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Serata speciale per il cantautore romano nella magica atmosfera delle Grotte più famose d'Italia. Il concerto inserito nella rassegna "Natale nelle grotte" curata da Eugenio Finardi.

Claudio Baglioni nelle Grotte di Castellana

A seguire concerti di Simone Cristicchi, Stefano Bollani e i pugliesi Puntinespansione

Se ogni live è esclusivo, il concerto di Claudio Baglioni nell’incantevole cornice delle Grotte di Castellana (Ba), ad una settimana dal Natale, lo è stato ancor di più. Il fascino di quella che resterà un’indimenticabile serata per pochi intimi - circa 300 i “fortunati” che sono riusciti a prendere i biglietti in Rete, finiti nel giro di poche ore – è da favola. Nel buio della grave, le luci soffuse, il piccolo palco e le statue del presepe, che si ergono maestose tra le rocce, riempiono di suggestione l’attesa. Un concerto raccolto, “non tradizionale”, anche nella scelta dei brani, che inizia un po’ di ritardo. Gli spettatori più curiosi ne approfittano per fare un minitour tra stalattiti e stalagmiti, mentre gli altri prendono posto alla spicciolata. Per tutti c’è un plaid rosso sulla sedia pronto a riscaldare le gambe, perché al cuore ci penserà Claudio.

Apre la serata Eugenio Finardi, direttore artistico della rassegna ‘Natale nelle grotte’, di cui fa parte lo stesso evento, e per il quale parte del biglietto sarà destinata alla tutela e alla conservazione del patrimonio carsico di Castellana Grotte. Eugenio accoglie l’amico e spiega quanto questo luogo, così ricco di emozioni, gli abbia fatto pensare subito a lui e alle sue canzoni. Nel silenzio più assoluto Claudio parte Solo e quel “Lascia che sia tutto così” suona come un suggerimento a tutti per il tempo che viviamo. Il pubblico non si scompone, è timido, quasi non vuole disturbare, rovinare l’assolo di piano e voce del suo beniamino. Molti sono i suoi affezionatissimi dei fans club, ma qui non siamo allo stadio. Poi sull’interminabile nota lunga che caratterizza il brano Notte di notte, note di notte, le dita, seppur gelide, si sciolgono in un applauso delicato e gentile che ne incorona il canto. Acqua dalla Luna e Dieci dita compongono tante “Fotografie”, quelle che, almeno Claudio, può scattare perché – scherza – “la presentatrice della serata le ha severamente vietato al pubblico all’inizio”.

Con Stai su, Un po’ di più, Tamburi lontani, Quei Due, lo spettacolo si impreziosisce di rare melodie; Tutto in un abbraccio,  perché “anche se lo sguardo ve l’ho do nel buio” – dice Claudio – l’abbraccio è sicuro”. Come è certo che questa notte da scenario eccezionale resterà l’unica anche per i concerti a venire. Non possono mancare i classici Amore Bello, Sabato pomeriggio, E tu, Avrai, Tu come stai, Ninna Nanna, Uomini persi, Mille giorni, Amori in corso. Strada facendo, con l’augurio di Buona Fortuna a quel pubblico così fedele che “sarebbe bello se fosse trasportabile – ironizza - perché il tutto esaurito sarebbe sempre garantito”. Il freddo punge e lui si strofina le mani quando può, mentre la sua voce resta limpida pure al gelo sino alla fine. Dopo il messaggio di Pace, ricorda la Vigilia dell’Epifania del 2002, quando cantò al Teatro Petruzzelli di Bari, cantò in un cantiere ancora in fase di ricostruzione, in “una dimensione – dice – che incredibilmente assomiglia a questa, anche il freddo era lo stesso. E questo ci fa ben sperare che la vita ci regali, prima o poi, un pochino di calore”.
La bellezza di quella serata Claudio se l’è portata qui nelle Grotte Per incanto e per amore, canzone scritta proprio per quell’occasione. “E se l’incanto, il mondo, la bellezza di tante cose sono degli dèi, degli angeli, degli esseri superiori – conclude - l’Amore è degli uomini e di quello che riescono a costruire con le loro possibilità, la speranza e, forse, anche un po’ di buon senso che arriverà domani, dopodomani. Questa è una sorta di preghiera laica che augurava a tutti un senso di pace e che anche noi dobbiamo riacquistare al nostro interno. Magari in questa caverna, in questo luogo che è un po’ la casa del mondo, possiamo ritrovare, per incanto e per amore, l’idea di stare meglio”.

 

Articolo di Silvia Rizzello,
foto di Angelo Trani, tratte dalla pagina Facebook di Claudio Baglioni:

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial/
http://www.baglioni.it/index.php 


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