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Luca Cerchiari

Il disco. Musica, tecnologia e mercato dal positivismo al web

Viviamo in un contesto in cui la musica, la conoscenza e i rapporti umani sono diventati sfilacciati e immateriali (”modernità liquida”, l'ha definita Zygmund Bauman), raccontare la storia del disco sembra un'operazione che vuol celebrare qualcosa di finito, di concluso di perduto. 
Invece grazie a Il disco. Musica, tecnologia e mercato dal positivismo al web di Luca Cerchiari scopriamo che il 33 giri è ancora oggi uno strumento fedele, oggetto di piacere su cui le etichette indipendenti e non continuano scommettere. Il disco, con la preziosa prefazione di Enzo Mazza, mostra un lavoro immenso, appassionato e serio: l'analisi di tutti gli aspetti (sociale, economico, scientifico e musicale) del supporto, dall'invenzione del fonografo alla gommalacca, dalla musicassetta al digitale.

Come per l'invenzione della ruota o del telefono, il disco è stato capace di imprimere al corso della storia una modificazione sostanziale. Il disco nella storia degli oggetti si è contraddistinto sia per la potenza pratica che simbolica. Il 23 dicembre del 1877 Edison disegna, tra le varie macchine parlanti, il prototipo del futuro disco di Emile Berliner: Il disco ci racconta passo dopo passo tutte le fasi della costruzione del supporto; una storia di ingegneri e di microfoni prima di tutto, a cui si affianca il mercato con un'imprenditoria musicale via via più articolata. Possiamo provare ad immaginare cosa potesse essere il mondo alla nascita del disco? Un mondo tutto da esplorare, da registrare, da ascoltare e da educare al suono. Questo volume ci comunica la meraviglia verso la scoperta del suono riprodotto e ci fa soffermare su quell'aura di mistero che accompagna la voce, la presenza della voce, la sua registrazione: “la più sorprendente – come afferma  Cajkovskijla più bella e la più interessante di tutte le invenzioni nate nel corso dell'Ottocento”. 

Il disco però è anche la fortuna degli imprenditori che hanno 'fatto cassetta', e allo stesso tempo è anche la storia di un supporto che è stato di grande aiuto per le ricerche etno-antropologiche,prezioso per poter documentare dal vivo, comunicare e tramandare ai posteri facendo emergere culture musicali delle minoranze. Tra Europa e Stati Uniti si gioca tutta la partita del disco, che dalla cera alla gommalacca, dal vinile al nastro magnetico fino al digitale ha trasformato l'idea e la fruizione della musica: era solo il 1904 quando Claude Debussy (nella foto) dichiarava che questo nuovo apparecchio “avrebbe assicurato alla musica una totale e meticolosa immortalità”.

Solo sessant'anni dopo un produttore leggendario come George Martin interpreterà quest'immortalità nelle incisioni dei Beatles. La musica è indispensabile nella vita, segno di appartenenza politica e sociale e mezzo di scambio. Anche in Italia, paese amante delle tradizioni, nulla può fermare la proliferazione di questo strumento meraviglioso, proprio nel 1945 nascono le gloriose testate Musica e Dischi e Musica Jazz, che della discografia e del mercato fanno analisi e studio. Il piacere verso la forma-canzone nel nostro paese determina la rapida crescita del settore – 230 etichette attive nel 1961 –, esempio eclatante il record di un milione di 45 giri venduti dalla Ricordi di Una lacrima sul viso di Bobby Solo. Per restare sempre in Italia, ancora un dato: è grazie a Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu (Festival di Sanremo 1958) che il repertorio italiano inizia ad incuriosire e vendere all'estero.

Arriviamo ai giorni nostri, dove il supporto del video e del videoclip musicale ottiene una fetta di mercato; video e disco intrecciano le proprie strade. Sono ancora il mercato e la tecnologia a proporre supporti – lettori e proiettori – per gestire l'immensa mole di informazioni che si produce. Più aumenta la musica, più aumenta la sua disponibilità, più aumentano le persone in grado di usufruire di quest'opportunità e più piccolo diventa il suo supporto.

Luca Cerchiari chiude il suo corposo saggio con una speranza e un invito: “l'ottimizzazione in senso interattivo o trasformativo dei rapporti tra 'industria materiale' e 'reti immateriali' è uno degli snodi cruciali che attendono soluzioni dal prosieguo del nuovo millennio”.  

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In dettaglio

  • Artista: Luca Cerchiari
  • Editore: Odoya
  • Pagine: 272
  • Anno: 2014
  • Prezzo: 18.00 €

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