ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Andrea Figallo

Stavolta “Cantare la voce” si occupa di un solista italiano che è molto attivo all'estero. Andrea Figallo, genovese, è non solo il cantante di un gruppo inglese a cappella, i Flying Pickets, ma partecipa a progetti con personaggi del calibro di Bobby McFerrin. Risultato? Dischi che ottengono nomination al Grammy oltre che ai Cara (Contemporary A Cappella Recording Awards), il massimo riconoscimento del settore. Parliamo con lui di questo e della situazione italiana.

Può introdurre al pubblico italiano i Flying Pickets?

«Sono un quintetto vocale maschile conosciuto grazie alla loro hit Only You uscita nel Natale 1983. E sono tutt'ora l'unico gruppo vocale che ha avuto una canzone al primo posto delle classifiche di diverse nazioni, sia in Europa sia all'estero».

Come è entrato a far parte del gruppo?

«La formazione è nata nel 1982. Da allora, molti cantanti si sono succeduti per mantenere il gruppo sempre attivo nei suoi quasi 30 anni di vita. Nel 2001 il loro basso ha lasciato il gruppo, e io sono stato selezionato dopo un'attenta audizione in uno studio di registrazione di Londra».

Ci può parlare delle nominations ai Grammy, a quale album sono riferiti?

«La mia collaborazione con i Flying Pickets è solo una parte (anche se impegnativa) del mio lavoro come musicista. Nel 2007 sono stato invitato a registrare alcune parti vocali per un disco di Bobby McFerrin, VOCAbuLarieS. Tre anni dopo, quel disco è uscito, ed ha ricevuto ben tre nominations ai Grammy di quest'anno. È un grande onore fare parte di questo disco e sentire la mia voce in compagnia di tante altre famose e stimate nell'ambito del jazz vocale».

E' uno dei due italiani ad aver fatto parte di questo disco, come è arrivato il contatto?

«Conosco il produttore Roger Treece da quasi 20 anni. Al principio sono stato suo allievo ed in seguito abbiamo compartito tempo insieme da colleghi, come insegnanti a seminari di canto corale in diverse occasioni europee. Immagino che trovandoci a cantare, improvvisando, insieme in una di queste occasioni Roger abbia pensato che avrei potuto aiutarlo aggiungendo la mia voce al suo disco. E così è stato! All'epoca, inoltre, dirigevo un coro nella scuola di musica dove Albert Hera (l'altro ospite italiano) insegna canto, e quando Roger mi ha chiesto un consiglio, è stato un piacere suggerirgli il mio amico Albert come una voce che, per la sua sonorità, ero sicuro gli sarebbe stata utile per il prodotto che stava costruendo».

In Italia quali progetti ha?

«Mi piace occuparmi di insegnamento, soprattutto a livello di cori dai quali vengo spesso invitato come direttore, coach, insegnante di tecniche corali. Li aiuto a migliorare ed affinare le loro tecniche e a portare in scena in modo efficace il loro repertorio dato che la musica corale moderna in Italia è piuttosto indietro rispetto a molti paesi».

Ci può spiegare il motivo?

«Per crescere, i cori italiani sono costretti ad invitare insegnanti dall'estero, dall'Inghilterra, la Germania, dagli Usa, con le relative spese che ne derivano. Grazie alla mia formazione ed alla mia esperienza di molti anni di lavoro credo di essere uno dei pochissimi (se non l'unico) direttore di coro sul territorio italiano che è specializzato nell'insegnamento di tecniche corali di musica moderna. Da qualche tempo ho scelto di ridurre i miei viaggi di lavoro all'estero, e sto tentando di dedicare più tempo a fare crescere i cori italiani».

Quale metodo usa?

«Ci sono gruppi vocali italiani che si affidano a me per scrivere i loro arrangiamenti e mi invitano per tenere loro seminari su tutti quegli argomenti tecnici che un coro deve approfondire per salire in scena con tanta sicurezza di sé e dare uno grande spettacolo, sia dal punto di vista musicale sia dal punto di vista della presenza scenica. E non c'è cosa che mi dia maggiore gioia che insegnare, aiutando i cori italiani a crescere regalando loro quanto ho appreso in tanti anni di musica».

E il progetto Ghost Files, che fa parte dell'antologia A Cappella Made in Italy?

«Possiedo intato uno studio di registrazione specializzato in musica vocale. Al principio lo ho costruito per produrre la musica dei Ghost Files, ma adesso lo sto aprendo ad altri gruppi vocali italiani per dare loro la possibilità di registrare brani allo stesso livello qualitativo dei nostri colleghi a Londra o negli USA. Tornando ai Ghost Files sono un progetto nato 6 anni fa, al quale sono molto affezionato: lavorano con me Erik Bosio e Letizia Poltini (ora anche componenti dei Cluster). Ognuno di noi, con il suo personale talento, apporta un contributo unico ed indispensabile: è stata questa magica combinazione di talenti a rendere rapidamente, ancora non riesco a crederci, la musica del gruppo ammirata e stimata a livello mondiale».

Vista dall'estero come trovi la situazione della scena a cappella italiana?

«Ci sono moltissimi gruppi vocali in Italia. Da quelli che esistono dall'inizio degli anni '90 e che continuano a lavorare con tanta energia, a quelli che hanno solo pochi mesi di vita. Quando ne ho l'occasione,mi dà una gran felicità poter contribuire alla loro crescita apportando l'esperienza che ho maturato in tanti anni di lavoro. È da anni che osservo la scena italiana e la vedo sempre in continuo fermento. Sono molto felice quando mi rendo conto che ci sono alcuni di questi gruppi che, pur con grandi difficoltà, continuano a lavorare insieme e ad esistere dopo tanti anni dalla loro nascita. Si possono contare sulle dita di una mano i gruppi che lavorano a tempo pieno alla loro musica, ma questo non significa che la qualità dei gruppo cosiddetti "amatoriali" sia inferiore».

Discografia

come produttore/cantante/compositore/arrangiatore:

Uno (Jazz'n Jam, 1996)

Libera La Fantasia, (Jazz'n Jam, 1998) (nominato ai CARAs)

The Vocal Zone, EP Flying Pickets (Flying Pickets ltd. 2003)

Next Generation, Flying Pickets,(Indigo, 2003)

Everyday, Flying Pickets, (In-Akustik, 2004) (nominato ai CARAs)

Big mouth, Flying Pickets, (In-Akustik, 2008)

New Folder, The Ghost Files, (Preludio srl, 2008) (4 nomination ai CARAs)

Angeles EP , Esmeralda Grao, (Loccade Records, 2009)

Sottovoce, Esmeralda Grao, (Loccade Records, 2009)

Only Yule, Flying Pickets, (In-Akustik, 2010)

come cantante:

VOCAbuLarieS, Bobby McFerrin (Wrasse, 2010)

 

Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


Altri articoli di Michele Manzotti