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Di Viola Minimale

Di Viola Minimale


Alcune volte ci si chiede se esista un calcolo matematico ed un risultato aritmeticamente inattaccabile per capire quanto tempo occorra ad un piccolo pulcino per distaccarsi dalla propria chioccia. Il dna è importante, alcuni studiosi dicono addirittura fondamentale per poter leggere il futuro di un essere umano, e chi lo sa… magari anche di un pulcino. In questo caso la parte del pulcino, con un dna di tutto rispetto, si chiama Di Viola Minimale, e la chioccia, detentrice del codice vitale con altissima densità artistica, ha il nome di Marlene Kuntz. I quattro ragazzi di Ragusa, in questo disco che raccoglie le loro migliori canzoni da quando suonano insieme, fanno capire di saperci fare con la musica, la sentono nelle vene e nella testa. Hanno nelle loro corde le potenzialità per poter essere un buon pulcino ma alcuni peccatucci di gioventù li fanno sentire ancora acerbi e non completamente coscienti delle proprie potenzialità. Ciò che purtroppo l’orecchio capta fin subito è la voce che fatica ad essere intonata nella maggior parte dei pezzi. La band, tramite un mixaggio molto accurato, ha cercato di mimetizzare la voce il più possibile, utilizzando effetti e facendola vivere nello stesse altezze degli strumenti. Scelta questa che da una parte raggiunge lo scopo, ma dall’altra rende complessa la comprensione dei testi. Detto questo Stasi apparente è la canzone più riuscita. Con un arpeggio effettato in primo piano, con sonorità ricercate e con un testo esoterico accompagnato da una ritmica sempre in crescendo, riesce a creare quello spessore che nelle altre tracce fatica ad emergere. Disco molto introspettivo, che facilmente si lascia ascoltare da un pubblico appassionato al genere e da chi ama la musica del secondo ascolto, perché meno banale e più intelligente. Il pulcino crescerà, sicuramente non vedrà mai la luce dei riflettori più importanti, gli stessi che la chioccia ha rifiutato fin dalla nascita, e si costruirà la rotta più giusta e sentita quando avrà delle ali più forti per sorreggere il peso delle influenze.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Di Viola Minimale
  • Anno: 2008
  • Durata: 41:25
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. *
02. Stasi apparente
03. Il gusto della fine
04. Ebbra di luce
05. Le pose odiose
06. La sintesi del peggio
07. L’inesorabile
08. Sequenze modali
09. Moltitudini
10. Senza titolo

Brani migliori

  1. Stasi apparente
  2. Sequenze modali

Musicisti

Davide Cusumano: chitarra e voce 
Roberta Corallo: basso 
Riccardo Cascone: batteria 
Massimo Paino: chitarra