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Mambassa

LP (Lonely Planet)

Ci sono dei momenti in cui i pensieri scivolano veloci, ora chiari, ora confusi, come fotogrammi di vita che scorrono sul finestrino dell’automobile, in quel viaggio lieve e oneroso di cui siamo protagonisti soli, lì a prenderci la responsabilità di un percorso con il necessario coraggio.

Questi istanti di decisioni e desideri, disagio e liberazione sembrano quelli osservati e catturati sul Lonely Planet dei Mambassa, finalmente al loro ritorno discografico dopo sei anni. La band di Bra, al suo quinto album, ci regala powerballad dal sapore denso e dolceamaro, che avvolge e avvelena allo stesso tempo, come la Nostalgia del futuro dell’omonimo, efficacissimo singolo, impressionante montaggio di riflessioni e rimpianti con le immagini di un incidente mortale.

Una pensosità umida di notte e malinconia è la forza di gravità verso cui tendono tastiere, piano elettrico intriso di dolcezza vischiosa (la meravigliosa La costruzione della notte) o di leggerezza ironica (la scherzosa autobiografia tra ostacoli e acquisita consapevolezza di Dispari), pianoforte, metriche vocali battistiane (l’emozionante La pioggia di settembre) e le chitarre più dolorose; però le stesse chitarre, allorché tessute in trame british luminose e arpeggi morbidi, il glockenspiel, i synths tra violini e organo, tra suggestioni melodiche sixties (Ora che non ci sei più tu) e aperture oniriche, spalancano finestre ariose di speranza, che è rischio, unica soluzione vitale e carburante energetico luminescente, quando «i giorni più grigi […] non paiono bui» (Oggi, con coda psichedelica).

Cadenze ritmiche reggae, electro-rock fascinoso, arpeggi à la Pixies, vocoder e sintetizzatori trasparenti, ombre e luci impalpabili si fondono nell’ottima Immolando.

Autentici archi e un piano delicato e struggente fanno magnetico il potente canto di totale, inevitabile affidamento all’Altro di Mi fido di te («è tempo di chiudere gli occhi, buttarsi e non pensare. / Mi fido di te / perché anche se sbaglio è meglio che pensare male; / mi fido di te / è nelle tue mani il mio destino), scommessa che offre le proprie fragilità, oltre le proprie paure.

I pentimenti di una vita eterodiretta affollano il precedente singolo Casting, incalzante e ritmicamente “addictive”, a cui le note di celesta danno una leggerezza sofferta da lullaby.

In Alta marea squarci preziosi di lirismo mostrano uno spessore e una finezza magnificamente cantautorale, tra fremiti di chitarra e brividi ambigui, ammalianti e inquieti di elettronica.

Tra grazia sapiente del classico e netta, seducente originalità che contamina indie, pop e rock, pc programming e sonorità tradizionali, i Mambassa sono la garanzia della qualità di una generazione post-indipendente sempre più matura, ora felicemente tra le fila della più valida avanguardia in casa major.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Andrea Bergesio e Mambassa
  • Anno: 2010
  • Durata: 53:35
  • Etichetta: EMI

Elenco delle tracce

01. La costruzione della notte

02. Nostalgia del futuro

03. Immolando

04. Casting

05. La pioggia di settembre

06. Dispari

07. Ora che non ci sei più tu

08. Mia

09. Oggi

10. Mi fido di te

11. Alta marea

12. Non è per voi (iTunes bonus track)

Brani migliori

  1. La costruzione della notte
  2. Nostalgia del futuro
  3. Mi fido di te

Musicisti

Stefano Sardo: voce, chitarra acustica Fabrizio Napoli: chitarra acustica, chitarra elettrica, Fender Rhodes, ukulele, cori Gianfranco Nasso: basso, cori Fulvio Bosco: tastiere, piano, programmazioni Massimo Lorenzon: batteria Andrea Bergesio: programmazioni, Fender Rhodes, celesta e tastiere Nino Azzarà: chitarre in 01, 05, 06, cori in 01 Ru Catania: chitarre, pedal steel guitar Fabio Giacchino: piano elettrico in 06 Robertina Magnetti: voce in 01 e 11 Luca Begonia: flicorno in 09, fiati in 10 Nicola Tescari: arrangiamento archi in 10