ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

ItAcA

Anche Itaca è un'isola e la coincidenza vuole che il suo nome sia diventato un acronimo: ItAcA sta infatti per Italian A cappella Project, un progetto che ha unito vocalmente il nostro paese grazie agli ideatori Alessandro Gnolfo e Lorenzo Subrizi.
Con la partecipazione di gruppi dalla Sicilia al Piemonte, passando per Sardegna. Umbria, Veneto, Liguria e altre regioni è stato inciso Iridis un brano composto da Erik Bosio su testo di Sara Boero. Un video del pezzo è stato caricato su You Tube (
https://www.youtube.com/watch?v=67ze33M0nxged è stato presentato ufficialmente a 'Fossano in voce'. Ne parliamo direttamente con i due ideatori del progetto.

 

Partiamo dalla fine: potete raccontare le prime reazioni quando è stato diffuso il video? Parliamo sia delle presentazione a Fossano, sia in rete.
Non possiamo intanto non ringraziare chi ci ha permesso di presentare in anteprima assoluta il video, la Fondazione Fossano musica nelle figure di Gianpiero Brignone e Marco Meriggio. Con il loro entusiasmo e la loro fiducia, ci hanno permesso di presentare ufficialmente il progetto in una serata molto importante, in cui si sono esibiti gli Swingle Singers (qui a fianco in una foto di Laura Atzeni). Quell’esperienza è stata molto significativa per noi, ci ha permesso di avere il riscontro in presa diretta del pubblico che è stato a dir poco sbalordito ed entusiasta con applausi lunghi e sentiti applausi. Un momento significativo per capire la reazione del pubblico, fu quando dopo il concerto diverse persone ci hanno detto “hanno applaudito più voi che gli Swingle!”. Per quanto riguarda la reazioni dopo la messa online del video, possiamo ritenerci più che soddisfatti di come sta andando la diffusione del video e, speriamo, soprattutto dell’idea che questo progetto rappresenta. In poco tempo abbiamo quasi raggiunto le 9000 visualizzazioni e, data la poca notorietà del genere, dobbiamo dire che l’obiettivo che ci siamo prefissati, è stato ampiamente raggiunto.

L'idea come è nata dato che uno di voi abita in Sicilia e l'altro in Piemonte?
È nata da una chiacchierata in chat, su Facebook, tra me (qui a fianco una foto di Lorenzo Subrizi) e Alessandro (più in basso una foto di Gnolfo). Ci siamo conosciuti online grazie al gruppo aperto di Facebook Italian Acappella Society, creato da Alessandro.
Un post nel gruppo, qualche commento, poi la chat immediata. Perché l’idea ci è parsa subito vincente, ma soprattutto bella. Avevamo le stesse idee, visioni, concezioni di cosa dovrebbe significare cantare a cappella, di quale forza emozionale e formativa abbia su ogni singolo cantante e uditore. Da quella chiacchierata si è poi sviluppato per i mesi successivi il progetto vero e proprio.

Una volta che è partito il progetto, in quanto tempo avete avuto le adesioni? E quanto ci è voluto a realizzare editing e video?
Il processo è stato abbastanza lungo. Abbiamo iniziato a idearlo e studiarlo a ottobre 2012 e siamo riusciti a far partire tutto a maggio 2013 (quando si ha a che fare con realizzazioni così grosse, è inevitabile che i tempi siano lunghi). Abbiamo cercato di coinvolgere il maggior numero di gruppi possibili (qui sotto nella foto una serie di artisti/gruppi che hanno preso parte alla realizzazione del video), e tutte le adesioni che abbiamo avuto sono state rapide ed entusiaste. Finito di programmare tutto, i gruppi hanno impiegato circa 4 mesi (da agosto a novembre 2013) per studiare il brano, registrarlo in studio e fare il video. Terminata questa fase è iniziato il lavoro prima di Luca Moretti (che in realtà aveva già iniziato con la creazione di una traccia demo per lo studio) per quanto riguarda il mix audio, e poi di Nicola Nastos per quanto riguarda il montaggio video finale. Siamo riusciti a pubblicare ufficialmente il progetto su Youtube il 19 Dicembre 2013 dopo più di un anno di lavoro complessivo.

ItAcA è un programma in espansione e se sì con quali caratteristiche?
Certamente lo è. Non vogliamo chiudere qui l’esperienza coltivata con ItAcA. Lo diciamo ormai da tempo: Italian A cappella Project vuole essere un volano, un punto di partenza per qualcosa di nuovo e più grande. Uno spazio reale, concreto, di scambio delle competenze, di condivisione del sapere (nello specifico “saper cantare a cappella, saper gestire un genere”). Abbiamo intenzione di mettere su una struttura che possa anche creare nuovi spazi lavorativi in tutta Italia, per tutti i gruppi italiani. Nella convinzione, anche, che la sultura dello scambio e della democrazia, in arte come nella società, abbia il suo terreno più fertile nelle scuole. Educare all’ascolto, formare nelle scuole il gusto di fare e ascoltare musica a-cappella, è secondo noi un ottimo modo di far crescere i propri figli, orientandoli verso valori quali il rispetto, la condivisione, un senso democratico di leadership. La musica forma persone, ne siamo convinti.


 

Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


Altri articoli di Michele Manzotti