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Fabrizio Nitti

Una ragione per essere qui

Ci sono due belle cover in questo primo disco da solista del cantautore genovese Fabrizio Nitti - E penso a te di Lucio Battisti e Vedrai vedrai di Luigi Tenco - che ben sintetizzano la poetica del cantautore genovese. Da una parte l’attenzione verso quella che può definirsi la canzone pop(olare) - il versante Battisti, appunto - e dall’altra la canzone d’autore - rappresentata in questo caso da Tenco. Il genovese Fabrizio Nitti, classe 1971, un’esperienza sanremese alle spalle con Paolo Agnello (qui coautore di diversi brani), si muove perfettamente a suo agio tra questi due ambiti. Se parlassimo di letteratura, lo potremmo definire un autore antinovecentista, nel senso che la sua è un’opera che rifugge tanto le sperimentazioni quanto un eccessivo valore “sacrale” della canzone stessa. Insomma, Nitti è un cantautore di deliziosa sobrietà in cui non troviamo una nota fuori posto (e mi si scuserà la metafora!).

Una ragione per essere qui è un lavoro che dimostra la sua capacità di scrivere melodie accattivanti senza cadere necessariamente nell’ovvio. La sua è una forma canzone che più tradizionale non potrebbe essere ma che proprio per questo alla fine funziona perfettamente. Se si ha la sensazione di qualcosa di già ascoltato è proprio per quella voglia (necessità?) di percorrere una strada cantautorale ben definita. 

L’inizio, in questo senso, è già emblematico: Una ragione per vivere è un brano che funziona, che ha una struttura armonica precisa e un ritornello (dalle vaghe sonorità alla Paoli) che entra con una precisione certosina. Sonorità decisamente più jazzate invece in Voglio anche te che può ricordare per certi aspetti Sergio Cammariere. Ma non c’è dubbio che l’epitome del disco è rappresentato da Emanuela, canzone dedicata a Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino, morta ad appena 25 anni nella strage di Via D’Amelio. In questi casi il rischio è sempre quello di cadere nel pietismo del dolore. Ma anche stavolta Nitti (insieme ad Agnello, coautore del brano) riesce invece a restare in perfetto equilibrio tra inevitabile retorica e autentica commozione. Molto belle, come accennato, anche le cover. Nitti riesce perfettamente ad essere se stesso senza minimamente tradire la poetica dei due grandi cantautori (varrà la pena ricordare qui il filicorno di Felice Reggio e la chitarra del grandissimo Massimo Luca, già storico chitarrista di Battisti, in E penso a te).

Un disco, in conclusione, che dimostra la vitalità e la forza di quello che Francesco Paracchini chiama, giustamente, pop d’autore, splendidamente arrangiato da Stefano Cabrera. Una canzone d’antan, se si vuole, ma che ogni tanto fa bene reincontrare nella nostra strada.  

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Fabrizio Nitti e Stefano Cabrera 
  • Anno: 2018
  • Durata: 35:59
  • Etichetta: So Far Away

Elenco delle tracce

01. Una ragione per vivere
02. Voglio anche te
03. Liguria
04. E penso a te
05. Emanuela
06. Che parla di un uomo
07. Vorrei
08. Vedrai vedrai 

Brani migliori

  1. Una ragione per vivere
  2. Emanuela

Musicisti

Stefano Cabrera: Violoncello  -  Rodolfo Cervetto: Batteria  -  Pietro Marttinelli: Contrabbasso  -  Luca Lamari: Pianoforte  -  Roberto Izzo: Violino  -  Dado Sezzi: Percussioni   -  Felice Reggio: filicorno  -  Enrico Pinna: Chitarre  -  Silvio Binello: Sax soprano - Massimo Luca: Chitarre - Andrea Pollione: Piano