Il primo live a Roma, all'Asino che vola il 01 marzo

Carella-Panella, un binomio da riscoprire

Simone Avincola, romano, cantautore anomalo e poco allineato.

Pochi aggettivi per inquadrare un artista che nel suo percorso musicale ha sempre cercato di sorprendere (e prima ancora di sorprendersi), soprattutto con le sue performance live. Cosa che succederà anche questa volta a Roma, venerdì 01 marzo, visto che con il suo nuovo progetto porterà in scena nientemeno che Enzo Carella, stralunato artista che molti ricorderanno per la sua esibizione sul palco dell’Ariston, nel Festival del 1979 con il brano Barbara. Una performance indimenticabile, con quel suo modo dinoccolato di muoversi tra ballerine coperte solo da cartelli sandwich che riportavano parte del testo, Carella si piazzò secondo. Mica male per una proposta che sulla carta aveva poche chance di piacere al pubblico medio, abituato ai “Sanremo” di quegli anni. E invece.

Così come poche chance di arrivare al grande pubblico riproponendo un live di Enzo Carella potrebbe avere Simone Avincola, in arte solo Avincola. E invece. E invece no, tutto lascia presagire il contrario. Carella è un artista seminale che ha lasciato un ricordo preciso e indelebile in molti di noi (è deceduto nel 2017 per problemi cardiaci) e Avincola fa bene a riportarlo all’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. In tutta la sua carriera, durata dal 1976 al 2007, tra le altre cose Carella ha avuto il merito di aver scelto come compagno di viaggio, per i testi, un personaggio di grandissimo spessore: Pasquale Panella (qui sotto nella foto).

Già, proprio lui, l’istrionico poeta e scrittore, anch’esso romano, che in seguito collaborerà con Lucio Battisti per ben cinque album, oltre a lasciare il segno – spesso anche con pseudonimi come Vanera, Vanda Di Paolo, Duchesca – lasciando la firma, su brani iconici e per certi versi sorprendenti. Quale titolo? La vita mia (Minghi), Vattene amore (Minghi/Mietta), Giulietta, Dove vai, Amore per te, La rondine (Mango), In amore (Morandi/Cola), Blu e Chocabeck (Zucchero) oltre a decine e decine di brani firmati - citando random - per Mina, Branduardi, Cammariere, PFM, Anna Oxa, Celentano, Gianna Nannini, Cocciante. E proprio per Cocciante ricordiamo che Panella adatta in italiano quel capolavoro che è ‘Notre Dame de Paris’, musical dal successo planetario, a cui seguirà anche ‘Giulietta e Romeo’, sempre di Cocciante. A questo lungo elenco, seppur parziale, vanno aggiunte le recenti collaborazioni con altri due artisti.
Il primo è Morgan, per cui scrive versi a commento di poesie dello stesso Morgan pubblicate in un suo libro del 2022, cui seguirà l’anno scorso la stesura di testi sull’album …e quindi, insomma, ossia (dove, in una traccia, Panella interviene anche in voce).

L’ultimo artista che vogliamo citare tra le collaborazioni di Panella è proprio Simone Avincola, che pochi mesi fa esce con il singolo Barrì, firmato appunto Avincola/Panella. Ed ora l’idea di Avincola di lanciare un progetto per riproporre le canzoni di Enzo Carella, tutte scritte con Pasquale Panella. Una grande gioia e una grande soddisfazione, visto che sta preparando con cura maniacale lo spettacolo live che partirà da Roma il 01 marzo. Tra l'altro, lasciatecelo dire, Simone (voce e chitarre) sarà accompagnato da una band di assoluto livello, con Edoardo Petretti alle tastiere, Toto Giornelli al basso e Luca Mondaldi alla batteria e percussioni. Un cerchio che si chiude per Simone, ma che abbraccia una lunga gavetta. Ha masticato polvere e successi personali in egual misura, suonando nei piccoli, piccolissimi locali della capitale davanti a pochi amici, così come ha vinto contest e collaborato con vari artisti di spessore. Innamorato da sempre della canzone d’autore più spuria, quella meno levigata e salottiera (per esempio ha collaborato fattivamente a ridare smalto e dignità al ricordo di Stefano Rosso, per dirne una) una decina di anni fa si fa conoscere dal grande pubblico grazie a Fiorello, che in due edizioni di Edicola Fiore lo vuole come ospite fisso del programma, fino alla grande occasione che gli arriva nel 2021, con la partecipazione al Festival di Sanremo, sezione Giovani. Porta il brano Goal!, presentandosi con un pallone vero sul palco. Geniale.

Ma oggi il tempo è maturo per dare voce e spazio a un progetto su Enzo Carella, la possibilità di re-interpretare un repertorio che gli calza a pennello su quel viso sornione, con quei baffi ed un sorriso che per certi versi ricorda Carella, con quella voce che in molti passaggi lo ricorda ma che soprattutto vede Simone a suo agio nel calembour di parole che Panella ha confezionato in quegli album. Parole che come sappiamo Panella non usa mai a caso, anzi, portano sempre ad una lettura molteplice del significato che sembra esplicito al primo ascolto. Ma che invece. Invece devi ricominciare da capo, riascoltare con calma. Parole che vengono fustigate e accarezzate insieme, che confondono, si fondono, si perdono e si ritrovano, in altre parole ammaliano. In tutto questo Avincola ha le sue carte da presentare, perché su quel terreno sa giocare da sempre.

Lo dicevamo all’inizio: Enzo Carella , romano, cantautore anomalo e poco allineato. Ah, no, lo dicevamo per Avincola. Beh, la matematica insegna, invertendo i fattori il prodotto non cambia. In questo caso, poi, si rafforza.
Sarà un grande live. O un live grande, fate voi.

1 Marzo: ROMA - L'Asino Che Vola
con Maccio Capatonda, Maurizio Guarini dei Goblin, Ivan Talarico e Timisoara Pinto
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11 Aprile: MILANO – Apollo

12 Aprile: TORINO – Cap10100 

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