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Rosanna Fratello

Tre rose rosse

« Io ti amo talmente tanto che con te farei l’amore davanti a tutti… mi fai sentire bene, mi fai sentire male, ma mi fai sentire…»
Con queste conturbanti espressioni (e ci fermiamo solo all’inizio) tratte dalla title track Tre rose rosse, si apre il nuovo e inaspettato album di Rosanna Fratello. Chi poteva partorire parole di tale carnale sensualità? Ma lui, Cristiano Malgioglio, l’autore più “hot” che la canzone italiana abbia mai avuto (tra Ancora ancora ancora, L’importante è finire, Sbucciami e altre storie: l’orgasmo è assicurato!). Di tanto in tanto, come in una sorta di rituale, il buon Malgi rispolvera un po’ di gloriose “dive” del passato riportandole in vita.
In questo caso è toccato all’ancora bellissima cantante pugliese (di San Severo), icona del caldo fascino mediterraneo, ricordata dai più per il suo cavallo di battaglia Sono una donna non sono una santa, con cui partecipò a Canzonissima circa quarant’anni fa, aggiudicandosi le prime posizioni della Hit Parade. Ahinoi, Rosanna Fratello non è riuscita a scrollarsi di dosso quella patina sensuale che l’ha sempre accompagnata durante gli anni d’oro della sua carriera, gli anni ’70, che la videro addirittura posare senza veli per Playboy, ma anche recitare in film come Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo.
Tre rose rosse non cambia la musica, anzi ripercorre quel filone easy-sexy che ha ingabbiato la nostra e, forse, non le ha permesso di fare un salto di qualità verso altri orizzonti. Prima che la voce la abbandoni per sempre, la Fratello ha pensato bene di incidere un disco che farà la gioia dei suoi estimatori, farcito di nuove canzoni firmate dalla coppia Malgioglio-Castellari, successi rivisitati e qualche cover. Per quanto riguarda le prime, oltre la già citata Tre rose rosse, seguono la stessa scia Pane e miele, Stai attento e Un tangaccio, che vede tra gli autori anche Maurizio Costanzo.
Per quanto riguarda i successi, si ritrovano Figlio dell’amore (Canzonissima 72/73), Schiaffo (che le ridonò qualche soddisfazione all’inizio degli anni ‘80), Non sono Maddalena (“Gondola d’Argento” alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia nel 1969) e, immancabile, Sono una donna non sono una santa, riproposta in una versione stranamente particolare, tra parlato e cantato. Infine due cover, ovvero Bang Bang, con testo kitsch di Malgioglio, e Se perdo anche te, brano cantato da Gianni Morandi nel ’67, a sua volta cover italiana di Solitary Man di Neil Diamond.
Accogliamo questo nuovo lavoro di Rosanna Fratello come un gradito regalo per i fan; ma volendo fare una “sana e consapevole” critica, è un disco inutile, che non aggiunge nessun valore alla sua rispettabile carriera.

 

P.S. Appuntamento al prossimo disco “made in Malgioglio”, niente popò di meno che insieme a un’altra icona pop da urlo: Marcella Bella!

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Cristiano Malgioglio
  • Anno: 2011
  • Durata: 40:31
  • Etichetta: Azzurra Music

Elenco delle tracce

01. Tre rose rosse
02. Pane e miele
03. Un tangaccio
04. Stai attento
05. Bang Bang
06. La carovana
07. Se perdo anche te
08. Figlio dell’amore
09. Schiaffo
10. Non sono Maddalena
11. Sono una donna non sono una santa

 

Brani migliori

  1. Non sono Maddalena
  2. Figlio dell’amore

Musicisti

Rosanna Fratello: voce
Alex Bottini: percussioni e timbales
Luca Scarziello: timbales
Andrea Benavides: piano
Antonio Summa, Maurizio Giannotti: chitarre:
Corrado Castellari, Wanda Fisher: cori
Cristiano Malgioglio: voce in 02