ultime notizie

Domenica è il nuovo singolo di ...

  La data scelta per l’uscita di questo nuovo singolo non è una data a caso. Infatti, scegliere il 1° maggio non può che rafforzare il messaggio che il brano Domenica ...

CCCP - Fedeli alla Linea

Altro che nuovo

“Non poteva accadere, non doveva accadere” è racchiuso tutto in queste parole, che Giovanni Lindo Ferretti ha pronunciato nella conferenza stampa di presentazione del nuovo album dei CCCP-Fedeli alla Linea (qui sotto in una foto di Guido Harari), il senso di questa operazione. E, forse, di tutta la loro decennale epopea musicale. La ricerca ostinata della contraddizione, la smentita come abitudine, l’incoerenza come bandiera, lo svicolare di lato invece del rettilineo sono stati, da sempre, fondamenta del loro agire. Punk, balera e musica liturgica, ça va sans dire.

Ed anche la storia del magico ritrovamento del Nastro AMPEX Grand Master 3600 ha dell’incredibile: abbandonato per quarant’anni in una scatola di cartone sbiadita, viene prima classificato irrecuperabile da un primo studio di registrazione, per poi essere completamente ed insperatamente recuperato da un secondo studio. Dentro c’erano diciotto pezzi dal vivo, moltissimi dei quali sarebbero diventati le perle dei loro futuri quattro album in studio, eseguiti durante il primo concerto dei CCCP nella loro Reggio Emilia, tenutosi il 3 giugno 1983 nella palestra dell'Arci Galileo. E la forza di questo album “postumo”, ci viene da dire, nel senso di “dopo la morte del punk”, è proprio questo: ha concentrato dentro di sé, in cinquantasette minuti, tutti gli ingredienti che hanno consentito ai CCCP di diventare, in pochi anni, tra i massimi esponenti del rock italiano e pietre miliari del punk a livello europeo.

 

Presenti ancora nella formazione a quattro (Ferretti voce, Zamboni chitarra, Giudici batteria, Negri basso) quello che arriva immediatamente allo stomaco è la disarmante crudezza del suono sporco, una bellezza ancestrale di cui avevamo perso le tracce, così distante dai suoni incellophanati degli ultimi decenni. Il garrire acido di Giovanni Lindo, stridulo, sovrasta la virilità distonica delle ritmiche mentre serpeggia, nel mezzo, maleducato e fastidioso, il suono sguaiato e graffiante della chitarra di Zamboni. Anche se non era ancora questo il tempo di Annarella, la benemerita soubrette, e di Danilo Fatur, l’artista del popolo e delle loro surreali e strafottenti performance, già te li immagini, quei due, svolazzare sul palco annegati nei fasti lugubri ed ossessivi dell’estetica comunista delle falci e martelli. Nel tempo poi queste canzoni sono state ripulite e sgrassate dagli arrangiamenti più arditi e barcollanti: la batteria “a mano” è stata sostituita da una drum machine più solida, la voce di Lindo si è fatta più intima, altri musicisti si sono avvicendati ed hanno migliorato le tecniche strumentali. Tutte però hanno mantenuto quella carica di travolgente e sublime grezzitudine, quell’arrogante e ricercato cattivo gusto, così tanto caro al Ferretti, e quella impeccabile attitudine ad una estetica militante sociale, politica ed etica, questa sì molto punk, che oggi sarebbe molto educativo dare in pasto ai giovanissimi cultori della musica usa e getta sparata negli auricolari dai cellulari. Salutare, quindi, tornare a nutrirsi delle varie Live in Pankow, Tu menti la porno pop Mi ami?, l'omonima CCCP, la mitica Emilia paranoica e liberatorio, anche, fingersi adolescenti e ritrovarsi ad urlare "Comunque il nostro tempo non assomiglia a voi oi oi oi", ritornello dell’inedita Oi, oi, oi.

 

“Non volevo mai più fare concerti, ma sono qua per smentirmi” sostiene in conclusione della conferenza stampa un logorroico Giovanni Lindo, che aveva appena giurato di non dire manco una parola, annunciando la notizia della nuova tournee estiva del gruppo. Ed a chi, fra gli intervenuti, gli chiede il senso oggi, dopo quaranta anni di stravolgimenti, di quel “Fedeli alla Linea” risponde, mistico, che "In fedeltà la linea c'è".

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Anno: 2024
  • Durata: 57:37
  • Etichetta: Virgin Records/Universal Music

Elenco delle tracce

01. Live in Pankow
02. Punk Islam
03. Sexy Soviet
04. Militanz
05. Onde
06. Stati di agitazione
07. Trafitto
08. Kebab Träume – cover dei D.A.F.
09. Manifesto
10. Valium Tavor Serenase
11. Tu menti
12. Mi ami?
13. Morire
14. CCCP
15. Noia
16. Sono come tu mi vuoi
17. Emilia paranoica
18. Oi Oi Oi

Brani migliori

  1. Mi ami?
  2. Oi Oi Oi
  3. Live in Pankow

Musicisti

Giovanni Lindo Ferretti (voce) - Massimo Zamboni (chitarra) - Agostino Giudici (batteria); - Umberto Negri (basso)