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Maurizio Di Bona-Alessio Cantarella

Battiato l'alieno

Non sembra scemare - e grazie a dio - l’interesse dell’editoria nei confronti di Franco Battiato. Una bibliografia che nel corso degli ultimi anni si è fatta molto variegata. Diversi i saggi improntati sull’analisi dei brani del cantautore siciliano, penso per esempio al volume Franco Battiato. Tutti i dischi e tutte le canzoni, dal 1965 al 2019 di Fabio Zuffanti (ne avevo parlato qui), o a Battiato. Voglio vederti danzare. Gli album e le canzoni (1979-2019) di Paolo Jachia. Altri autori si sono soffermati sugli aspetti più filosofici e mistici dell’opera del Nostro, come Battiato. La stagione dell'amore. Quando l'umano si tinge di trascendenza. Viaggio nella spiritualità di un grande poeta di Enrico Impalà. Non mancano, ovviamente, poi le biografie, come Franco Battiato. Soprattutto il silenzio di Annino La Posta. Senza infine dimenticare il corposo - e probabilmente imprescindibile - volume curato da Francesco Messina e Stefano Senardi, L’alba dentro l’imbrunire. Una storia illustrata.

Sfugge, invece, a una facile definizione il libro uscito da pochi mesi (edito da Mimesis), Battiato l’alieno curato da Maurizio Di Bona e da Alessio Cantarella, un po’ raccolta di testimonianze, un po’ graphic novel. Cosa accomuna Cantarella (ingegnere catanese, curatore del sito e dei profili social di Manlio Sgalambro) e Di Bona (cartoonist napoletano)? Be’, naturalmente la passione e l’ammirazione nei confronti di Franco Battiato, ovvio. Ma nel leggere questo volumetto si capisce bene come l’ammirazione diventi amore, e come l’arte che Battiato ci ha lasciato abbia impregnato (e impreziosito) le vite di noi tutti. Come rendere tutto ciò sulla carta, quindi, si sono chiesti i due. Da una parte restituendo ai lettori le testimonianze dei numerosi colleghi - e non solo - che hanno avuto la fortuna di lavorare o comunque conoscere il cantautore. Dall’altra rielaborando - in chiave grafica - la vita e, soprattutto, la sua opera. Il libro alterna, così, la parte “raccontata” a quella “disegnata” in un continuo fluire di parole e immagini davvero coinvolgente. 

Come dicevo, molte sono le testimonianze raccolte da Cantarella, da quelle di Moltheni a quelle di Fabio Cinti, da Juri Camisasca a Ginevra Di Marco, oppure quelle dei figli dei collaboratori storici di Battiato come Riccardo Sgalambro, figlio di Manlio (e qui forse ci saremmo aspettati un intervento più corposo) e Stefano Pio (figlio di Giusto). Ne esce un ritratto dell’artista Battiato, certo, ma soprattutto dell’uomo Battiato, lontano anni luce dallo snobismo del divo, e sempre pronto all’ascolto e alla gentilezza.

Bellissima e assolutamente convincente è poi la parte grafica curata da Di Bona. Il cartoonist dopo averci regalato una biodiscografia disegnata, in dodici tavole, intervalla le testimonianze raccolte da Cantarella con vignette che faranno la gioia degli appassionati di Battiato. Si passa dal riso alla commozione, dal sottile gioco di rimando all’approfondimento. C’è il Battiato riccioluto dei primi anni sperimentali, quello col codino dei grandi successi commerciali, quello con la barba del periodo mistico e poi quello dai capelli bianchi degli Anni Duemila. Di Bona ammicca, gioca con i lettori (che sa appassionati come lui) in un continuo scambio di rimandi e sottintesi. C’è il Battiato che gioca ai videogiochi, mentre la didascalia recita: “Se penso a come ho speso male il mio tempo che non tornerà, non ritornerà più”; c’è il Battiato che “subisce” dei continui rifiuti dalla sua lei, prima perché le regala un libro dal titolo “Le leggi del mondo” e poi perché la invita a “percorrere le vie che portano all’essenza” (ma lei risponde che lei ha da percorrere semmai quelle che portano al parrucchiere… e chissà che sotto - magari inconsciamente - non ci sia un riferimento a Centro di gravità permanente!). Poi ci sono gli incontri con altri esseri speciali: John Cage, Gurdjieff, Stockhausen, Marco Pannella. E ancora si scherza con e su Giusto Pio (finalmente qualcuno che ricorda l’enorme importanza del Maestro di Castelfranco veneto) e Manlio Sgalambro. E infine i tanti rimandi al mondo dell’universo e dello spazio, fino all’incontro (da qui il titolo) con gli alieni.
Sì, perché Battiato è stato davvero l’alieno della nostra canzone, vuoi per il suo modo di porsi, vuoi per la sua voglia di sperimentare (unendo aulico e prosaico, ironia e spiritualità).
Ecco, Cantarella e  Di Bona sottraggono Battiato a quell’aura di sacralità e seriosità che a un certo punto  aveva investito - suo malgrado - il cantautore siciliano (lo stesso Battiato ne rideva, come riporta qui la testimonianza di Gianna Tarantino: “‘Franco, tu sei la nostra guida…’. E lui: ‘turistica!’”). Questo senza minimamente mettere in discussione la grandezza e l’unicità di un autore, appunto, grandissimo e unico.  

Un libro che farà la gioia dei tanti fan di Battiato, da leggere approfonditamente o sfogliare più distrattamente (perché Battiato è stato anche leggerezza: “Vivere non è difficile potendo poi rinascere, cambierei molte cose: un po’ di leggerezza e di stupidità"). Un volume che ci ricorda come alle volte la Terra ospiti davvero esseri speciali. E noi possiamo solo ringraziare di essere stati in qualche modo partecipi del momento in cui ciò accade. 

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In dettaglio

  • Artista: Maurizio Di Bona-Alessio Cantarella
  • Editore: Mimesis
  • Pagine: 160
  • Anno: 2023
  • Prezzo: 15.00 €

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