All’attivo dagli anni 80 con più di tredici album pubblicati, gli Africa Unite, band reaggae italiana, hanno presentato il loro nuovo album, Rootz. L’uscita di questa loro ultima fatica è stata preceduta da un singolo, o per loro stessa definizione un anti-singolo, Cosa Resta, reso scaricabile gratuitamente dai loro siti web.
Chi conosce la loro musica non puoi che aspettarsi di ascoltare delle corpose sonorità giamaicane tipiche della buona tradizione musicale che ha come capostipite il grande e indimenticabile Bob Marley. Un album in cui tante sono state le collaborazioni esterne con artisti come Alborosie, Casino Royale, Mellow Mood ecc.

Gli Africa Unite sempre se stessi, dunque, ed è proprio questo il segreto della loro longevità e, paradossalmente, della loro freschezza e originalità. In Rootz colpisce soprattutto la parte testuale con brani diversi tra loro e basati su tematiche varie da quella ambientalista ad altre sociali ad altre ancora puramente di svago. Canzoni senza tempo con testi attuali e mai superficiali come Così Sia, una denuncia contro l’omofobia, la bellissima Mr. Time, in cui si parla dell’esigenza di vivere il proprio tempo nel presente evitando sogni illusori, o Movimento Immobile, song ambientalista. E ci sono anche altre melodie più spensierate come Sensi, Sì e Here and Now cantata con i Franziska.

Un ottimo album piacevole in ogni sfaccettatura, anche se non si trovano brani carismatici e incisivi come nei loro lavori passati. Ci sono andati vicino con Mr. Time, ma non hanno raggiunto lo stesso climax che avevano ottenuto con canzoni di altri album. Un appunto personale, questo, che niente toglie a un disco di spessore come Rootz dei sempreverdi Africa Unite.

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