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Twice born di Arturo Annecchino finalista al David di Donatello come miglior canzone originale

Momento magico per un artista che riesce come pochi ad unire le arti

Cinema, teatro, radio, danza...

Arturo Annecchino approda al ‘David di Donatello’ con Twice born (Unanenia), nella cinquina come miglior canzone originale per il film Venuto al mondo di Sergio Castellitto (2012), tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini, già premio Campiello nel 2009.

Interpretato dalla suggestiva voce di Angelica Ponti, Twice born è un brano “semplice” pensato per contribuire all’atmosfera del film, e non a caso utilizzato dal regista in differenti declinazioni, ma capace di regalare un’intensa emozione anche senza il supporto della scena cinematografica.

Arturo Annecchino, compositore salernitano (nato però a Caracas), è fra i più prolifici ed apprezzati autori di musica per teatro e danza, e negli ultimi anni sta ottenendo sempre più riconoscimenti e stima da registi e artisti della scena nazionale ed internazionale.

Da diversi anni, per esempio, è partner artistico di un genio della regia come Peter Stein (autorevole maestro tedesco che da oltre quarant’anni detta le regole del teatro alternativo europeo), per cui Annecchino ha composto le musiche di scena, ma anche per altri nomi di rilievo come Alfredo Arias, Susan Sontag, Massimo Castri, Deborah Warner, Valerio Binasco, Luigi Squarzina, Janush Kika, Giancarlo Sepe, Giuseppe Patroni Griffi, Jean Claude Berutti, Renè de Ceccatty, Attilio Corsini, Lindsay Kemp, Sosta Palmizi, Glauco Mauri, Giorgio Ferrara, Paolo Magelli, Walter Pagliaro, Massimo Chiesa Marco Sciaccaluga o Luca Zingaretti.

Di recente si è trasferito a vivere in Umbria dove ha optato per una vita completamente immersa nel verde e da questo suo amore per la natura ne ha ricavato anche una suggestiva location proprio all’interno della sua residenza. Arturo ha infatti adattato una sorta ad auditorium open air, uno spazio naturale immerso totalmente nel verde, regalando così alla musica una struttura ed un’atmosfera uniche (Anfiteatro de lo Stagno).

Tra le cose più interessanti di questo 2013 che si possono ricordare di Annecchino, ci mettiamo  sicuramente l’album Faust Fantasia. Una vera e propria suite scritta avendo come filo conduttore la mitica opera teatrale Faust e nella fattispecie la versione ciclopica e riuscitissima che ne fece il già citato regista tedesco Peter Stein in occasione dell’Expo 2000 di Hannover (e da lì poi prese a girare per varie città tedesche ed europee). Il lavoro “discografico” di Annecchino affonda la sua ispirazione dalla performance straordinaria che ne diede in scena l’attore italo/svizzero Bruno Ganz, aggiungendo però quella sua tipica sensibilità, spostando ancora verso l’alto l’asticella del difficile – ma irresistibile – fascino che nasce dal rapporto voce/pianoforte.

Protagonisti dell’album sono anche Peter Stein stesso (voce narrante) e il bravissimo pianista milanese Giovanni Vitaletti (qui insieme in una foto). Faust Fantasia è già stato rappresentato in molte città, soprattutto estere, toccando Austria, Polonia, Russia, Slovenia, Croazia, Grecia, Spagna, Portogallo e naturalmente Germania.

Spendendo invece due parole su una disamina più ampia di Annecchino come autore/musicista, va evidenziato anche il suo impegno verso opere radiofoniche (pluripremiate) e come ideatore di performance originali dall’elevato impatto emozionale.
Spinto da un’innata voglia di sperimentazione e ricerca sonora, ha affrontato con  gli album Midnight Piano (2007) e Midnight Piano 2 (2009), entrambi usciti per Storie di Note (la storica – e stoica… - etichetta di Rambaldo degli Azzoni), le possibilità della musica “pura” affidata ai timbri del pianoforte solo.

Dopo questi primi due capitoli, a cui il noto pittore e scultore Gianni Dessì ha dato il suo contributo attraverso le immagini di copertina (così come per la copertina del Faust Fantasia), qualcosa è cambiato nello spirito dell’artista che ha lasciato le atmosfere tenui e le magiche della notte, portando, con immutata gentilezza, ma senza indugi, il suo pianoforte verso l’intensità del giorno.

E così il terzo capitolo è diventato Midpiano 3 ed Arturo Annecchino, in questo suo lavoro, affianca al suo strumento, in momenti diversi, voci, virtuosi di vari strumenti, un’orchestra sinfonica ungherese e, addirittura, un gruppo rock. Non per nulla l’artwork di quest’album è stato realizzato da un altro artista di valore, con la musica nel sangue, il grafico e pittore francese Michel Collet (prima di Arturo lavori per PGR, Nada, Macina-Gang, Hector Zazu, Marlene Kuntz, Kay Mc Carthy, Les Anarchistes, Voicelink….).

Di pari passo con la sua entrata in scena come interprete ed anche grazie ai due Midnight Piano e ai diversi concerti eseguiti, in questi ultimi tre anni, Annecchino ha trovato nuove soddisfazioni anche nel grande cinema d’autore. Sergio Castellitto, ad esempio, dopo aver ascoltato i suoi due album, se n’è innamorato, prendendo il pianista quale più stretto collaboratore per le colonne sonore dei suoi due ultimi film, La bellezza del somaro (2010) e Venuto al mondo (2012).

Inoltre, sempre per rimanere nell’ambito delle “colonne sonore”, la sua vena creativa ha dato vita a musiche di grande impatto per il Romeo e Giulietta teatrale diretto da Valerio Binasco, con Riccardo Scamarcio (2011, con cd Storie di note) e a Missalaika (2011), sorprendente opera-concerto che viaggia attraverso i grandi maestri del rock (Pink Floyd, Gentle Giant, Genesis ), dell’ambient (Sigur Ros) e della musica classica (Satie, Poulanc), legati da un “racconto teatrale” sottile.

Da non dimenticare anche le collaborazioni al piano in alcuni readings di Luca Zingaretti, su tematiche civili e sociali, con grande audience, anche televisiva e Operafumetto, singolare e quasi irripetibile pièce di teatro, musica e danza con centinaia di interpreti, di scena per le strade di Orvieto nel maggio 2010. Attualmente sta lavorando ad un’opera Cerimonia piccola e Cerimonia grande, commissionata dal teatro lirico di Maribor (Capitale europea cultura 2012), che avrà la regia di Paolo Magelli, su libretto di Alice Sforza, Paolo Magelli e Zejlka Udovice e che sarà rappresentata in prima assoluta a Bratislava  nel corso del 2013.

Un momento magico quindi per Arturo Annecchino, che con questo riconoscimento ai David di Donatello 2013 acquista anche in Italia quella visibilità “popolare” che giustamente merita.

 

http://www.arturoannecchino.com/

https://www.facebook.com/arturo.annecchino

 

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