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Maxophone

Live in Tokyo

Il Giappone si conferma nel tempo come vera e propria seconda (o forse prima) patria per il rock progressivo italiano: negli anni ’80 e ’90 ci fu una massiccia operazione di ristampa della maggior parte degli album realizzati negli anni ’70 da gruppi italiani e vennero recuperate incisioni ormai dimenticate, nonché gruppi che in alcuni casi erano apparsi e scomparsi nell’orizzonte musicale italiano con la stessa fugacità di una stella cadente…

Gli anni ’00, invece, segnano il vero e proprio ritorno in scena di numerosi fra questi gruppi invitati a suonare in vere e proprie mini-tournèe, se non addirittura in veri e propri piccoli festival del prog italiano in terra nipponica: hanno iniziato i “ragazzi” della Premiata Forneria Marconi, seguiti dal Banco del Mutuo Soccorso del compianto Francesco Di Giacomo, poi gli Arti e Mestieri, ed ancora Museo Rosenbach, Area, Rovescio della Medaglia, Formula Tre, Mauro Pagani, Locanda delle Fate ed altri ancora.

Ovviamente non potevano mancare, attesissimi, i Maxophone, che dei gruppi citati sono, per certi versi, il più particolare: un singolo album dal titolo omonimo, al loro attivo, datato 1976; qualche 45 giri, uscito più o meno nello stesso periodo e  poi un lungo silenzio durato fino al 2006, anno in cui venne pubblicato il cofanetto From Cocoon to Butterfly in cui, oltre alla rimasterizzazione dell’album originale è stato inserito un dvd contenente il video registrato in bianco e nero negli studi Rai di Torino sempre nel 1976, risalente alla trasmissione Concertino, in cui il gruppo, ancora in formazione originale, eseguiva i brani dell’Lp appena pubblicato.

Ma il presente bussa alle porte ed ecco che il Club Città di Kawasaki, Tokio, vera e propria nuova Mecca del prog italiano, ha ospitato il quintetto milanese guidato dai due membri originari ancora presenti nella line-up, ovvero Sergio Lattuada ed Alberto Ravasini (voci, chitarre e tastiere).

La band appare, inutile dirlo, in grande spolvero: oltre ai brani dell’album, riproposti per intero, viene recuperato il primo pezzo scritto dal gruppo nel 1972, mai inciso né pubblicato, L’isola, al quale si affianca Guardian angel, pezzo nuovo che anticipa la realizzazione del prossimo album della band, che in fondo sarebbe il secondo della loro lunghissima, quanto rarefatta, carriera.

Un’ora e mezza di musica brillante, per nulla datata, eseguita con grande rispetto verso la storia ma con suoni decisamente aggiornati e che non fanno rimpiangere le esecuzioni “d’epoca”, anche perché gli arrangiamenti sono molto in linea con le versioni “seventies”. In questo contesto i tre nuovi membri del gruppo Marco Croci, basso elettrico e voce, Carlo Manti, batteria, percussioni e violino, e Marco Tomasini, chitarra solista e voce, si integrano con naturalezza dando prova di grande equilibrio e capacità interpretative.

Va da sé che, sia fra un brano e l’altro (brani che, pur presentati in inglese, sono cantati in italiano, se si esclude Our guiding star, riscrittura de Il fischio del vapore, ma riconosciuti “al volo” dall’attentissimo e competente pubblico giapponese), sia ovviamente alla fine dell’esibizione, gli applausi sono lunghi, scroscianti e convinti: la magia di questa liaison italo-nipponica non accenna davvero a svanire…

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In dettaglio

  • Produzione artistica:  Sinpachiro Kawade, Masa Matsuzaki, Sergio Lattuada, Alberto Ravasini
  • Anno: 2014
  • Durata: 69:39
  • Etichetta: Aerostella/Self

Elenco delle tracce

01. Antiche conclusioni negre
02. L’isola
03. Elzeviro
04. Fase
05. Al mancato compleanno di una farfalla
06. Mercanti di pazzie
07. Guardian angel
08. Our guiding star (Il fischio del vapore)
09. C’è un paese al mondo

Brani migliori

  1. Elzeviro
  2. Al mancato compleanno di una farfalla
  3. C’è un paese al mondo

Musicisti

Sergio Lattuada: piano, keyboards, vocals  -  Alberto Ravasini: electric and acoustic guitars, lead vocals, keyboards  -  Marco Croci: electric bass, vocals  -  Carlo Manti: drums, percussions, violin  -  Marco Tomasini: lead guitar, vocals