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Laurex Pallas

L'ultima Liegi Bastogne Wembley

Dopo La classicissima Coppi-Mercuri, Carlo Pinzi, Fabio, Alberto Costa, Paolo Marini, Nicola Pecorari e Anna Viganò - La Brigata Laurex Pallas - tornano con L’ultima Liegi Bastogne Wembley. Un disco sicuramente diverso rispetto alle produzioni musicali italiane attualmente sul mercato, che gioca più a distinguersi per le sonorità, gli strumenti utilizzati e certa ironia che per i testi.
Già dalla prima traccia, Vicenda semiseria di un suonatore d’ukulele in 467 sillabe, ci si immerge in questo sound leggermente retrò, dalla ritmica che fa dondolare la testa di chi lo ascolta, che caratterizza tutte le dodici canzoni del disco. Un suono caratterizzato soprattutto dagli strumenti utilizzati, spesso arricchiti da aggiunte poco usuali provenienti da oggetti che ci circondano. E così ritroviamo il suono di chitarre, piano, ukulele, kazoo, batteria, trombe, tromboni, sassofoni che si fonde con quello degli appendiabiti in metallo, dell’allegro chirurgo (gioco molto in voga negli anni Ottanta), il grillo matematico, la bottiglia di birra.
Questo sapore lo si ritrova anche in alcuni inserimenti di voci che riecheggiano un passato che non c’è più, che chiudono o aprono alcuni brani. È il caso di Prandi Bruna, Radiocomunicato, Quello che fai in cui ad un certo punto la frase campionata «Per il potere di Greiskull, a me il potere» riporta la mente ad un cartoon anni Ottanta rimasto nel cuore di molti: He-Man and the Masters of the Universe.
Se da un lato le sonorità ammiccanti e coinvolgenti del disco rendono piacevole l’ascolto, dall’altro oscurano i testi: si ha più voglia di dondolare la testa a ritmo che di ascoltare le parole dei brani. E così L’ultima Liegi Bastogne Wembley si ascolta a metà, senza cogliere appieno i contenuti del disco, e si arriva alla fine dei quasi quaranta minuti senza avere nemmeno l’idea di cosa si è ascoltato. Troppe distrazioni sonore forse o semplicemente note che non accompagnano delle parole, ma si sovrappongono ad esse superandole.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Laurex Pallas & Giacomo Fiorenza
  • Anno: 2011
  • Durata: 39:05
  • Etichetta: Rodeo Dischi/Venus

Elenco delle tracce

01. Vicenda semiseria di un suonatore d'ukelele in 467 sillabe

02. Quello che fai

03. Incastri

04. So quel che so

05. Prandi Bruna

06. Settimana neanche troppo enigmistica

07. Radiocomunicato

08. Mantra (per una canzone degli Smiths)

09. Il mio deserto

10. Il colonnello dislessico

11. Le previsioni del tempo

12. Il giro del mondo in scrivania

 

 

Brani migliori

  1. Quello che fai

Musicisti

Carlo Pinzi e Fabio Alessandria: musiche, parole, linee vocali e melodie, voci, cori, battimani, chitarre classiche, chitarre acustiche, chitarre elettriche, ukulele, Gem Rodeo, Microkorg, tastiera Bontempi, tastierine a fiato, stralci di Fender Rhodes, Allegro Chirurgo, Grillo Matematico, kazoo, scacciapensieri, trombetta di carta, appendiabiti in metallo
Anna Viganò: chitarre elettriche, chitarre acustiche, cori e battimani
Paolo Marini: pianoforte, Fender Rhodes, cori e battimani, preludio di piano in 08
Nicola Pecorari: basso, chitarra Grind in 06, loops, cori e battimani, supervisione informatica e sonora
Alberto Costa: batteria, percussioni, bottiglia di birra Splügen, glockenspiel, cori e battimani
Sara Mazo: voce in 04, vocalizzi in 05
Daniela Savoldi: violoncelli in 03, 08, 09, 11
Paola Prestini: cori triolescanici in 01
Michele Mastrofilippo: trombe, arrangiamenti di fiati in 01, trombe aggiuntive in 02
Sergio Ferrari: trombone in 01, 02, 11
Lorenzo Acerbo: chitarra elettrica ed assolo in 01
Nicola Marini: trombe e flicorni in 02 e 06
Simone Gallo: sassofoni in 02, 11
Riccardo Ferrari: voce di fanciullo in 10
Damiano Cason: voce e coro finale in 06
Alessandra Felletti e Marco Zanni: voci radiofoniche in 07
Bruna Prandi: voce rievocante in 05
Beatrice Gilberti, Lorenzo Morselli, Marta Pardini, Andrea Morbio, Enrico Salvatori, Riccardo Scaglioni, Damiano Negrisoli: coro finale in 06