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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

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Pilar

Sartoria italiana fuori catalogo

Dinamica sensualità terrena, a tratti marina, ineffabile. Il mondo declinato al femminile sembra, pur di sussistere, voler indossare gli occhi, le labbra, le vesti di Pilar, che si conferma - soprattutto in questo ultimo lavoro - regina della parola cantata.

Il mondo si riscopre donna nell’accezione più intima e suggestiva, annientando con cuore e disciplina stereotipi fin troppo abusati e retorici. Quell’universo riscopre se stesso partendo questa volta dal basso, attraverso una leggera ma incisiva ironia che nulla toglie, ma al contrario aggiunge in eleganza e impreziosisce in qualità, allo spirito educato e viscerale di una cantantessa che guarda all’Italia, alle sue radici, e sembra tuttavia aprirsi ai più attraverso linguaggi universalmente validi.

Pilar – al secolo Ilaria Patassini – si consegna al grande pubblico con un nuovo lavoro discografico, Sartoria italiana fuori catalogo (UpArt/Egea), che arriva dopo Femminile singolare, album del 2007 e non senza prima aver fatto incetta di premi e riconoscimenti a cominciare da quel 2005 che la vide vincitrice de L’artista che non c’era. Da quel momento è un susseguirsi di conferme e riconferme, come avvenne per esempio nel 2007 a Musicultura, poi finalista al Tenco 2009 e molti altri premi in Italia e anche all’estero.

Ad anticipare l’uscita del nuovo disco il singolo Cherchez la femme, cucito minuziosamente intorno alle incontestabili doti interpretative della cantautrice romana, in un gioco della parola che trascina via tutti i sensi e li riformula in piacere, disincantato e accattivante, per far posto questa volta all’ironia. Quella stessa ironia che ribalta i luoghi comuni, che vedono la donna annebbiata dal suo stesso essere femme.

La femminilità quindi è il panorama di questa condizione, intima e viva. Le parole sembrano voler flirtare con il pentagramma, in una spannung che raggiunge l’apice in Labbra, dove è ogni singolo fonema a dare significato al testo, indipendentemente dalla costruzione lessicale, scavalcando la forma-canzone  con il preciso interesse verso una non corrispondenza tra sogno erotico e realtà: «Forse parlavamo e basta, non avresti dovuto guardarmi le labbra».

Un microcosmo di suoni e intenzioni, un’unità minima che si rende autonoma al fine di ricostituirsi nel tutto, con vigore ed efficacia, presenza e passionalità.

La Pilar-dominatrix trattiene nelle sue mani il potere della seduzione musicale, domina la lingua, nulla viene tralasciato e in tutto ci si deve abbandonare nel suo rassicurante predominare.

Il lavoro conta della preziosa collaborazione di Bungaro, coautore e produttore artistico insieme a Pilar, e di Tony Canto, al quale sono spettati arrangiamenti e produzione, nonché il compito-piacere di suonare tutte le chitarre nel disco.

Un prodotto artigianale, nel senso più manifatturiero del termine, che richiama all’eccellenza tutta italiana.

Il tour inizierà dalla Sicilia il 3 novembre per poi toccare sedi prestigiose, dall’Auditorium Parco della Musica di Roma (9 novembre) all’indiscusso Blue Note di Milano (17 novembre).

Un lavoro vivo. Da apprezzare, vino rosso alla mano.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Pilar, Bungaro
  • Anno: 2011
  • Durata: 48:40
  • Etichetta: UpArt/Egea

Elenco delle tracce

01. Per tutto l’inverno

02. Ti lascio

03. Labbra

04. Cherchez la femme

05. Meduse

06. Geni e alligatori

07. Casautogrill

08. Con toda palabra

09. Innestami

10. Il bacio prima del caffè

11. Dopo l’amore

12. Nur Wer Die Sehnsucht Kennt (bonus track)

Brani migliori

  1. Labbra
  2. Innestami
  3. Il bacio prima del caffè