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Carmen Consoli

Volevo fare la rockstar

“Non temere di guardare dall’alto il cuore acceso di un vulcano…”

Sembra essere questo l’invito all’ascolto del nuovo album di inediti di Carmen Consoli, un album che ci restituisce tutta la verità della scrittura della cantautrice siciliana, tutta la forza di un sogno nei suoi occhi da bambina in copertina. Sogni, ricordi e desideri si rincorrono nelle dieci tracce del disco, perle infilate via via una dietro l’altra a farci dono di una collana ricca di senso e di suono, un suono nel quale convivono e si mischiano generi e ambientazioni musicali d’ogni tempo e d’ogni luogo, atmosfere varie e ricche di spunti.

Si parte con Sta succedendo una canzone che parla d’amore, di quell’amore che ti lascia appena il tempo di respirare, quell’amore che travolge come un uragano e che non lascia scampo alla possibilità di riscoprirsi attraverso di esso, quell’amore che non dimentica il desiderio e il sogno, tema che si ritrova nel brano L’aquilone. Qui l’armonia, complessa e raffinata, si fa immagine di un oceano che abbraccia le nuvole a ricordare che tutto è possibile e che i ricordi sono materia viva su cui costruire identità e futuro, filo rosso che lega tutte le suggestioni presenti in questo album. Ricordi che riecheggiano anche in Una domenica al mare, l’immagine perfetta della perfetta felicità di una bimba che profuma di mare e dell’odore di suo padre.

 

Si sogna o si è desti ascoltando questo album? Le canzoni, quasi tutte pervase da un’atmosfera onirica, sembrano suggerirci che a volte la verità delle cose sta proprio dentro i sogni, dove anche i timori più profondi sembrano vinti, come quelli narrati in Mago Magone, dove il canto di Carmen sa riscrivere il copione della seduzione posticcia di un mago che alla fine “traballa…si incarta, inciampa”, su un’ambientazione musicale un po’ Surf che accentua la chiave ironica del brano. O ancora i timori di un nuovo sovranismo che serpeggia negli arsenali di slogan di uomini dal cuore nero (nero come il “carbon”, citazione ironica dei Los Marcellos Ferial alla fine del brano L’uomo nero). Ma la voce della cantautrice sa volare anche sopra le miserie umane di un tempo che ci vede gli uni contro gli altri, in una totale assenza di empatia e di prossimità per cui l’invito è quello di “riprovare ad ascoltarci” (in Qualcosa di me che non ti aspetti). E allora lei, quella bambina che sognava di diventare una rockstar e che ha saputo rivolgere lo sguardo altrove, ad illuminare mondi possibili si chiede “come faccio figlio mio…” (in Le cose di sempre). Siamo di fronte alla tenerezza e alla forza indomabile di una madre che si chiede come insegnare al proprio figlio il valore e la preziosità delle piccole cose, il rispetto per gli altri e per la Natura. Bellissima l’atmosfera da Bolero anni Trenta che ci fa immaginare una danza muta e dolce sotto “il chiarore della luna e delle favole”.

Una danza che ritorna come un brivido nell’intensa canzone dedicata al padre Armonie numeriche, manifesto di una poetica che caratterizza lo stile della Consoli. E parliamo di qualcosa che riesce a mettere insieme talento e al contempo impegno e coerenza. “E chissà che non sia un bene ricominciare…” (Imparare dagli alberi a camminare) proprio dall’impegno, dal sogno da non perdere e da custodire, da coltivare per dargli ali e respiro, come ha fatto quella bambina con il suo, perché a furia di sognare le cose si avverano, le cose cambiano. Quella lampada tascabile “era un microfono perfetto” per illuminare la sua strada, per scrivere la sua storia, per farne parte o semplicemente per cambiarla e così “tornare a sperare” (Volevo fare la rockstar). 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Carmen Consoli, Toni Carbone, Massimo Roccaforte
  • Anno: 2021
  • Durata: 44:10
  • Etichetta: Narciso/Polydor - Universal

Elenco delle tracce

01. Sta succedendo

02. L’aquilone

03. Una domenica al mare

04. Mago magone

05. Le cose di sempre

06. Qualcosa di me che non ti aspetti

07. Armonie numeriche

08. Imparare dagli alberi a camminare

09. L’uomo nero

10. Volevo fare la rockstar

Brani migliori

  1. L’aquilone
  2. Armonie numeriche
  3. Volevo fare la rockstar