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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Mondo Gospel

Le festività natalizie sono strettamente legate al repertorio Gospel, ovvero ai brani della tradizione afroamericana legati al riscatto dalla schiavitù. Un repertorio ormai divenuto universale e che vede molte formazioni vocali italiane in primo piano nella sua riproposta. Per questa occasione Cantare la voce abbandona la consueta indagine sui piccoli ensemble a cappella italiani per presentare tre formazioni legate al Gospel in rappresentanza di un vastissimo movimento e che si sono particolarmente distinte per la loro attività nel 2009.


Partiamo dal nord est con il Friuli Venezia Giulia Gospel Choir, fondato nel febbraio 2003 dal maestro Rudy Fantin e dal cantante Alessandro Pozzetto. «La nostra formazione, spiega Pozzetto, è composta da quindici coristi/solisti e da quattro musicisti (pianoforte/tastiere, chitarra, basso e batteria) che accompagnano la performance a seconda del progetto. Utilizziamo elementi di vario tipo come funk, soul, rhythm'n'blues, jazz, rock legandoli all'improvvisazione». Il vostro repertorio? «Non solo Gospel e Spirituals ma anche brani di ispirazione religiosa contemporanei come We worship You, Joyful e pop/rock (Police e Queen). Parte del repertorio è contenuto nel nostro primo Cd Xmas Album, uscito nel dicembre 2004 in allegato al settimanale Il Friuli, ed in Ploe lagrimis tra cîl e tiare, l'ultimo lavoro realizzato dal coro». Avete attività collaterali? «Quella concertistica è legata al progetto benefico di assistenza e recupero dei bambini di strada e delle loro famiglie ad Addis Abeba (Etiopia) curato dalla Child Minders Association, ma spesso ci esibiamo per comunità di recupero e per persone disabili. Parallelamente ai concerti, la nostra associazione culturale si occupa della didattica musicale dei bambini e degli adolescenti attraverso il progetto Musica Maestro, per diffondere nelle scuole primarie e secondarie la conoscenza del Gospel e del canto moderno».


Incontriamo in Piemonte il Sunshine Gospel Choir. Come spiega il direttore Alex Negro: «LfAssociazione Culturale Sunshine, di cui il coro fondato nel 1998 è parte integrante, ha fra i suoi obiettivi istituzionali la divulgazione e la formazione musicale. Dal 2002 organizza e gestisce autonomamente corsi di formazione di canto Gospel e workshop e sino ad oggi più di 250 persone fra i 14 e i 75 anni hanno frequentato i corsi di formazione musicale. In quanti salite sul palco per i concerti? «Ci sono 40 coristi coadiuvati da una voce solista (Beppe Nicolosi) e da una sezione ritmica professionista (pianoforte, chitarra, basso e batteria). Proponiamo uno spettacolo che percorre tutta la storia del Gospel: dai brani di provenienza spiritual, alle influenze Blues ed R’n’B, fino all'Hip-Hop. Voglio ricordare che nel 2001 ci siamo aggiudicati il Gospel Jubilee Award come “miglior coro italiano distintosi per professionalità ed impegnoh. Inoltre i nostri concerti spesso sono a sostegno dei progetti solidali di associazioni». Dal sito si nota un'intensa attività discografica...«Abbiamo cinque titoli: il primo One del 2001 ebbe tre ristampe nei primi 12 mesi, mentre l'ultimo,Merry Christmas, è una rivisitazione in chiave Gospel di celebri brani natalizi. Ma abbiamo partecipato anche all'album Il regalo di Natale di Enrico Ruggeri, Andrea Mirò e Quei bravi ragazzi del 2007».


«The Pilgrims Gospel è nato per caso dodici anni fa proprio in questo periodo – spiega da Firenze il direttore del coro Gianni Mini _ : eravamo un gruppo di una decina di amici, volevamo regalare alla nostra parrocchia un Natale particolare e abbiamo studiato dei canti gospel. L'iniziativa ha avuto tanto successo e questa musica, che io studiavo da tempo, ci ha così appassionato che abbiamo deciso di proseguire questa avventura. Ora abbiamo oltre 60 iscritti all'associazione culturale The Pilgrims oltre a cinque musicisti professionisti che suonano con noi». Come si è sviluppata la vostra attività? «Oggi giriamo l'Italia, abbiamo partecipato a festival internazionali, abbiamo suonato con grandi nomi della musica – come Cheryl Porter -, ma l'entusiasmo è sempre quello dei primi giorni, accresciuto dall'aver trovato tanti altri cantanti che hanno deciso di vivere con noi il nostro progetto con la serietà e la professionalità che ci permettono di crescere giorno per giorno. Il 2009 è stato un anno intenso, abbiamo quasi esaurito la prima edizione del cd che porta il nostro nome e che riunisce alcune canzoni della storia dei Pilgrims. Per il prossimo anno abbiamo progetti ancora più interessanti, con lo stesso obiettivo dei primi giorni: portare la note della musica afroamericana nel cuore della gente».

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