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Parte da Radio Popolare Milano la nuova avventura degli Area. Sperimentatori di suoni e maestri della contaminazione calcano da 40 anni i palchi di tutta Italia.

Live 2012: un titolo, una promessa....

Patrizio Fariselli, Paolo Tofani, Ares Tavolazzi: inguaribili giocolieri musicali.

 

Area – Live (2012) @ Auditorium “Demetrio Stratos”, Radio Popolare Milano – 16.11.2012

Esce in questi giorni il nuovo album degli Area, gruppo storico che, da quattro decenni, impugna il timone dell’avanguardia prog-rock italiana. Il titolo è alquanto evocativo: Live 2012, a ricordare che, nonostante la discontinuità di questi anni, sono ancora qui a suonare (eccome) sui palchi di tutta Italia. Per la presentazione del nuovo lavoro hanno scelto Milano e, più precisamente, l'Auditorium di Radio Popolare, intitolato proprio a Demetrio Stratos. Breve cronaca di un momento magico che è solo l’inizio di un nuovo lungo viaggio.

L’atmosfera era davvero quella delle grandi occasioni, il tutto esaurito inevitabile, come altrettanto inevitabile il fatto che molte persone non siano potute intervenire, proprio perché 99 seggiolini sono pochi, troppo pochi, per una band che ancora oggi, a quarant’anni dalla sua nascita, è, assolutamente, all’avanguardia nel panorama musicale non solo italiano, ma europeo.

Riunitisi nel 2009, e da allora praticamente in tour, gli Area tornano finalmente ad incidere un album, e come dicevamo colgono l’occasione per presentarlo in anteprima proprio nell’Auditorium di Radio Popolare Milano che porta il nome del loro indimenticato vocalist, Demetrio Stratos, che fu non solo cofondatore del gruppo, non solo voce/strumento, ma sperimentatore fra sperimentatori.

Già, perché gli Area sono storicamente considerati un gruppo che, sin dalle sue origini, si era collocato naturalmente un passo avanti rispetto agli altri: per la ricerca dei suoni, per le strutture compositive, per l’utilizzo della tecnologia, e la serata nella quale hanno presentato il loro nuovo lavoro, Live 2012, non ha fatto altro che confermare, se ancora ce ne fosse stato bisogno, questa loro attitudine mai venuta meno.

Patrizio Fariselli, Paolo Tofani ed Ares Tavolazzi, coadiuvati dal batterista Walter Paoli, ormai divenuto partner fisso di questo nuovo capitolo della storia di questo gruppo, hanno aggiunto alle loro “storiche” peculiarità, una caratteristica che non sempre si riscontra fra chi collabora artisticamente e si relaziona umanamente per così tanti anni: un’attitudine positiva evidente, vibrante, che traspare in modo cristallino dai sorrisi che si scambiano fra di loro sul palco, dall’ironia che pervade l’esecuzione dei loro brani, dal palese piacere di fare musica insieme piacere che, davvero, sprizza da tutti i pori…

Un’ora circa di concerto, quanto la durata della diretta radiofonica, poi una piacevole “coda” in cui la band regala ai presenti una trascinante versione di Gioia e Rivoluzione, il tutto per raccontare che l’album Live 2012 contiene un dischetto con sette fra i brani più significativi della loro discografia, (ma ce ne sono altri in fase di rielaborazione…), ed un secondo dischetto in cui si trovano sei tracce nuove, queste sì davvero particolari.

Più che dei veri e propri brani, infatti, si possono considerare come degli “appunti”, degli esperimenti, dei duetti in cui i tre si sono riavvicinati fra loro dal punto di vista compositivo, si sono, come hanno affermato essi stessi, quasi “annusati”, per capire dopo tanti anni chi fossero, di quali esperienze musicali fossero portatori, quali i punti di contatto, quali le differenze da integrare.

Di fatto hanno creato una sorta di piattaforma, una “base”, solida e di ampio respiro, sulla quale nasceranno i brani degli album di domani; hanno ristabilito un metodo di lavoro, si sono riappropriati di quella loro, peraltro mai venuta meno, maestria nell’assemblare idee, suoni, di mescolare ritmi e armonie.

Di fronte agli spettatori entusiasti ed ai radioascoltatori, presumibilmente in sollucchero, hanno presentato i brani che tutti si aspettavano: Luglio, Agosto, Settembre nero e La mela di Odessa, Cometa rossa e poi ancora Nervi scoperti, Gerontocrazia, Arbeit macht frei, Sedimentazioni, più alcune parti del secondo disco, fra cui Trikanta Veena suite, suonata da Paolo Tofani con un affascinante chitarra/liuto a tre manici processata da una nutrita serie di strumenti elettronici, da sempre utilizzati dal chitarrista per creare i “suoi” suoni, in studio e dal vivo.

Da questa serata parte un tour, fatto di showcase e concerti, che porterà gli Area in giro per l’Italia (magari anche all’estero, perché no) per ripresentare i brani che costituiscono l’ossatura della loro storia e, contemporaneamente, catturare idee, ispirazioni, sollecitazioni che potranno senza dubbio costituire il materiale sul quale lavorare per comporre ancora nuovi brani ed offrire agli appassionati nuove suggestioni.

Il lungo viaggio degli Area, iniziato negli anni ’70, interrotto più volte (poiché certe perdite non si assorbono in poco tempo ma vanno  elaborate) e più volte, anche solo occasionalmente, ripreso, adesso ha ritrovato una direzione precisa, motivazioni ed entusiasmo, coscienza del fatto che questi musicisti sono talmente “di un’altra categoria” da poter agevolmente, ed in scioltezza, proporre nuove cose.

Si trattava soltanto di avere pazienza e l’attesa è stata, finalmente, premiata: gli Area tornano e lo fanno divertendosi, lasciando intendere che le novità che bollono in pentola sono davvero (grande) musica per le orecchie più fini ed esigenti.

Foto live di Roberta Genovesi e Andrea Romeo.

http://www.area-internationalpopulargroup.com/

https://www.facebook.com/AREA.International.Popular.Group.Official

 

 


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