Enrico Fridlevski, già frontman del gruppo toscano Vick Frida, torna alla musica cantata con un brano in uscita domani 25 aprile, dal titolo fortemente evocativo: Orzobimbo.
Evocativo, per noi nati negli Ottanta, di mattine in cucina e corse verso la scuola che era sempre tardi. Per l’artista così il titolo funge da gancio per tornare indietro nel tempo e ritrovarne ricordi e profumi e, soprattutto, per andare a sciogliere dopo la cura degli anni quei nodi del rapporto con il padre. La linea melodica del brano affonda nelle sonorità di quell’epoca, e la scrittura di Enrico sembra proseguire lungo la strada dei Vick Frida: dettagli, nei colori nelle atmosfere nella scelta delle parole, che rendono i brani piccoli corti cinematografici. Ad accompagnarlo Andrea Ciacchini al basso e Luca Hobu Gaigher alla chitarra.
Per chi ascolta, comuni le sensazioni, comune quella incomunicabilità tipica dell’adolescenza, comune però anche l’amore che si riempie di comprensione e riconoscenza oggi, che «sono ormai un vecchio figlio/e appena un giovane padre/mi accorgo che ti somiglio in questo estremo esercizio/che non si fa più che al meglio/l’amore è un’operazione a cuore aperto». A cuore aperto, perché davvero…c’è un altro modo di amarsi se non totalmente? Pericolosa e delicata come sul tavolo di un chirurgo che ha in mano la nostra vita, e noi ci affidiamo ugualmente.
Giulia Zichella