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Alcuni Teatro Sant'Anna - Treviso

Erica Boschiero

 

Ascoltare Erica Boschiero dal vivo è sempre una splendida emozione perché i suoi concerti sono in qualche modo tutti eventi unici, in quanto ogni situazione che la vede protagonista è di volta in volta differente. Il talento della cantautrice si esprime con naturalezza sia accompagnata dai suoi musicisti che a fianco di altre figure importanti della canzone d’autore (pensiamo alle sue collaborazioni con Vasco Mirandola, con Giua e con Gualtiero Bertelli, solo per citarne alcune) oppure, come nel caso di questa serata speciale, da sola sul palco in compagnia soltanto delle sue chitarre.

Erica Boschiero la sera dello scorso 15 marzo - nell’ambito della rassegna ‘Femminile Musicale – Donne in scena’, organizzata da Alcuni Teatro Sant’Anna di Treviso - ha offerto un concerto intimo, intenso, dove non sono mancate delle sorprese nonché splendide conferme. La voce limpida della cantautrice ha colmato il teatro di emozioni, poggiandosi su suoni dolci di chitarra e il tempo scandito dal piede. Le sue parole in musica e le relative musiche a sostegno delle stesse, come sempre accade con le canzoni di Boschiero, hanno scavato nell’anima degli spettatori e regalato momenti di intensa riflessione. Questo concerto ha avuto come colonna portante l’ultimo album della cantautrice trevigiana di adozione, Respira (uscito per Squilibri editore), già nella cinquina del Tenco 2022 come miglior album in assoluto e qui presentato in una chiave insolita ed essenziale, ed ha anche regalato qualche preziosa anteprima di alcuni brani inediti molto graditi dal pubblico.

 

Il concerto si è aperto con il brano Ascolta, ed il fluire delle emozioni dal palco alla platea (e viceversa) è stato da subito palpabile. Erica, visibilmente a proprio agio, si è mossa con la semplicità degli artisti veri che propongono la loro musica senza artifici o arrangiamenti complessi e su di essa sanno di poter naturalmente contare, aprendo spiragli di riflessione e di attenzione verso l’atto più naturale e spontaneo come è quello di respirare.
Il respiro del bosco, a lei così familiare, attraverso le sue canzoni si è alternato a quello del mare in brani come Sale e Un’ostrica e una perla, il canto degli alberi in Albero maestro, Cade la foglia e Gli alberi hanno grandi orecchie (brano scritto dalla Boschiero con Paolo Capodacqua) ha amplificato il contrasto con quello più soffocato delle città inquinate (Bellomondo, La città della gioia), mentre le speranze dei migranti di tutte le epoche si sono mischiate in un unico canto senza confini. L’antica ballata Mamma mia dammi cento lire ha introdotto come una litania un brano purtroppo più che mai attuale, La memoria dell’acqua, unendo i sogni senza tempo di chi per vivere affida la propria vita al mare.

Un live in cui tutti noi presenti siamo stati invitati tutti ad ascoltare e ascoltarci, a sentire il suono familiare del nostro cuore come  lo scorrere della linfa nei tronchi, il vibrare delle foglie, la voce della natura fondersi con quella della cantautrice e le parole degli stessi alberi insieme a quelle dei bambini, in uno splendido girotondo di emozioni altalenanti e molto intense. Erica Boschiero ci ha presi per mano con delicatezza ma senza indugio, ci ha condotti per tutto il tempo del concerto attraverso la realtà e le contraddizioni del nostro tempo, dimostrando (ma non ce n’era poi bisogno, lo sapevamo già molto bene) di saper parlare a più fasce d’età, compresi i bambini, i quali saranno artefici di ciò che accadrà alla nostra Madre Terra e al nostro destino. Molto toccante è stata la traduzione di Boschiero del brano del giovane Bob Dylan With God on our side (Con Dio dalla sua), così come particolarmente amata la canzone in dialetto Femene che le lava, tratta da una poesia del grande poeta veneto Andrea Zanzotto. La serata si è chiusa infine con una ventata di freschezza e gioiosità, a luci accese in sala tra sorrisi e scroscianti applausi, sulle ultime note del Balintondo del batimarzo, brano che si ispira alla tradizione più genuina della sua (e della nostra) terra.

 

Si ringraziano naturalmente Erica Boschiero per la disponibilità a concederci di fotografare lo spettacolo e il personale del Teatro Alcuni Sant’Anna per la gentilezza dimostrataci.

Foto di Valeria Bissacco

 

Scaletta del 15.03.2024
1. Ascolta
2. Sale
3. Mamma mia – La memoria dell’acqua
4. Un’ostrica e una perla
5. Albero maestro
6. Cade la foglia
7. Bellomondo
8. La città della gioia
9. Femene che le lava (da una poesia di Andrea Zanzotto)
10.Le stelle sono inquiete
11.Gli alberi hanno grandi orecchie (Paolo Capodacqua)
12.Con Dio dalla sua (Bob Dylan)
13.E torneranno i prati
14.La strada è quella
15.Per sempre proteggo
16.E resta il grano
17.Respira
18. Una cosa sola – Balintondo del batimarzo

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In dettaglio

  • Data: 2024-03-15
  • Luogo: Alcuni Teatro Sant'Anna - Treviso
  • Artista: Erica Boschiero

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