Dieci anni di concerti, di dischi pubblicati, di successi, di canzoni ma anche di video. È quello che Thema, Grido, Strano, Thg hanno racchiuso in Senza fine, il loro greatest hits. Diciassette tracce che ripercorrono la storia dei Gemelli Diversi iniziata nel 1998 con Un attimo ancora (caratterizzata dalla voce di Jenny B che canta il ritornello preso dai Pooh), più tre inediti.
Il disco si apre con il brano che la band milanese ha presentato all’ultimo Festival di Sanremo, Vivi per un miracolo, canzone che ha tutti gli elementi chiave che caratterizzano i Gemelli Diversi: rime incalzanti con ritornello melodico cantato da Strano. Peccato per la scelta dell’uso esagerato del vocoder che appesantisce un po’ il brano.
La raccolta continua con una bella prova di quella che è la Spaghetti Funk, cioè la “famiglia” musicale a cui appartengono, oltre ai Gemelli, J.Ax e Space One, tutti presenti nel brano che dà il titolo al disco, Senza Fine. Base scarna per sottolineare le rime dei rapper che la mandano a dire ai detrattori che hanno incontrato sul loro cammino.
Il terzo inedito, Nessuno è perfetto, è un brano stile dance che parecchio si allontana dalla tradizione dei Gemelli e che nulla di significativo aggiunge al loro percorso.
Bella invece la rivisitazione che i quattro hanno fatto di Bboyband, nel disco suonata con i Rezophonic, che aggiunge un sound decisamente migliore rispetto al brano originale.
Il disco continua con quelle canzoni che tutti ricordano: da quelle d’amore (Un attimo ancora, Ciò che poteva essere, Anima gemella, Fotoricordo), a quelle un po’ impegnate come Mary, continuando con quelle un po’ più danzerecce (Musica, Un altro ballo).
Oltre a contenere i loro successi canori, “Senza fine” raccoglie anche i videoclip che hanno fatto la fortuna del gruppo rap. Non solo ritroviamo i video delle tracce musicali, ma al dvd si aggiungono anche quelli di Come piace a me, Mary remix, Prima o poi, A Chiara piace vivere non presenti nel cd. Di certo un altro modo per ripercorrere la carriera dei Gemelli Diversi che devono parte del loro successo anche all’immagine.

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