ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Giovanni Sollima

Sonate di terra e di mare

La fascinazione che negli anni, per certi versi inspiegabilmente, deriva dal voler mescolare gli strumenti classici con l’elettronica pare non conoscere alcun calo di interesse, anzi: questa commistione, nata negli anni ’70, continua ancora oggi ad avere illustri sostenitori e da qualche tempo pare avere un certo ascendente nei confronti di contrabbassisti, violoncellisti e violinisti.

E proprio per questo anche Giovanni Sollima, violoncellista, come si usa dire, “di chiara fama”, ha voluto avventurarsi in questa direzione facendo scelte molto ben precise. Intanto Sonate di terra e di mare è un concept album, ma nel senso più ampio del termine, ovvero non un lavoro focalizzato su un singolo argomento ma un omaggio, un regalo, un atto d’amore verso la Sicilia, sua regione natale; poi, in questa avventura, si è avvalso di ben tre pianisti, Giacomo Cuticchio, Pietro Bonanno e Stefano Iannuzzo, con i quali l’interplay è assolutamente inserito in un contesto “classico”, a tratti anche virtuoso.

Infine la scelta di collaborare con Luca Rinaudo (Naiupoche) che ha inserito fra questi dialoghi serrati l’elettronica,proponendola come elemento che sposta decisamente l’orizzonte sonoro e muta radicalmente l’approccio stesso ai brani. Non siamo in realtà di fronte ad un totale stravolgimento né dei suoni né delle melodie, ma più che altro ad una sorta di ricerca ad ampio raggio di situazioni nuove in cui il suono canonico del violoncello subisce una sorta di “trattamento” che lo porta ad esprimersi con sonorità differenti, originali, volendo anche “strane”, per lo meno in certi passaggi, ma con il desiderio di esprimere sensazioni, stati d’animo, emozioni.

In questo contesto è quasi ovvio che il violoncello stesso si prenda non solo ampi spazi, ma anche molte libertà, passando da situazioni puramente virtuosistiche ad altre più malinconiche e romantiche, ad altre ancora in cui il suono fuoriesce con forza, con aggressività, quasi con violenza, quando va a sottolineare i passaggi più drammatici. Soprattutto nei quattro brani dedicati alle figure femminili, che non sono donne ma vere e proprie “città invisibili”, ovvero Bauci, Armilla, Ottavia e Cecilia, il violoncello alterato dagli effetti sonori crea davvero tutta una serie di situazioni acustiche quasi stranianti, ricche di pathos, di aspetti percussivi e di tappeti quasi orchestrali.

Sono viceversa i tre pianisti a riportare il discorso (quasi sempre) su binari meno aggressivi, spezzando la tensione e permettendo all’ascoltatore di tornare alla calma, necessaria anche al violoncello per ripresentarsi a suonare come di consueto, ma solo perchè in attesa di nuove scorribande verso territori inesplorati. La tensione creata da questa continua alternanza di espressioni musicali è sicuramente uno dei punti di forza di questo lavoro che peraltro non si rivolge strettamente agli addetti ai lavori, ma offre anche ai classicisti più ortodossi la possibilità di capire fino a che punto la sperimentazione si possa spingere verso la ricerca di nuovi e più ampi orizzonti.

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Gianluca Cangemi, Luca Rinaudo, Salvo Cascio, Danilo Romancino
  • Anno: 2016
  • Durata: 55:36
  • Etichetta: Almendra Music

Elenco delle tracce

01. Scherzo    
02. Bauci
03. Variationes Super Ave Maris Stella
04. Armilla
05. Vag Mut Al Nua
06. Ottavia
07. Minotauro
08. Cecilia
09. Sonata Cangiante

Brani migliori

  1. Variationes Super Ave Maris Stella
  2. Armilla
  3. Sonata Cangiante

Musicisti

Giovanni Sollima: violoncello  -  Giacomo Cuticchio: piano  -  Pietro Bonanno: piano  -  Stefano Iannuzzo: piano  -  Luca Rinaudo (Naiupoche): electronics, programming