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Luca Di Martino

A Bassa Voce – omaggio a Fausto Mesolella

Fausto Mesolella indimenticabile chitarrista e compositore, nato il 17 febbraio 1953 a Caserta, ha lasciato la dimensione terrena il 30 marzo del 2017. Ha vantato numerose collaborazioni nel corso del suo percorso artistico, realizzando numerose incisioni e ricevendo altrettanti riconoscimenti ed è stato lo storico componente, per molti anni, della Piccola Orchestra Avion Travel. Un artista di grande valore umano, un uomo che amava suonare e sperimentare continuamente.

Il chitarrista, compositore e autore originario di Isnello (PA) Luca Di Martino gli rende omaggio nel suo quinto l’album dal titolo A Bassa Voce – omaggio a Fausto Mesolella: un percorso - a colori - in dieci tracce (di cui solo una è strumentale) in cui Di Martino suona e arrangia i brani originali con sacrale rispetto. Lo strumento protagonista delle sue produzioni è la chitarra. Per circa vent’anni è stato chitarrista e autore di musica e testi dei Vorianova (gruppo con un ricco percorso musicale caratterizzato dalla canzone d’autore dialettale siciliana) e tra i suoi principali riferimenti musicali, troviamo due chitarristi e compositori statunitensi: Ralph Towner e Pat Metheny.

 

Accompagnati da un delicato arpeggio di chitarra classica iniziamo l’ascolto dell’album con La mia musica, un racconto dalle tinte malinconiche con un incedere quasi onirico, in cui la protagonista è naturalmente la musica e il mondo che ispira note e testi. Un dialogo interiore, da cui nasce un mantra che si ripete come in un loop infinito: “Ogni tanto una musica mi sorprende e mentre mi prende, la penultima si arrende”.  La traccia seguente è Benedetta Sicilia brano che Fausto Mesolella scrisse per la sua partecipazione al Concerto del Primo Maggio nel 2016. Qui le sonorità mediterranee accompagnano un inno, o per meglio dire, un canto d’amore per la Sicilia e i siciliani, che hanno sempre saputo incarnare l’autentico significato della parola ospitalità nella terra che è stata teatro di storia e di vicende umane, culla di letterati, musicisti, artisti e registi come Leonardo Sciascia, Renato Guttuso, Rosa Balestrieri, Giuseppe Tornatore, Franco Battiato, Leo Gullotta, Salvatore Quasimodo, Verga, Pirandello, Camilleri… e naturalmente terra di giudici, autentici eroi che hanno scritto pagine di cronache di mafia importanti e dai risvolti cruenti. “Siano tutti quanti benedetti” - dice l’autore - compresa Lampedusa “A cui chiediamo scusa” l’isola simbolo dell’accoglienza che da sempre è testimone di sbarchi e di naufragi di imbarcazioni che portano donne con bambini e uomini a intraprendere un viaggio, nel tentativo di trovare un approdo sicuro e una vita di speranza ma che in alcuni casi, sono vittime di interessi economici, di odio e di circostanze maledette e pagano con la vita stessa.

 

Ci vuole davvero tanta speranza per sopravvivere alle brutture della vita e quando di risposte non se ne trovano più, può capitare di iniziare un dialogo con qualcuno che crediamo possa sempre ascoltarci, proprio come avviene nel brano Il Re dei cieli una suggestiva preghiera laica (scritta da Fausto insieme ad Alessio Bonomo, qui insieme in una foto di repertorio durante un live), una richiesta di salvezza che pare la canalizzazione di un messaggio all’umanità giunta in un giorno in cui le nuvole all’improvviso si aprirono e mostrarono due angeli robot. La musica di Fausto Mesolella era permeata dalla spiritualità e fortemente contaminata dal sentimento dell’amore nelle sue diverse sfumature di colore. E sono due le tracce che in questo album possiamo racchiudere nel rosso: Il primo bacio e Il piacere dell’Orso quando l’amore arrossisce all’idea di un incontro atteso.  Sono invece tinte forti, quelle che rappresentano il vigore di una canzone che porta la firma dello scrittore, poeta e giornalista Stefano Benni che nel 2002 scrisse i versi di Quello che non voglio per Fabrizio De André. Parole che non vennero mai da lui lette, interpretate, musicate e quindi incise, perché purtroppo come sappiamo il cantautore genovese scomparve prematuramente tre anni prima. Mesolella ereditò queste rime e diede corpo e voce a un brano di denuncia (inserito nel bellissimo album “CantoStefano”, dove Fausto musicò dei testi dello scrittore bolognese) nei riguardi delle storture del sistema, un desiderio di giustizia che fa dire all’autore: “Io non voglio morir cantante/Se al buon sonno del padrone/Servirà la mia canzone”.

La bandiera che sventola su un paese come il nostro, da sempre teatro di divisioni, ha invece Tre colori titolo di un altro brano contenuto in “A Bassa Voce – omaggio a Fausto Mesolella” dall’andamento lento e con la cadenza ritmica di una marcia che evoca l’incedere dei soldati, sottolineato da sillabe onomatopeiche che si ripetono e ricordano il rumore degli spari (brano portato a Sanremo da Tricarico nel 2011). Aria di te, brano storico degli Avion Travel scritto da Fausto e uscito nell’album “Opplà” del 1993), è invece l’unica traccia strumentale presente nell’album che, attraverso la magia della melodia della chitarra, ci apre idealmente una porta verso l’alto, per immergerci nel blu. Un tuffo tra le sconfinate latitudini del cielo ma anche del mare, dove brilla Na stella protagonista di un brano (in napoletano) che Mesolella, nel 2004, scrisse per l’amico Gianmaria Testa e che il cantautore piemontese (qui sotto in una foto di repertorio) inserì nel suo album “Altre latitudini” registrato nel 2003. A chiudere l’ascolto è l’arcobaleno di colori vibranti dell’elettrica E vivrò: una canzone recitata più che cantata, dal carattere sonoro psichedelico, l’ultimo varco che ci conduce ad uscire da questa dimensione sospesa e ci riporta alla realtà.

 

 

Per la sua profonda ricchezza, anche di riferimenti, di mondi sonori e di artisti che si incrociano durante l’ascolto, “A Bassa Voce – omaggio a Fausto Mesolella” è un lavoro discografico che invita a soffermarsi, a cogliere e ad approfondire ogni più piccolo dettaglio. Luca Di Martino oltre ad essere un chitarrista talentuoso è un artista molto sensibile e attento alle questioni migratorie, tema che affronta anche nel suo sesto album che segue questo lavoro, dal titolo Il richiamo e l’abbandono (Guitar Solo&loop pedal) uscito in settembre e anticipato dal video del singolo (strumentale) Mare di naufraghi presente sul canale YouTube di Luca Di Martino al link: https://youtu.be/haSCOL50AKc?si=YxofXNsE_3B803CY
Un brano ispirato al naufragio avvenuto tra il 25 e il 26 febbraio 2023 a Cutro, nel Crotonese, in cui persero la vita quasi un centinaio di persone tra cui quindici vittime erano bambini.

Ma sappiamo bene che il mondo non è fortunatamente solo teatro di sciagure, è pieno di voci, di suoni e di pagine musicali che meritano di essere scoperte e come in questo caso riscoperte. Di tanto in tanto è opportuno abbassare o chiudere fuori dai vetri il rumore circostante e mettersi in ascolto.

“A Bassa Voce – omaggio a Fausto Mesolella” (qui sotto una foto di Fausto abbracciato alla sua inseparabile "insanguinata", appellativo che Samuele Bersani coniò molti anni fa) è disponibile solo in copia fisica in formato CD Jewel box ordinabile al link:
https://wall.cdclick-europe.com/projects/a_bassa_voce_omaggio_a_fausto_mesolella

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Luca Di Martino
  • Anno: 2023
  • Durata: 32:42
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

o1. La mia musica

02. Benedetta la Sicilia

03. Tre colori

04. Il primo bacio

05. Il Re dei cieli

06. Il piacere dell’Orso

07. Quello che non voglio

08. Aria di te

09. Na stella

10. E vivrò

Brani migliori

  1. Benedetta la Sicilia
  2. Il Re dei cieli
  3. Aria di te