Con la sua intro brillante il brano Epoca è il miglior biglietto da visita dei Maripensa, che con questo disco dal titolo omonimo approdano al mercato discografico sotto l’egida dell’etichetta Divinazione, storico marchio che ha inventato l’iniziativa “Rock Targato Italia”. Tredici i brani, tutti con una caratteristica in comune: l’essere briosi, aperti, indicativi di un modello di rock all’italiana, senza che ciò possa essere interpretato in accezione negativa. Certo, non ci sono i virtuosismi dei cugini maggiori anglo-americani, però la musicalità complessiva regge bene testi e musiche e riesce a garantire la sincerità del progetto artistico nel suo complesso. La voce di Claudio Berardi (autore dei testi e delle musiche di tutte le canzoni) è chiara, diretta, sempre presente e riesce a cogliere bene le sfumature delle liriche che, pur non essendo di particolare caratura poetica, ben si sposano alle sonorità di questo lavoro. Non è necessario, infatti, essere paragonati sempre a De André per potersi fregiare del titolo di “poeta”, ma anche l’onestà della scrittura che appare dalle canzoni dei Maripensa deve essere apprezzata nel giusto contesto artistico. Un lavoro interessante questo, che può essere il naturale prologo per una carriera di lungo respiro. Se tutti questi artisti avessero la possibilità di apparire e farsi conoscere da un pubblico numericamente adeguato. Purtroppo il dominio di “Amici” e “X Factor” la dice lunga sull’attenzione che viene posta nei confronti dei giovani musicisti.

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