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Fabio Zuffanti

Amore Onirico EP

Fabio Zuffanti a distanza di tre anni dal suo ultimo lavoro La quarta vittima, che ricordiamo essere stato acclamato come uno dei migliori dischi prog degli ultimi anni, torna con un EP composto da otto brani dal titolo Amore Onirico Ep. Un album decisamente in controtendenza rispetto al mercato dei supporti musicali poiché uscito, per l’etichetta AMS Records, in edizione limitata in cento copie su musicassetta (e digital download per quanti sprovvisti di lettore).

Musicista simbolo del prog italiano, Zuffanti è artista poliedrico, creatore dell’appuntamento “progressivo” Z – Fest e autore di album, al di fuori dal genere prog, di una bellezza disarmante come ad esempio l’intimista Fabio Zuffanti del 2009. Ma andiamo per gradi. Fabio Zuffanti inizia la sua carriera musicale nel 1994 e da allora viene coinvolto nella realizzazione di oltre quaranta (!!!) album come solista o leader di numerosi gruppi e progetti come Finisterre, La Maschera Di Cera, Höstsonaten, Rohmer, laZona, Aries, La Curva Di Lesmo, L'Ombra Della Sera, Quadraphonic, R.u.g.h.e. Diciamo subito che con il suo ultimo disco uscito a fine Marzo Amore Onirico EP, ci troviamo di fronte ad un’ouverture di quello che sarà il nuovo album (In/Out) a cui sta lavorando insieme a Livio Magnini dei Bluvertigo.

Per comunicare in modo diretto i propri pensieri senza mascherarli in Amore Onirico EP troviamo l’artista nell’inattesa veste, decisamente diversa dal suo solito a dire il vero, di cantautore. Un cantautore accompagnato da delle canzoni a loro modo “semplicemente” strutturate, canzoni composte da “scarni” accordi di chitarra acustica, canzoni con lo scopo di una ricerca personale, introspettiva, quasi liberatoria. Tutto questo a causa di una piovosa sera dello scorso autunno quando le canzoni, da sole, hanno preso forma iniziando a sgorgare fuori come un vortice inaspettato. A quel punto dalla registrazione casalinga alla ri-registrazione dei pezzi in studio, con la sola aggiunta di qualche minimale arrangiamento, il passo è stato davvero breve. Otto brani o meglio otto viaggi intimi e interiori in cui ad accompagnare l’artista da una parte troviamo gli strumenti come ad esempio le chitarre, la voce, il piano e dall’altro l’interiore ovvero i pensieri, immagini, rabbia, ricordi e infine i dolori.

In essi troviamo, con linguaggio spesso a suo modo diretto e surreale, la poesia racchiusa nei tristi ricordi degli ultimi giorni di vita del padre Luigi (Tua madre ti ha preso […]Ed è venuto il tempo / in cui poi ti sei mosso / e poi non ti sei mosso più / da quel letto dove urlavi, / dove urlavi / dove chiedevi a tua madre / di venirti a prendere […]); le reminescenze di amori perduti per sempre all’interno del brano musicalmente a suo modo “più completo” (Stavo male?); lontani e sbiaditi framenti di una giovinezza oramai passata (Fuori dal locale con il suo arrangiamento scarno e la voce volutamente sofferta); il carattere cantautorale (Canzone per avere paura con i rimandi, sin dal titolo, a Guccini o il falsetto di Wyttiana memoria).

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Fabio Zuffanti
  • Anno: 2017
  • Durata: 22:50
  • Etichetta: AMS Records

Elenco delle tracce

01. Canzone Per Avere Paura
02. Fuori Dal Locale
03. Io Non So Cosa Fai
04. Il Bollettino Dei Morti
05. Il mio Gatto è Un Cane
06. La Risposta
07. Stavo Male?
08. Tua Madre Ti Ha Preso

Brani migliori

  1. Stavo Male?
  2. Canzone Per Avere Paura
  3. Tua Madre Ti Ha Preso

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Fabio Zuffanti: tutti gli strumenti