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Artisti Vari

Yayla, musiche ospitali

In concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato 2018, è uscito questo singolare doppio cd che raccoglie un’autentica messe di artisti (in totale centotrenta) della parola in musica, o semplicemente della parola e/o della musica, provenienti dalle latitudini più disparate. Il termine “yayla”, in turco, significa “transumanza”, per cui nessun titolo sarebbe risultato più idoneo a illustrare il progetto (perché qui un progetto c’è, innegabilmente, e quindi non è certo per pura abitudine che usiamo questo termine, da tempo alquanto inflazionato).

Trenta i brani, a volte anche doppi, nei cui interstizi sarebbe masochistico voler entrare. Ricordiamo soltanto i quattro monologhi che, fin dal primo titolo in scaletta, scandiscono il lavoro, con una menzione speciale per Mohamed che non sa nuotare di Donatella Parisi (autrice di tutti i monologhi tranne il primo) per la voce di Erri De Luca, a riecheggiare parentele piuttosto evidenti con ciò che il poeta partenopeo ha portato in giro per anni accanto a Gianmaria Testa (del quale, in tema, non possiamo non ricordare “Da questa parte del mare".)


Fra i brani musicali, la scelta è varia quanto gratificante: tutti i pezzi hanno una loro ragion d’essere ed è di conseguenza quanto mai arduo segnalarne alcuni lasciandone indietro altri che ne avrebbero più o meno uguale diritto. Dovendo operare una scelta, citeremmo comunque il dittico composto da Zozan e Antiche rotte, dallo spiccato profumo etnico, del resto diffusissimo, fisiologicamente, in queste due ore abbondanti di musica e parole, come conferma prontamente il canto sardo Una rundine in sas aeras, mentre nel successivo dittico il Coro della Maddalena, quartiere del centro storico di Genova, riunisce due gemme di Fabrizio De André, Sinàn Capudàn Pascià e Il pescatore. I Gang, a seguire, sembrano in qualche modo riecheggiare, sempre di Faber, Una storia sbagliata, mentre un’ottima triade di brani consecutivi è quella che va dall’undicesimo al tredicesimo (il vivace Addhrai, in prevalenza strumentale) del primo cd.

Il secondo offre a sua volta una raffica di cinque momenti di notevole livello fra i brani dal terzo (Matilde Politi, elegante ed evocativa, così come il successivo mix Moj e bukura more/Terra Mia, fra le vette dell’opera) al settimo, trilingue (nel sesto c’è la duttile voce di Alfina Scorza), mentre più avanti, a spot, segnaleremmo ancora I Am an Immigrant, con un’abbastanza sorprendente Violante Placido in veste di cantante, la fragrante Kindness, per voce e due chitarre acustiche, e la ripresa finale della ben nota L’isola che non c’è, di e con Edoardo Bennato, come ben sappiamo, ma qui con un’ampia sezione tradotta in inglese per la voce (e la chitarra) di Jono Manson.


Potrebbe esserci ovviamente molto altro da dire, ma preferiamo limitarci a consigliare caldamente l’acquisto del doppio cd (distribuito da IRD), anche in considerazione del fatto che i proventi “contribuiranno a sostenere – citiamo testualmente – i progetti per le scuole del Centro Astalli, Finestre e Incontri, che ogni anno danno l’opportunità a migliaia di studenti in tutta Italia di fare un’esperienza diretta di incontro con un rifugiato e un testimone di un’altra religione nella propria classe: il modo più efficace di combattere pregiudizi e xenofobia.” Ce n’è quanto mai bisogno.

Foto di Alessia Bruchi (Placido) e Alberto Bazzurro (Bennato)

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Andrea Parodi & P. Claudio Zonta
  • Anno: 2018
  • Durata: 130:02
  • Etichetta: Centro Astalli / Appaloosa

Elenco delle tracce

CD 1

01. Yayla (Donatella Finocchiaro) / Airali (Isaac De Martin & Alaa Arsheed)

02. Nuova terra (Antonella Ruggiero)

03. Zozan (Diyar Üren Mehrovî)

04. Antiche rotte (Raffaello Simeoni)

05. Itaca o Milano (Michele Gazich, Isaac De Martin & Alaa Arsheed)

06. Una rundine in sas aeras (Sara Marini)

07. Sinàn Capudàn Pascià / Il pescatore (Coro Popolare della Maddalena)

08. Mohamed che non sa nuotare (Erri De Luca)

09. Marenostro (Gang)

10. IO (Irene Gentile) / Diventano Mare (Ornella Cerniglia)

11. Yadgary (Bako Project Music)

12. Teresa di mare (Lamorivostri)

13. Addhrai (Domo Emigrantes)

14. Taranta migrante (Traindeville)

15. La memoria dell’acqua (Erica Boschiero)  

CD 2

01. Maman (Mariana Mareme Mbaye)

02. Il senso di Esmerit (Evelina Meghnagi)

03. Matri i l`emigranti (Matilde Politi)

04. Moj e bukura more / Terra mia (Takadum Orchestra)

05. Hashemesh (Evelina Meghnagi)

06. Rosamarina (Alfina Scorza)

07. Deportee (Sara Jane Ceccarelli & Paul-Jones Kokou)

08. By Foot, by Boat, by Train (Bocephus King & Saba Anglana)

09. Il viaggio di Ziad (Valerio Mastandrea)

10. I Am an Immigrant (Thom Chacon & Violante Placido)

11. Perché ci hai messo tanto? (Neri Marcoré & Giua)

12. The Mathematician (James Maddock & Tath N`Songan)

13. Kindness (Ben Glover)

14. Jamma (Marius Seck & Guido Tronconi)

15. Never Never Land (L`isola che non c`è) (Jono Manson, Edoardo Bennato & Saif Samejo)           

 

Brani migliori

  1. Addhrai
  2. Moj e bukura more / Terra mia
  3. Deportee