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Alberto Patrucco

Chi non la pensa come noi

Se Georges Brassens fosse ancora vivo probabilmente sarebbe molto fiero di Chi non la pensa come noi, l’album del comico Alberto Patrucco che, per il suo debutto discografico, ha scelto di servirsi della musica e dell’intrigante scrittura dell’artista francese.
Dodici canzoni, tradotte per la prima volta con il supporto decisivo di Sergio Secondiano Sacchi, capaci di rispolverare una filosofia di vita ancora attuale, basata su un modo atipico d’intendere il quotidiano e un’esposizione delle opinioni diretta, ficcante, a tratti imbarazzante. Patrucco si allinea alle idee di Brassens e dà vita a un esordio degno di nota facendo leva sulle proprie capacità teatrali e mettendo in primo piano un timbro vocale granitico, fermo, importante. Dietro la sua figura si muove una nutrita schiera di musicisti chiamati in causa – una trentina nei crediti – in grado di seguirlo nel lavoro d’accompagnamento e di sottolinearne i ritornelli, gli accenti e le tensioni. Le parole hanno il giusto risalto nell’ambito della forma canzone, i pensieri arrivano all’ascoltatore senza filtri e i brani si fanno apprezzare con gusto.

L’arte di Brassens è scandagliata in lungo e in largo: si va dalla capricciosa Don Giovanni alla profonda Supplica per essere sepolto in spiaggia; si passa attraverso le descrizioni puntuali di La falsaria fino ad imbattersi in momenti d’altissima scuola teatrale come Quegli imbecilli nati in un posto. Non mancano, in un quadro dipinto con pennellate decise, gli attimi di schiettezza assoluta, come nella title-track, e le situazioni, ad esempio ne I rampanti o nella riuscitissima Il vecchio, dove si è chiamati a fermarsi e riflettere. Al centro di tutti i passaggi tematici c’è l’intelligente ironia di Brassens, il suo modo spiazzante e sorprendente di raccontare i fatti, la sua capacità di dare un taglio sempre nuovo e inedito a ogni situazione.
Un disco intenso, buono per rispolverare un artista mai fuori tempo massimo e per capire che in Italia, cosa sempre più rara, si può fare musica lasciando da parte la banalità.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Sergio Secondiano Sacchi
  • Anno: 2008
  • Durata: 55:10
  • Etichetta: Alberi/Edel

Elenco delle tracce

01. Chi non la pensa come noi
02. Don Giovanni
03. I Rampanti
04. La falsaria
05. Quegli imbecilli nati in un posto
06. Stanze per uno svaligiatore
07. Babbo Natale e la fanciulla
08. Cupido
09. Ventinove volte su trenta
10. Il vecchio
11. All’ombra dei mariti
12. Supplica per essere sepolto in spiaggia    

Brani migliori

  1. Supplica per essere sepolto in spiaggia
  2. Don Giovanni
  3. Quegli imbecilli nati in un posto