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Antonello Raponi

Come se il mondo non fosse com’è

Per chi è affezionato ai grandi cantautori degli anni 70, ascoltare il disco di Antonello Raponi è un po’ come tornare a casa. Si riconoscono il clima, gli stilemi, il modo di cantare, le intenzioni poetiche. Un ambiente rassicurante che non è tuttavia scontato o già sentito. Raponi si inserisce in una strada già tracciata con la propria sensibilità e il proprio talento, rinnovando la tradizione senza stravolgerla. Dei grandi cantautori Raponi ha l’attenzione ai testi, l’equilibrio musicale e un canto garbato che mette in evidenza le parole cantate.

Il disco si compone di otto ballate che contengono riflessioni intime e sincere sulla vita e sulle componenti fondanti dell’essere umano. Naturalmente l’amore, che talvolta cambia la percezione stessa che abbiamo del mondo (Mi parlano di noi), ma anche le relazioni, il senso di inadeguatezza (Daisy), le fasi dell’esistenza, cantate con una dolce, quasi struggente, delicatezza (Dove termina la strada) e la ricerca di un proprio spazio nel mondo, in cui essere sé stessi, con i propri limiti e le proprie capacità (In equilibrio). Il disco mette a nudo il “bisogno di semplicità”, la fragilità, “i gesti accorti”, la “dolce veste della timidezza” di un cantautore sensibile, capace di creare un mondo poetico ben definito e personale, e di proporlo con grazia.

In equilibrio non è solo il titolo di un brano, ma anche una cifra stilistica che comprende tutto: i testi, il modo di cantare, la musica. Anche dal punto di vista strumentale e degli arrangiamenti, il disco crea un’atmosfera avvolgente e delicata, in cui la chitarra, le percussioni e il pianoforte accompagnano e valorizzano le parole, aumentandone la naturale sonorità. Non mancano riferimenti letterari, come in Domani, ultimo giorno a Recanati, che prende spunto dalla partenza di Giacomo Leopardi dal suo “natio borgo selvaggio” e del grande poeta prende in prestito qualche eco che ricorda versi famosi, come l’immagine del naufragare, della grande luna in cielo, del canto notturno, del dolore. In questo brano Leopardi diventa quasi l’emblema dell’uomo in generale, dell’essere umano con le proprie fragilità, con una sensibilità estrema e dolorosa ma anche con delle capacità e dei talenti che aspettano di venire alla luce.

Le canzoni di questo bel disco d’esordio emozionano l’ascoltatore e toccano le corde dell’intimità di ciascuno, rivelando la sensibilità e l’elegante capacità di scrittura di un cantautore già maturo, con uno stile e una visione del mondo propri e interessanti, che non potranno che affinarsi e arricchirsi con i suoi prossimi lavori.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Edoardo Petretti
  • Anno: 2023
  • Durata: 30:20
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. Come se il mondo non fosse com'è

02. Daisy

03. Dove termina la strada

04. In equilibrio

05. Mi parlano di noi

06. Il modo in cui hai paura

07. Se la vita non ci aspetta

08. Domani, ultimo giorno a Recanati

Brani migliori

  1. Come se il mondo non fosse com’è
  2. Come se il mondo non fosse com’è
  3. Mi parlano di noi