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Stefano Risso

Tentacoli

Un uomo solo al…contrabbasso. Questa una possibile definizione del nuovo lavoro realizzato dal contrabbassista, compositore e produttore  torinese Stefano Risso, con il quale inaugura le produzioni della neonata etichetta Solitunes che, già dal nome, tradisce la propria principale caratteristica, ovvero quella di presentare musicisti “in solitario”, in stretta e particolare interazione con il proprio strumento. Tentacoli è un album assemblato, un coacervo ordinato di suoni, di tutti quei suoni, ma anche di quelle ritmiche, di quelle accentazioni, di quei passaggi melodici che un contrabbasso può produrre senza l’aggiunta di alcuna modifica elettronica che non sia l’utilizzo di processori di dinamica finalizzati esclusivamente a stabilizzarne il suono.

Il fatto interessante è che gli undici brani che compongono questo lavoro sono, in tutto e per tutto, delle vere e proprie canzoni, con una base ritmica, una linea melodica, una precisa configurazione armonica; caratteristiche alle quali si aggiungono occasionalmente suoni “scartati”, errori, dissonanze volute o involontarie che, adeguatamente inserite nel contesto, creano delle strutture coerenti, insomma diventano anch’essi canzoni.

Album sperimentale, sì, ma fino ad un certo punto, perché se è pur vero che in alcuni passaggi l’influenza della musica minimalista c’è, e si sente, laddove sono presenti le sue tipiche poliritmie, ad esempio in Thor, è altrettanto vero che il risultato finale non è un lavoro per “addetti ai lavori”, o comunque per cultori degli sperimentalismi sonori più estremi. Tutt’altro: questo lavoro si ascolta, non sempre facilmente, ma quasi sempre nell’ambito di una certa comprensibilità, e questo perché comunque c’è sempre una melodia a cui fare riferimento, ci sono soluzioni ritmiche che catturano l’attenzione e si fanno seguire, e nel contempo le armonie, le sovrapposizioni di suoni, piuttosto che complicare l’ascolto lo agevolano, e parecchio, perché creano un tappeto sonoro del tutto accessibile. Un esempio interessante in questo senso è Lento.

Poi ci sono, è vero, passaggi più “rumoristici” come Lle o anche Soffi ed A wail, che rimandano a certe atmosfere care alla musica contemporanea del secondo novecento ma che, inseriti in questo contesto, non fanno altro che spezzare la continuità del lavoro creando una sorta di sospensione, di attesa per ciò che verrà proposto successivamente. Tentacoli è un album che stimola la curiosità, un esperimento neppure più di tanto azzardato che, fra le altre cose, rischia di avvicinare più di un neofita ad un ambito musicale che si può tranquillamente definire “di nicchia”, fatto tutt’altro che trascurabile in tempi di ascolti distratti e frettolosi.

Foto di Paolo Giagheddu

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Stefano Risso, Bruno Sorba
  • Anno: 2015
  • Durata: 57:34
  • Etichetta: Solitunes Records

Elenco delle tracce

01. Transapparenze
02. Ava
03. L’angelo
04. Lle
05. Soffi
06. Cumuli di foglie
07. A wail
08. Arso dal mare
09. Thor
10. Mento
11. Lento

Brani migliori

  1. Transapparenze
  2. L’angelo
  3. Cumuli di foglie

Musicisti

Stefano Risso: doublebass, processori di dinamica