci  -  Ema/Bruce ‘N’Rolla Fumara: batteria  -  Andres/Thundres The Wall Fumara: basso, voci  -  Greg Billy Club Fumara: chitarra  - Franz Fabiano: chitarra acustica  -  Tonino: chitarra acustica