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Paolo Jannacci-Enzo Gentile

Enzo Jannaci. Ecco tutto qui

A dieci anni dalla scomparsa di Enzo Jannacci esce questa splendida biografia, scritta a quattro mani dal figlio Paolo Jannacci insieme all’amico giornalista Enzo Gentile che ha frequentato Enzo Jannacci per molti anni. 

Ecco tutto qui, dal titolo di una canzone inclusa nell’album Foto Ricordo del 1979, è una biografia appassionata, scritta da chi è stato quotidianamente vicino al grande artista e da chi l’ha a lungo regolarmente frequentato. Ci racconta gli alti e bassi di una intera vita, in capitoli che sono i decenni che sono passati dagli esordi negli anni ’50 fino a quando ci ha lasciato nel 2013, in cui si respira, attraverso i ricordi, le storie, gli aneddoti, l’atmosfera e il profumo di quegli anni passati.

È un libro scritto con il cuore, ma anche rigoroso nell’affrontare l’analisi di tutti i brani di Enzo Jannacci, ed è la emozionante testimonianza del suo immenso universo artistico fatto di persone, di incontri, di relazione, della grande attenzione per gli ultimi, gli sbandati, i barboni, i disgraziati, i poveri che si ritrovano in molte sue canzoni. Ci sono numerose testimonianze, tra cui quella di Paolo Tomelleri e la comune passione per il Jazz negli anni ’50, la Original Lambro Jazz Band, i Rocky Mountains, la nascita del rock’n’roll condivisa con l’amico Giorgio Gaber, I Cavalieri, il gruppo delle prime incisioni di Luigi Tenco nel 1959 in cui Enzo Jannacci suonava il pianoforte, I Due Corsari con le prime incisioni in coppia con Gaber, la Swinging Milano con molti locali dove suonare come il Santa Tecla, la Taverna Messicana, l’Aretusa, il Derby Club. 
 

La vita di Enzo Jannacci è stata decisamente intensa non solo dal punto di vista musicale, ma anche nella sua attività come medico, nella passione per il calcio, era grande tifoso del Milan, e nel libro c’è anche il ricordo di Gianni RiveraJannacci ha raccontato, cantato, testimoniato un’epoca di ricostruzione del paese”, nella pratica del karate “come arte marziale e disciplina mentale”, e nelle molteplici attività fatte a 360 gradi nel mondo dello spettacolo come scrittore, come attore di film con importanti registi, senza tralasciare il cabaret, il teatro, le trasmissioni televisive, le sceneggiature.

Bisogna ricordare anche il suo continuo e grande impegno sociale e civile sia come artista che come medico, non a caso oggi Milano lo ricorda con un percorso e murales cittadino dedicato, con il dormitorio pubblico di Viale Ortles intitolato Casa Dell’Accoglienza Enzo Jannacci, con la storica rivista, pubblicata dalla Caritas Ambrosiana, “Scarp De’ Tennis –Il mensile della strada”, che prende il nome da una delle sue più famose canzoni. Ad arricchire notevolmente il libro contribuiscono anche molte, e bellissime, foto private e inedite a partire da quella della copertina del libro, a quella all’Idroscalo in cui Enzo fa windsurf o di lui con la sua amata Vespa.

Numerose le storie, gli aneddoti, i racconti, dove si scopre che Jannacci è stato anche pianista di Sergio Endrigo, ha suonato con Franco Cerri, Enrico Intra che ricorda “mentre sul palco era un ragazzo molto espansivo, diretto, fuori dalla scena diventava più chiuso, riservato, come se avesse un proprio mondo separato”, l’incontro con Dario Fo, compagno di vita e con cui nasce una stretta intesa “fisiologica” ad inizio anni ’60 che porterà alla realizzazione anche di una ventina di brani, e che ricorda così il loro incontro “quando ci siamo conosciuti mi sono subito premurato di sentire le sue canzoni, che erano pazze, impossibili ma divertentissime. Allora, come forma di dialogo, gli passai subito una cosa che avevo appena composto, La luna è una lampadina, che mi sembrava potesse stargli addosso bene e che infatti poteva essere tranquillamente presa per cosa sua. Enzo aveva tutto e con lui ogni argomento, ogni sentimento diventava una canzone”. Anche con Beppe Viola, con cui scrisse brani e libri, nasce un legame molto forte mentre Paolo Villaggio lo ricorda così “Enzo era una persona esagerata, squinternato, folle, ma per finta. In realtà era un dottore, una persona che si metteva con grande facilità alla pari di chi aveva di fronte”, e trova spazio anche il famoso sacchettino del vomito in cui, mentre era in volo, Enzo Jannacci scriveva i testi delle sue canzoni. 

E ci sono alcuni commenti che la dicono tutta sulla grandezza dell’artista, come Nanni Ricordi: “Jannacci non scherzava , la sua originalità veniva dal jazz”, Renzo Arbore: “Enzo Jannacci è il numero uno in assoluto “, Paolo Conte: “ho avuto la fortuna di trovare Enzo Jannacci : per me il più grande cantautore che ha espresso l’Italia “ , e quella , sorprendente , di Vasco Rossi:“Enzo Jannacci per me era un genio “ 

Ecco tutto qui è un libro indispensabile che si legge tutto di un fiato, che dimostra la grandezza dell’artista e dell’uomo, che ci manca tanto.

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In dettaglio

  • Artista: Paolo Jannacci-Enzo Gentile
  • Editore: Hoepli
  • Pagine: 220
  • Anno: 2023
  • Prezzo: 19.90 €

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