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Circolo Libero Pensiero

Sulutumana e Alfredo Scogna

 

Quando si legge Lecco l’immaginazione ci porta in una città turistica, sulle sponde del lago, ma il Circolo Libero Pensiero (il nome è già un programma), non sta esattamente nel centro turistico.
Non è nemmeno semplice da trovare e il moderno trovaluoghi di Google non aiuta affatto.
Ci si inerpica per strade dalle audaci salite e dagli stretti vicoli per giungere fino al quartiere Rancio, nella Lecco alta.
Il circolo nasce nel '49 come Circolo Operaio per mano degli antifascisti del quartiere. Poi come accade a questo genere di luoghi vive nel tempo di mille esperienze diverse. Da una quindicina d’anni, per esempio, le serate del giovedì e venerdì sono state appaltate ad un gruppo di giovani (oramai pseudo tali) che organizzano serate musicali con la ferma volontà di proporre progetti originali, evitando la malsana abitudine di proporre tribute e cover band di ogni genere concentrandosi invece su proposte jazz, e non solo, di avanguardia.
Quella di Mercoledì 12 Aprile è stata infatti un eccezione, ma motivata dal fatto che De André è una figura da omaggiare senza remore.
A farla, sul palco del circolo, sono stati i comaschi Sulutumana (accompagnati dal cantautore abruzzese Alfredo Scogna) che ‘normalmente’ propongono la loro produzione di canzone d’autore originale da ormai qualche decennio… Una decina di album al loro attivo, comprese canzoni per bambini e la collaborazione su disco e dal vivo con lo scrittore lariano Andrea Vitali.

Abbiamo chiesto a Giambattista Galli (qui a fianco in una foto di repertorio), frontman della band, come mai un gruppo che ha un repertorio enorme decide di mettersi in gioco per fare uno spettacolo tributo a Faber. ‘Giamba’, come affettuosamente è noto in queste lande, ci racconta come, inevitabilmente, fare canzone d'autore li porti a sentirsi figli di De André “come del resto tutta la nuova generazione, che poi tanto nuova non è più, di cantautori che è venuta dopo di lui. Siccome ci siamo rintanati da quattro mesi a questa parte per ragionare sul nuovo album e non uscivamo da tanto tempo, ci è sembrata una buona idea uscire facendo il repertorio di Fabrizio, e soprattutto recuperando l’amico cantautore Alfredo Scogna, con cui l’avevamo fatto anni fa quasi per scherzo e per gioco”, (era il  2018, All’Unaetrentacinquecirca”, storico live club di Cantù gestito da Carlo Prandini, tristemente chiuso dopo l’era Covid).
(…) “Cantare De André è ormai un rito laico, e volutamente il nostro approccio è quello della cantata da spiaggia, il cantare col pubblico, per quelli che hanno la voglia, il divertimento e la necessità di farlo”.
Nell’omaggiare le canzoni di Faber i Sulutumana, e con loro Scogna, non perdono la loro poetica, assorbono con rispetto tutte le atmosfere, le influenze, le dinamiche di De André e le ripropongono col loro ‘marchio’. “La scelta del repertorio è una combinazione, o fai un concept strutturato con intenzione drammaturgica e poetica precisa o, semplicemente, peschi dal mazzo e non puoi sbagliare. Abbiamo scelto entrambe le vie”. (…) “Nel pescare dal mazzo due sono le cose a cui teniamo. Una, come dicevo prima, è cantare insieme al pubblico, vederlo interagire e l’altra è prendere qualche pezzo a cui teniamo particolarmente e farne un arrangiamento che porti ad un risultato fortemente identificativo con il mondo sonoro del nostro gruppo”.
Il concerto rispetta esattamente queste due intenzioni, parte con Ho visto Nina volare e si dipana poi tra i grandi classici del primo De André (da La guerra di Piero a La canzone di Marinella e Via del campo) fino alla produzione più recente, regalandoci perle come Hotel Supramonte, Giugno 73 o Khorakhanè, riarrangiate in chiave Sulutumana, dense di intensa poesia che a tratti ci provoca brividi e ricordi di chi ha segnato il nostro sentire di musica e parole.

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In dettaglio

  • Data: 2023-04-12
  • Luogo: Circolo Libero Pensiero
  • Artista: Sulutumana e Alfredo Scogna

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