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Alla Fabbrica del Vapore rinasce lo spirito del mitico Festival di Re Nudo

Tre giorni di musica, teatro, poesia, video, dal 21 al 23 giugno a Milano

Quasi cento performance nei tre giorni. Apertura dalle 20.00 alle 08.00 del mattino

Sono passati quasi cinquant’anni dalla prima edizione milanese del festival di Re Nudo. Era il 1974 e il festival si inseriva nel corso di un fiume potente: evidente e carsico. Un fiume fatto di giovani che declinava in maniera personalissima e originale musica, cultura, spiritualità, politica, sessualità. Che iniziava ad affrontare, impreparato, il fenomeno delle ‘sostanze’ con contraddizioni, incongruenze, ingenuità e la violenza politica che sempre più entrava nel “corpo” giovanile. Nel frattempo, è cambiato il mondo (in meglio? In peggio?) e la tecnologia è diventata padrona di molti dei processi che governano le nostre vite. Ma se tutto è cambiato alcuni simboli del passato, in particolare degli anni ’70, sono riapparsi all’orizzonte. Uno di questi è la storica rivista dell’Underground Re Nudo che da un anno è tornata a farsi leggere, con i suoi primi quattro numeri (più uno speciale sulla figura di Gianni Sassi).

 

E per sottolineare il sottile, ma resistente, filo rosso, tra un prima e un dopo, ecco l’idea che potrebbe rimettere in gioco una diversa visione (meglio, una modalità di interpretazione della realtà underground…) del modo di declinare l’Arte. Questa intenzione è stata presentata mercoledì 20 dicembre nel corso di una conferenza stampa alla Fabbrica del Vapore, alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, della Curatrice di Fabbrica del Vapore, Federica Tognon e di Luca Pollini, direttore della rivista Re Nudo. Dalla locandina è facile capire quali i soggetti che si vorranno coinvolgere e quali i campi di intervento (immagini fotografiche, quadri, sculture, disegni, video, racconti, musica, poesie, rappresentazioni teatrali) dai quali potranno scaturire quelle soggettività artistiche che sono presenti all’interno di una fascia precisa della società, quella giovanile, che spesso si esprimono in maniera sotterranea, che esistono ma di cui non si ha piena conoscenza.

Una chiamata pubblica agli artisti per far sì che si palesino, affinché sia possibile conoscere e misurare la presenza e la qualità di un’arte “altra” rispetto a quella del mainstream. Un’arte (e relativi vari artisti) che si vorrebbe avvicinare ad un ambito istituzionale (ma comunque aperto) qual è la Fabbrica del Vapore che ha accettato di partecipare a questa sfida. Il festival si terrà il 21, 22, 23 giugno e avrà un nome e un sottotitolo centratissimo: “Le notti dell’Underground – Il mondo che vuoi tu”. Come abbiamo detto l’obiettivo che Luca Pollini e il suo staff si sono prefissi è chiaro: chiamare a raccolta le nuove creatività, milanesi ma non solo, per farne una sorta di verifica sullo stato dell’arte, anzi delle Arti, della creatività giovanile. E per farlo sarà possibile mandare la propria candidatura seguendo le indicazioni come da locandina qui sotto). Altro particolare di non poco conto, che rende davvero unico questo evento è che l’orario di apertura del festival sarà dalle 20.00 di sera alle 08.00 di mattina.  Più in generale, questa tre giorni sarà inserita nel programma estivo organizzato da Fabbrica del Vapore.

 

 

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https://renudo.org/

https://www.fabbricadelvapore.org/


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