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Conferenza stampa di presentazione a Milano del nuovo album della band, in occasione dei 50 anni di attività

Banco del Mutuo Soccorso, il nuovo album

Nuovo tour teatrale Inverno 2022 – Primavera 2023

 

Orlando: le Forme dell’Amore, l’atteso concept album del Banco del Mutuo Soccorso è uscito sul mercato internazionale il 23 settembre 2022 per l’etichetta Inside Out Music/Sony Music. Anticipato dalle tracce Cadere o Volare e La Pianura rossa (vedi il video), il disco viene pubblicato in occasione dei 50 anni di attività della band. Un disco, un progetto, a cui il fondatore e guida del gruppo Vittorio Nocenzi tiene particolarmente e che ha avuto una genesi davvero lunga, iniziata molti anni fa.

Cinquant’anni quindi intercorrono tra Orlando: le forme dell’amore e il ‘Salvadanaio’ (album chiamato così per l’immagine in copertina ma in realtà intitolato come il nome del gruppo), uscito il 3 maggio 1972 per la Ricordi Dischi, dando così inizio alla storia del Banco del Mutuo Soccorso, quasi subito diventato per tutti il ‘Banco’. Il primo brano di quell’album si intitolava In Volo, e nei suoi versi veniva evocato il personaggio di Astolfo e il suo Ippogrifo, il cavallo alato, due figure centrali de ‘L’Orlando furioso’ di Ludovico Ariosto, poema capolavoro del Rinascimento italiano.

“Ma non ci sono mai piaciuti troppo gli anniversari celebrati con flute e champagne - esordisce Vittorio Nocenzi - ci piace celebrare i momenti davvero importanti con il lavoro concreto. Ecco perché ci è sembrata subito bellissima la possibilità di mettere sulla nostra torta del cinquantennale non una semplice candelina, ma una vera e propria candela speciale: un nuovo album inedito del Banco ispirato e dedicato proprio all’Orlando furioso”

E sempre Nocenzi, ha raccontato di come abbia lavorato al concept musicale di “Orlando: le Forme dell’Amore” insieme al figlio Michelangelo e al romanziere e sceneggiatore Paolo Logli, sentendosi pienamente soddisfatto dall’immenso lavoro di studio profuso e che riassume con l’aggettivo “epico”. Le quindici composizioni dell’album, nate da un’idea di Michelangelo Nocenzi (terzo figlio di Vittorio) nel lontano 2013, danno vita ad un concept sul più prode dei Paladini dell’imperatore, che rinuncia a correre in aiuto ai suoi commilitoni attaccati dal nemico per salvare la donna che ama, e che poi lo respingerà. Ma dietro a questo sappiamo che c’era molto di più: una grande guerra fra Occidente e Medio Oriente, fra cristiani e saraceni, e tante altre storie d’amore. Rivisitare, ispirandosi liberamente ad esso, un poema del XVI secolo attraverso composizioni di rock progressive e descrivere i fatti e gli ideali dell'epoca è stato uno sforzo non indifferente (qui sotto nella foto, nell'ordine da sinistra, Tony D'Amico, Vittorio Nocenzi, Michelangelo Nocenzi e Paolo Logli)

 

Prima di iniziare a scrivere la musica e i testi, bisognava scegliere gli episodi da musicare. Quali delle innumerevoli avventure dell’Orlando narrare e quali invece tralasciare? Sempre Vittorio su questo punto: “L’Ariosto stesso, per scrivere il suo Orlando furioso, si era liberamente ispirato all’opera di un altro poeta che aveva scritto prima di lui sullo stesso argomento, al punto da far sembrare il Furioso un vero e proprio sequel, diremmo oggi: mi riferisco all’ “Orlando innamorato” del Boiardo. Così abbiamo preso il coraggio di fare altrettanto, nel senso che se sentivamo il bisogno di aggiungere qualche circostanza narrativa, potevamo farlo, purché il tutto funzionasse poeticamente ed emotivamente. Da qui il passo è stato veloce e spedito nel pensare, in tutta onestà di mente, che potevamo osare se era chiaro il percorso che sceglievamo di seguire. Allora abbiamo scelto gli episodi centrali del racconto originario, reputando centrali quegli episodi che servissero da anelli imprescindibili per una narrazione che voleva e doveva essere articolata in modo diverso dall’originale”.

Ma la domanda principale che probabilmente si è posta il gruppo nell’approcciarsi al lavoro, è stata quale doveva essere il senso di musicare questo capolavoro letterario 500 anni dopo la sua pubblicazione. Ancora Nocenzi: “Capimmo che la forza dell’Orlando stava nella sua insospettabile modernità. E abbiamo ritenuto opportuno sottolineare i contenuti della sua contemporaneità”. Ecco allora che la scelta dell’ambientazione è ricaduta in un tempo non tempo (né nel passato né nel presente né nel futuro, perché un capolavoro è senza tempo) e come scenario un Mediterraneo completamente prosciugato di tutta la sua acqua. Dell’attuale mare, solo una fonte di acqua dolce al centro di una pianura di terre rosse, una sorgente d’acqua potabile superstite che viene immediatamente cinta con delle mura dai Guardiani dell’acqua, ma che è anche la meta di migliaia di uomini donne e bambini che, divorati dalla sete, non attraversano l’ex Mediterraneo con le barche ma lo fanno a piedi, dirigendosi in carovane di umanità dispersa e disperata verso le mura che circondano la sorgente. “Ci sembrava un’opportunità importante utilizzare la storia dell’Orlando furioso per rispondere alla violenza dei nostri tempi” continua “la scelta dell’arte come confronto, della poesia e della musica come offerta di pacificazione, ci sembrava una strada da dover indicare come possibile, anzi necessaria, rileggendo un’opera poetica il cui autore, Ariosto, è stato sempre, durante tutto il suo racconto, una ‘terza parte’ equilibrata fra l’esercito cristiano e quello saraceno, mai coinvolto nella guerra fratricida fra medio oriente e occidente nel parteggiare per una parte a discapito dell’altra” per poi concludere con “Indicare poesia e musica come percorso di pacificazione anche ai nostri contemporanei ci è sembrata un’opportunità da non perdere, perché era un approccio coerente con il pensiero del Banco del Mutuo Soccorso, da sempre pacifista ed antimilitarista” .

 

L’impressione avuta dall’ascolto in Sony durante la conferenza stampa (preceduta, cosa certamente anomala, da un soundcheck certosino di Vittorio Nocenzi che ha reso l’ascolto dei brani del disco ottimale) è più che positiva, confermando lo splendido lavoro fatto dal Banco nella fase progettuale ma anche in sala di registrazione, per un disco che è ancora più bello del precedente e già ottimo Transiberiana, uscito tre anni fa, e che segnava il ritorno discografico dopo molti anni dello storico gruppo.

Durante tutto l’incontro Vittorio Nocenzi ha mostrato passione, consapevolezza e professionalità, a cui aggiungiamo una sincera attenzione per il pubblico, idee chiare che fanno ben sperare anche per il futuro di questa mitica band. Da sottolineare c’è anche la presenza di una voce femminile - per la prima volta in mezzo secolo in un disco del gruppo - quella di Viola Nocenzi, figlia di Vittorio, voce solista in L’amore accade, a sottolineare l’importanza del rifiuto di Angelica che causerà la pazzia di Orlando.

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Questa la tracklist di “Orlando: le Forme dell’Amore”:

Proemio; La Pianura Rossa; Serve Orlando Adesso; Non Mi Spaventa Più L'amore; Non Serve Tremare; Le anime deserte del mondo; L'isola felice; La maldicenza; Cadere o Volare; Il Paladino; L'Amore Accade; Non Credere alla Luna; Moon suite; Come é successo che sei qui; Cosa vuol dire per sempre.

Il videoclip de “La Pianura Rossa” è stato girato a Palazzo Chigi in Ariccia (RM), un bellissimo palazzo oggi trasformato in museo. “In ragione della presenza di un importante ciclo pittorico ispirato all’Orlando Furioso presente nel Palazzo Chigi in Ariccia a Roma, e per cortesia del Conservatore del Palazzo, Architetto Francesco Petrucci, abbiamo potuto utilizzare gli spazi interni ed esterni del Chigi come location per riprese video e come set fotografico”, ha commentato il Banco.

                                    vedi il video de La pianura rossa 

“Orlando: le Forme dell’Amore” sarà disponibile come Limited CD Digipak, Gatefold 180g 2LP+CD e in digitale. Disponibile il preorder a questo link: https://bancodelmutuosoccorso.lnk.to/Orlando-LeFormeDellAmore

Il Banco del Mutuo Soccorso è Vittorio Nocenzi (pianoforte, tastiere e voce), Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica), Nicola Di Già (chitarra ritmica), Marco Capozi (basso), Fabio Moresco (batteria) e Tony D’Alessio (lead vocal) (qui sotto una foto del gruppo in un frame del video di La pianura rossa)

In occasione dell’uscita del nuovo album, Kino Music annuncia il nuovo tour teatrale per festeggiare i 50 anni di attività del Banco, che vedrà impegnata la band nel repertorio del nuovo disco insieme ai brani iconici che hanno fatto la storia del prog italiano. Il tour, che debutterà a Ferrara, vedrà il Banco protagonista successivamente nelle città di Milano, Firenze, Palermo, Catania, Roma, Bologna, Brindisi e Bari. A Milano in particolare il concerto al Teatro Dal Verme sarà il 23 Novembre 2022 all’interno della programmazione della Milano Music Week nell’ambito del progetto Italian Prog Rewind.

 

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