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Elsa Martin

Sfueâi

Fuori dai denti: Sfueâi di Elsa Martin è un album fuori dal tempo. Perché è in dialetto friulano? No; perché undici tracce durano come due dischi? No; perché è più vicino ai lieder che alle canzonette? No.

Sfueâi è un album fuori dal tempo perché esplora uno strumento che questo mondo ha dimenticato: la poesia. La poesia, intesa non solo come atto linguistico ma anche come traduzione di immagini, ha bisogno di un tempo tutto suo; che si tratti di un verso o di una lunga preghiera. Elsa Martin sceglie una poesia precisa, quella della sua terra, per creare un disco che a star dentro le forme fisiche medie fatica enormemente, perché ha le fondamenta jazz e un telaio elettronico strabordante; un progetto che, sempre fuori dai denti, è diventato disco dopo aver girato a teatro per almeno tre anni, e che forse nella dimensione teatrale trova la sua giusta causa.

«Che i corpisanti abbiano misericordia di noi!» grida Stubb, secondo ufficiale del Pequod, durante la tempesta che porta all’epilogo di Moby Dick. I corpisanti sono fiammelle bluastre che si manifestano nei cimiteri e nei luoghi stagnanti; sono detti anche fuochi fatui, perché gli antichi li credevano dimostrazioni dell’esistenza dell’anima o luogotenenti del fato. I corpisanti, o fuochi fatui, costellano anche le brughiere, dove forse Novella Cantarutti li ha visti quando ha scritto la poesia Sfueâi, “stormi” di luci. Il nucleo poetico del disco si sviluppa da qui, dai fuochi fatui: simboli del destino e del tumulto del cielo, rappresentano un possibile contatto dell’uomo con la parte celestiale (e spesso sacrale) della vita. Così tutte le poesie cantate nel disco disegnano un’ambientazione notturna, in cui regnano la luna e le stelle, i grilli e le farfalle. Un momento propizio per imprecare, pregare o invocare, oppure per abbandonarsi a sogni o incubi nevrotici. Ogni tempo fisico ha il suo contrappunto nel tempo sonoro, condotto dal piano di Stefano Battaglia e dalle sue code mirabolanti, che si intrecciano in maniera sofisticata ma non autoreferenziale con le suites elettroniche e vocali della Martin. Non è lied ma quasi, non è canzone né melopea, eppure.

Un po’ meno di un’antologia, un po’ più di un bignami, l’album di Elsa Martin raccoglie la ricchezza fonetica del Friuli. Diverse le varianti presenti: il friulano di Casarsa di Pasolini, l’italiano di Pierluigi Cappello, la parlata di Navarons della Cantarutti, la parlata di Varmo di Amedeo Giacomini, l’andreano di Federico Tavan, la parlata di San Daniele di Maria Di Gleria. Un vero e proprio puzzle delle minoranze, una catena di differenze ultra-locali quasi indistinguibili per l’orecchio medio, tanto che la questione importante è un’altra: quelli musicati dalla Martin assieme al coraggio dell’ingegnere del suono Stefano Amerio e alla sapienza di Battaglia (uno che Pasolini lo aveva già omaggiato con un doppio disco nel 2007) sono poeti innovatori che, seguendo Pasolini e la sua Academiuta di lenga furlana, elevarono le varietà locali del friulano a lingua letteraria, affiancando le correnti che invece usavano solo la koiné basata sulla varietà centrale, quella degli usi ufficiali. La Martin riporta a una questione della lingua nella lingua, di cui la nostra storia è piena zeppa mentre oggi la sintesi digitale brucia i vocabolari, e riesce con estrema chiarezza a farci comprendere quanto a volte sia il suono, più che il senso delle parole, a dare corpo al mondo.

 

Foto di Ulderica Da Pozzo

Giovedì 11 Aprile alle ore 18 presso lo Showroon Fazioli a Milano si terrà la conferenza stampa di presentazione del disco con Elsa Martin e Stefano Battaglia.

FAZIOLI SHOWROOM
Via Conservatorio, 17
20122 Milano

Per info e prenotazioni:
milano@fazioli.com
02/76021990

Evento FB: 
https://www.facebook.com/events/267400524206647/

 

 




 

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Elsa Martin, Stefano Battaglia e Stefano Amerio
  • Anno: 2019
  • Durata: 76:18
  • Etichetta: Artesuono

Elenco delle tracce

01. Ciampanis (P. P. Pasolini / S. Battaglia)
02. Prejere (A. Giacomini / E. Martin / S. Battaglia)
03. La luna e la farfalla (P. Cappello / S. Battaglia)
04. Canaa su la puarta (N. Cantarutti / E. Martin)
05. Sumiant la religion (F. Tavan / E. Martin / S. Battaglia)
06. Anìn a grîs (M. Di Gleria / M. Liverani)
07. Elementare (P. Cappello / E. Martin / S. Battaglia)
08. Sfueâi (N. Cantarutti / E. Martin)
09. Ciampanis (var.) (P. P. Pasolini / S. Battaglia)
10. L’aunàr (P. P. Pasolini / S. Battaglia)
11. Elementare (var.) (P. Cappello / E. Martin / S. Battaglia)

Brani migliori

  1. Ciampanis
  2. Sumiant la religion
  3. Anìn a grîs

Musicisti

Elsa Martin: voce, live electronics - Stefano Battaglia: piano, organo, crotales