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Giorgia Bazzanti (feat. Michele Monina) presenta ...

di Valeria Bissacco Giorgia Bazzanti torna con un nuovo singolo, Rossa come le streghe, pubblicato il 21 marzo e nato dalla sua collaborazione con Michele Monina, noto scrittore, autore e ...

Discanto

Vogliamo proporvi un viaggio. Perché questo è Discanto: è un’esperienza, e come tale rifiuta le parole, sempre inadeguate, del racconto che si fa di lei, come le fotografie non sono che un debole tentativo di descrivere a chi non c’era le emozioni di una vacanza. Il compito che ci spetta è dunque quello di invitarvi, di esortarvi anzi, a partire.

D’altra parte lui, Ivano Fossati, nato e cresciuto al cospetto del mare, quotidiano spettatore dell’infinito, è il narratore di viaggi per eccellenza, capace, come nessun altro, di trasportare l’ascoltatore ovunque, grazie alla padronanza dei molti linguaggi musicali appresi nel suo girovagare intenso, insieme alla profondità della sua ispirazione e allo spessore della propria cultura. Discanto è la sintesi e l’apice di tutto questo. Peculiarità del disco è invece l’inserimento di sapori antichi, oscillanti tra il medioevo e il tardo Rinascimento, di cui è intriso il lavoro, a cominciare dal titolo (il discanto è una forma arcaica di contrappunto), fino alla partecipazione in molti brani del coro polifonico Ars Antiqua. Ascoltate, allora. E dalle prime note di Lusitania sarete già altrove, nell’angolo di geografia in cui convivono tanti elementi dello spirito latino che anima il disco, tra i volti e le case dei portoghesi di cui condividerete il vivere laborioso, la semplicità, la religiosità. Attraverserete poi Discanto, che è tanti luoghi insieme, percorso di immagini puntiformi e irregolari di vita vissuta. Quindi, Piumetta e Lunario di settembre vi sposteranno nel tempo, trascinandovi con suggestioni ancestrali, l’una evocando la figura medievale della Morte ritratta nei tarocchi, l’altra declamando con piglio incalzante e inesorabile gli atti di un secentesco processo per stregoneria.

 

Poi, finalmente, il mare: sentirete la sua imponente presenza in Italiani d’Argentina, e avvertirete i pensieri carichi di ricordi dei nostri emigrati Oltreoceano, la consapevolezza dolorosa della distanza, la forza della memoria. Finché Passalento, canzone costruita sul ticchettio di un orologio, per contrasto dilaterà il tempo e vi ricondurrà in porto, tra le vele di Genova. Ogni movimento svanirà infine su due ritratti di donna: Unica rosa, tenera dedica in stile brasiliano, e Albertina, che si distacca dal contesto per il taglio persino spiritoso. Su Confessione di Alonso Chisciano vorremmo soffermarci un poco: grande capolavoro di ispirazione letteraria, è un’introspezione dai toni tragici del personaggio di Don Chisciotte.
Scritto con
Anna Lamberti Bocconi, è una delle composizioni più belle e forse, paradossalmente, meno conosciute di Fossati; un brano perfetto nell’equilibrio tra forma musicale e contenuto poetico, nell’intensità emotiva che trasmette, nella tensione generata dal conflitto tra ritmi e accenti… ma ecco che scivoliamo nell’eccesso di parole.
Voi, semplicemente, lasciatevi trasportare.

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