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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Alberto Patrucco – Andrea Mirò

Segni (e) particolari

Perché ancora un disco omaggio all’indimenticabile Brassens? Forse per renderlo indelebile agli occhi di ogni generazione presente e futura; forse per non recriminare di aver dimenticato qualcosa; forse perché non ci stanchiamo mai di essere stupiti dalla sua innumerevole e pregevole produzione, potremmo dire sicuramente unica e personalissima.
Chi più di lui ha parlato al mondo parlando del mondo, di quel mondo “incazzato”, ma profondamente cosciente di doversi fare sentire a costo di essere agli occhi degli altri anacronistico. Ecco ancora un disco su Brassens per continuare il lavoro di Brassens. Non sappiamo se questo sia stato l’obiettivo di Alberto Patrucco e Andrea Mirò, ma sicuramente la scelta dei brani decisamente insolita rispetto al solito riproposto repertorio del grande “poeta” francese, vuole proprio sottolineare che chi sa stupire lo sa fare in ogni sua “scrittura”, mai banale, mai superficiale, spesso fastidiosamente piacevole agli occhi, ops… alle orecchie, di chi si aspetta che si possa davvero esprimere liberamente il proprio sentire.
Brassens era questo e i due artisti Mirò e Patrucco gli hanno ridato voce, vestendolo di una lingua non sua, ma “riuscitamente” simile, grazie anche a quei vari sentori deandreiani nel timbro di Patrucco, che rendono davvero evidenti i Segni (e) particolari (questo è il titolo del disco) dello chansonnier d’Oltralpe.

La percezione che si ha è quella di un lavoro di studio e di analisi che continua il lavoro precedente di Patrucco che, non solo ne è la naturale appendice ma, forse e soprattutto, l’approfondimento del primo.
Per far sentire le molte voci che da solo esprimeva in moltitudine Brassens, ecco che molti sono gli ospiti che si sono “volutamente” prestati alla realizzazione del disco, da Iacchetti a Ruggeri, da Ale e Franz a Ricky Gianco fino a Finardi, senza dimenticare la moltitudine di musicisti che hanno  segnato di particolari ogni brano scelto per il disco.
Alberto Patrucco dice del “maestro”:  “Georges Brassens è le sue canzoni. Parole e musica. Parole che emozionano, singolare impasto tra lingua e gergo, quasi sempre venate da una sottile ironia. Musica che cattura. Canzoni che il tempo non ha scalfito. Parole che suonano e musica che parla. Brassens, uomo e autore libero di grande umanità. Il poeta, il musicista che ha impresso una svolta profonda al grande mondo della canzone. E, senza volerlo, al mio piccolo mondo”. (www.albertopatrucco.it)
E Andrea Mirò aggiunge: “Poesia, indagine sull’uomo e sulle sue debolezze, sberleffo al potere, ironia, viaggio nel surreale. Tutto questo e molto altro è Georges Brassens. 
Un artista che ha ispirato (molto…) la nostra canzone d’autore e che oggi risulta incredibilmente attuale. Alberto Patrucco ha deciso di tradurre a nuovo alcune delle canzoni più significative, per la gioia degli appassionati, con un occhio alle nuove generazioni, spesso private a loro insaputa di certi fondamenti indispensabili.  Per sposare l’antica tradizione con l’attuale musicalità sono stata coinvolta ed ho accettato con entusiasmo la sfida. Abbiamo cercato di dare vita a un album attuale e allo stesso momento fuori dal tempo e dallo spazio. 
Era inevitabile che l’idea ne generasse altre, così questo lavoro diventerà uno spettacolo teatrale, un recital nel quale ironia, musica e riflessione speriamo possano essere, per una volta, padrone di casa”. (www.albertopatrucco.it)

Cosa aggiungere alle parole di chi il disco l’ha confezionato, se non che ne è venuto fuori un dipinto perfetto dell’artista, dell’autore ma soprattutto del grande uomo che era Brassens.
Infine lasciateci sottolineare quanto la grande scoperta/conferma vocale di Patrucco faccia bene al teatro/canzone di oggi, così come sempre stupisce per la sua ecletticità musicale la sempre nuova Andrea Mirò.


 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Enrico Ruggeri e Giovanni Favero
  • Anno: 2014
  • Durata: 50:36
  • Etichetta: Sony Music

Elenco delle tracce

01.  La cattiva reputazione
02.  Il re
03.  Mi sono legato
04.  Nonno Riccardo
05.  Penelope
06.  La non domanda di matrimonio
07.  Se soltanto fosse bella
08.  Ragazze di vita
09.  La rosa, il fiasco e la stretta di mano
10.  La principessa e il musicante
11.  Perfido cupido
12.  Il Grande Pan
13.  Il testamento

Brani migliori

  1. Il re
  2. Penelope
  3. Ragazze di vita

Musicisti

Ellade Bandini: batteria  -  Daniele Caldarini: chitarra classica, chitarra acustica, pianoforte, organo Hammond  -  Pino Di Pietro: pianoforte, eletric piano, clavinet, organo Hammond  -  Francesco Gaffuri: contrabbasso, Basso elettrico, basso fretless  -  Simone Mauri: clarinetto basso  -  Jack Azzarà: didgeridoo  -  Luigi Fiore: batteria  -  Andrea Mirò: chitarre acustiche, chitarre elettriche, shaker, pianoforte, tambourine, glockenspiel  -  Giovanni Satriano: coro  -  Donato Scolese: vibrafono  -  Davide Billa Brambilla: tromba, fisarmonica  -  Marco Nista: chitarre gipsy  -  Vincenzo Camporeale: tromba  -  Max Mantovani: sax tenore  -  Carlo Napolitano: trombone  -  Mattia Boschi: violoncello  -  Michele Brambilla: clarinetto  -  Stefano Covri: chitarre  -  Carlo Cresci: liuto  -  Vincenzo Zitello: arpa celtica  -  Luigi Schiavone: chitarre elettriche  -  Alberto Fantino: bayan  -  Massimo Villa: chitarra acustica