ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Un concerto che diventa occasione per promuovere la canzone d'autore in terra spagnola

12 ottobre 2013: Cose di Amilcare a Barcellona per ricordare Jannacci

Tra gli ospiti anche Alessio Lega e Joan Isaac

Difficile scollare la figurina di Enzo Jannacci dall’album della sua Milano, da qual paesaggio mitologico fatto di “ringhere”, di Idroscali, di Baggio (il quartiere, non il calciatore), di Upim, di amori consumati al Càrcano, in pè.

Degna di nota quindi l’iniziativa messa in piedi, lo scorso 12 ottobre in quel di Barcellona (Spagna, non Messina: Messi, non Emilio Fede), dall’Associazione Cose di Amilcare in collaborazione con AltraItalia e con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura: una serata particolare in cui, al Centre Sant Pere Apostol, è stata ricordata la figura di Enzo Jannacci, con relatori e cantanti che si scambiavano la palla alternandosi tra dibattiti e canzoni del grande milanese, scomparso ormai qualche mese fa.
Alla presenza di centinaia di spettatori (italiani barcellonizzati, in parte, ma anche cultori locali della canzone d’autore italiana), dal tardo pomeriggio a notte fonda si è parlato, cantato, ricordato ed evocato il geniale autore de L’Armando, di Vincenzina e la fabbrica, di Musical, di Son scioppà e decine di altri capolavori.

Non facile, sulla carta, travasare la figura di Enzo Jannacci in terra spagnola, con le sue storie così legate a quegli anni, con la sua lingua così jannacciana (come si tradurrà “vestidin culur de  tra-sü” in catalano?). Ma Alessio Lega, uno dei protagonisti della serata (qui in una foto di Matteo Manfredi), ci tranquillizza: “Non ci sono particolari difficoltà con Jannacci... anzi, in un certo senso, quel misto indissolubile di realismo e follia, che lo rendeva estraneo a ogni logica anche nel nostro paese, il suo personaggio eclettico e travolgente, la sua profondità musicale, sono comprensibili ovunque”.

Ecco quindi all’opera artisti italiani e catalani, tutti lì a rendere nelle due lingue, con amore e originalità (e come lo vuoi rifare Jannacci, se no?) il giusto omaggio al compianto Dottore-Karateka-Pianista-Cantautore: Samuele Arba (He vist un rei - Ho visto un re), Joan Isaac, vecchio amico del Tenco  (Al Raval  –  Via  del  Campo),  Alessio  Arena (Vincenzina e la fabbrica), Rusó Sala (Desfulla't floreta - Sfiorisci bel fiore), Olden (Giovanni telegrafista), Enric Hernàez (Dona que dormies - Dona che te durmivet), Miquel Pujadó (Feia de guaita - Faceva il palo e T’acompanyo? - Vengo anch’io. No, tu no) e, appunto, Alessio Lega (Sei minuti all’alba, L’uomo a metà), con il gran finale corale di He vist un rei e Vengo anch’io. No, tu no.

E peccato, verrebbe da dire, che nessuno abbia pensato di riproporre L’appassionata, un pezzo del ’68 in cui Jannacci cantava, a modo suo, il mito “passionale” della Spagna : “Io dovrei spagnolo diventar/ la chitarra mia tocar e in flamenco delirar!/ Vedi in me un fiero matador/ prediletto dal destin/come il grande... coso!... Dominguìn! (…) Ma non sai:/ io sono nato a Rho/ e di giorno, vengo qua,/ ma la notte, dormo là!/ Non lo sai: faccio il tifo per la Spal/ a tressette gioco al CRAL”). Un mito vissuto controvoglia, perché di notte faceva i turni all’Ooo-ooo-ooo-ooo-ooo-livetti!

Dicevamo che l’iniziativa nasce da ‘Cose di Amilcare’, e allora proviamo a evidenziare meglio cos’è e i motivi per cui è nata questa associazione. Ha sede a Barcellona – intitolata ad Amilcare Rambaldi (qui in una delle foto più note, con quella sua sigaretta perennemente tra le labbra), storico fondatore del Club Tenco - e che ha tra i suoi intenti quello di promuovere e valorizzare la canzone d’autore in un contesto internazionale, creando incontri, rassegne, trasmissioni radiofoniche, mostre, dibattiti, al fine di mettere in relazione le varie comunità straniere presenti sul territorio.
Non solo in campo musicale, ma facendo convivere e condividere, pittura, danza e fotografia. A proposito di radio, segnaliamo che ogni settimana su  Radio Contrabanda www.contrabanda.org e in podcast su www.cosediamilcare.eu va in onda un trasmissione, una sorta di un almanacco, dove vengono ricordati fatti e personaggi della cultura, dello sport, della politica, della musica e per ognuno viene presentata una canzone, ovviamente connessa alla figura o all’avvenimento stesso.

A gestire questo contenitore radiofonico ci sono “pezzi da 90” del Club Tenco, visto che i  contenuti sono di Sergio Secondiano Sacchi (qui in una foto recente) e curati da Roberto Molteni, mentre a condurla si alternano o sono presenti in contemporanea Sabrina Gabriele, Steven Forti, Antonio Silva oltre ai già citati Sergio Sacchi e Roberto Molteni.
Un lavoro egregio quello portato avanti dall’Associazione Cose di Amilcare in terra spagnola, la migliore risposta per chi continua a pensare che il Club Tenco abbia solo il proprio ombelico (sanremese o al massimo italiano...) come centro del mondo.

Basterebbe andare su www.clubtenco.it e leggersi tutti i Premi Tenco assegnati in questi quarant’anni ad artisti internazionali e capire quanto sia sbagliata questa affermazione (ricordiamo, ancora una volta, che le Targhe Tenco vengono assegnate da una giuria di giornalisti, mentre i Premi Tenco vengono stabiliti dal direttivo del Club e noi qui ci stiamo riferendo a quelli).
Una ricerca e una voglia continua di dare visibilità a grandi figure internazionali che era insita fin dalla nascita del Club Tenco, con Amilcare Rambaldi che fin da subito ha voluto, fortemente voluto, che alla rassegna sanremese fossero presenti e premiati artisti che arrivassero da ogni parte del mondo per poterli così far conoscere meglio al pubblico italiano. Anzi, alcune volte farli conoscere del tutto….

Diciamo che forse lo spirito iniziale poteva essere quello di ascoltare “da vicino, dal vivo” gli artisti che piacevano ad Amilcare e ai vari De Angelis, Sacchi, Coggiola, Silva, eccetera. Un modo di festeggiare insieme, una volta all’anno a Sanremo (qui a fianco la locandina della prima edizione, nel ’74, impaginata in modo evidente per farvi leggere i nomi....), figure che avevi solo conosciuto quasi sempre solo tramite dischi, LP per la precisione (non diciamo 78 giri altrimenti Silva s’incazza…).
Un “club” appunto, ma che si accorge fin da subito che “quelle figure” non piacevano solo a loro. Da questo spirito parte un po’ tutto. La voglia cioè di organizzare due, tre, quattro giorni di rassegna (vale per il Premio Tenco ma anche per questa nuova avventura in terra spagnola di Cose di Amilcare) dove si invitano artisti che soprattutto piacciono a chi organizza, sperando – anzi, i risultati danno spesso ragione – che possano diventare patrimonio comune di molti altri.

E così, anno dopo anno, i “Premi Tenco” sono andati a personaggi straordinari per la loro valenza artistica o per l’importanza culturale del loro operato. Proviamo a ricordarne alcuni, presi a caso: Léo Ferré (74), Vinicius de Moraes (75), Brassens (76), Brel (77), Leonard Cohen (78), Atahualpa Yupanqui (80), Chico Buarque (81), Alan Stivell (83), Tom Waits (86), Joni Mitchell (88) nella foto, Jobim (90), Vladimir Vysotskij (93), Cesaria Evora (95), Elvis Costello (98), Nick Cave (00), Patti Smith (03), John Cale, Khaled (05), Marianne Faithfull (07), Willy DeVille (08), insomma uno spaccato e un’attenzione fortissima anche a quello che succede fuori dall’Italia.

Tornando invece a “Cose di Amilcare”, in questi pochi anni di vita, sono approdati in Catalogna Eugenio Finardi, Agricantus, Mauro Pagani (qui fotografato da Matteo Manfredi in un concerto con il fido Joe Damiani alla batteria e alla voce il grande poeta e cantautore catalano Joan Isaac), ma anche gente meno conosciuta all’estero come Alberto Patrucco, Dente, Peppe Voltarelli, Yo Yo Mundi, Alessio Lega, cercando di invitare sempre - o quasi sempre – artisti che abbiano vinto almeno una Targa Tenco.
Da segnalare anche la produzione di un cd doppio (ben 31 canzoni) con molti artisti italiani e internazionali che viene venduto ad Euro 15 e i proventi andranno a favorire e sostenere altre iniziative dell’Associazione.

Con iniziative come quella del 12 ottobre scorso a Barcellona, il Club Tenco (con diramazioni varie…) e più in generale tutti quelli che amano la canzone d’autore, possono contare su una sponda strategica in suolo spagnolo che amplifica e rafforza il talento di artisti (italiani, ma non solo) che in terra natia soffrono per l’indifferenza di un sistema votato quasi sempre al mainstream dilagante. Siamo partiti da Enzo Jannacci per raccontarvi di questa serata e chiudiamo con le sue parole, perché se è pur vero che “per fare certe cose ci vuole orecchio”, bisogna anche aver persone con la voglia di metterle in pratica. Oh yeees!

 


Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento