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La vittoria a Zärat, premiati anche Battista, Matilde e Lula

Sabato 10 settembre si è svolta la 16ª finale di Botteghe d'Autore

A chiudere la serata il live di Giorgio Canali

 

Giunto alla sua sedicesima edizione, lo scorso 10 settembre il Premio Botteghe d’Autore ha rinverdito i suoi fasti offrendo anche quest’anno, fa i morbidi declivi cilentani, una Finale di grande spessore artistico. Diversamente dalle credenze popolari, dove la sposa bagnata è fortunata, la serata si è  mantenuta asciutta e gradevole, malgrado lo scorrere pomeridiano di nubi compatte e minacciose, che però hanno opportunamente irrigato le contrade vicine, lasciando intonsa la piazza nel centro di Albanella, suggestiva e raccolta, con la sua pendenza verso il basso tipica di tanti paesi del nostro sud, e la conformazione ad anfiteatro, che assicura la vista piena del palco anche dall’ultima fila di poltroncine.  Più in alto, una splendida luna piena ha fatto il resto. Questa premessa era solo per dire che c’erano tutti gli elementi per vivere una serata speciale e così stato. Ma il tempo atmosferico non c’entra nulla, c’entra la qualità degli artisti che dopo una lunga selezione sono arrivati fin qui.

Nove i finalisti (erano due in più, ma per motivi non prevedibili fino a due giorni prima, hanno dovuto dare forfait), nove proposte sapientemente distillate dall’infaticabile direttore artistico, Ivan Rufo che, alla testa di una pattuglia di giovani volontari dell’Associazione Botteghe d’Autore, assicura la perfetta organizzazione di tutte le fasi del Concorso, a valle di una pianificazione artistica e logistica che desta, se non più sorpresa dopo sedici anni di conferme, ammirazione e apprezzamento per la caratura musicale,  sociale e reputazionale del Premio Botteghe d’Autore, anche quest’anno condotto in maniera professionale - ma sempre capace di creare sintonia e simpatia con ogni singolo artista – dalla presentatrice storica Melissa di Matteo (nella foto in alto insieme a Ivan Rufo e al vincitore Zärat)

 

Ma ogni premio che si rispetti prevede uno o più vincitori, e a questa regola ferrea, malgrado l’ottimo livello artistico dei brani in gara che avrà reso piacevolmente arduo il lavoro dei giurati, non è possibile sfuggire. La palma di vincitore assoluto se l’è così aggiudicata Zärat, all’anagrafe Marco Abete, cantautore emergente, autore e beat-maker napoletano, con L’essere vero, un brano introspettivo denso di suggestioni, eseguito con grandi abilità vocali che, oltre a raccogliere gli applausi calorosissimi dal folto pubblico, sono valse al talentuoso artista, del quale siamo certi che ne sentiremo parlare, anche la menzione speciale per la ‘Miglior interpretazione’.

Il riconoscimento per il Miglior Testo è andato alla toscana Matilde, che ha portato sul palco un brano non scontato e di profondo impegno civile intitolato Ma che fa (Liliana Segre), a dimostrazione che la canzone d’autore s’inerpica talvolta per strade e sentieri oscuri, rifuggendo da rime scontate e risibili ritornelli, mentre il premio per il Miglior arrangiamento ha raggiunto le terre d’Abruzzo con Battista, che ha interpretato Tossico, un pezzo originale, all’apparenza sconclusionato, ma in realtà accattivante e fresco, con un ritornello che resta impresso. La romana Lula, invece, otterrà un supporto in servizi da parte dell'etichetta Isola Tobia Label di Carlo Mercadante, da un paio d’anni partner del Premio. Gli altri partecipanti alla finale sono stati acasadiUke da Salerno, Aftersat da Pozzuoli, Manutsa da Palermo, Sgrò da Bologna e Sugar da Verona. 

Durante la serata è intervenuto per un breve talk Gennaro De Rosa, Presidente dell'Associazione Musica Contro le Mafie, che ha esposto le attività dell'associazione e discusso, tra le altre cose, di quanto sia potente l'arma musicale nel far comprendere a tutti l'importanza di una vita socialmente sana.

Una serata di ottima musica, a dimostrazione che all’infuori dei grandi nomi e del mainstream si incontrano artisti in grado di tenere un palco, proponendo progetti originali, ispirati e di buona fattura artistica. Serata che è proseguita e si è conclusa con l'esibizione in solo dell'ospite di questa 16ª edizione di Botteghe d'Autore, Giorgio Canali, chitarrista ecantautore (spesso irriverente nei suoi live), che ha inchiodato centinaia di spettatori alla sedia fin dopo mezzanotte, sciorinando parte del suo repertorio dal sound elettrico, graffiante e distorto, e dalle parole scagliate come pietre dal palco, dure, aguzze, corrosive, potenti e senza appello. Una scelta artistica inusuale quella di invitare ad una finale di un Premio, in una piazza estiva, un artista come Canali, ma è una scelta consapevole e centrata da parte della direzione artistica, che sfugge dalla facile ricerca del consenso in favore di una cifra stilistica che può anche non piacere a tutti (era messo in conto), perchè il set proposto è piuttosto un incontro tra simili, occhi negli occhi. E molte iridi hanno brillato, sotto un cielo pieno di stelle e una chitarra arrabbiata. Che randagia se ne va.

 

Servizio fotografico a cura di Raffaele Bove

https://www.facebook.com/BotteghedAutore
https://www.instagram.com/botteghedautore_official/
https://www.facebook.com/lazlotozdue 

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CONTATTI FINALISTI:

acasadiUke
https://www.facebook.com/acasadiUke

Aftersat
https://www.facebook.com/aftersatband

Battista
https://www.facebook.com/battistapierpaolo

Gianluca Secco (non presente al live della finale)
https://www.facebook.com/gianluca.seccovoce

Lula
https://www.facebook.com/lula110

Manutsa
https://www.facebook.com/manutsaparrucutia

Matilde
https://www.facebook.com/matilderosatimusic

Rituàl (non presente al live della finale)
https://www.facebook.com/ritualufficiale

Sgrò
https://www.facebook.com/sgrosgrosgro

Sugar
https://www.facebook.com/anna.olivieri.7

Zärat
https://www.facebook.com/zaratland

 

 


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