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Piero Sidoti

Amore (fino a prova contraria)

Amore (fino a prova contraria), la più recente opera discografica di Piero Sidoti, è un concept album il cui filo conduttore è rappresentato dai sentimenti e dalle emozioni, analizzati in modo spesso ironico, altre volte introspettivo. Sedici le tracce che compongono il disco, brani in cui si cantano le diverse sfumature di storie d’amore imperfette, pertanto reali. Sbagliate o splendide che siano, queste di cui il cantautore ci racconta sono soprattutto storie umane, con le loro ambiguità e i relativi controsensi. Canzoni che offrono all’ascoltatore differenti punti di vista di un concetto universale, analizzato sotto le varie angolazioni possibili; in un’epoca in cui è così difficile rinunciare al controllo delle proprie emozioni e parlarne/scriverne liberamente, questo disco appare come una sorta di raccolta di appunti e pensieri d’autore su un unico tema: l’amore vissuto come destino, fatalità, accadimento inevitabile.

Lasciare che le cose accadano, e solo dopo giudicarle per quel che sono, sembra essere il concetto portante. E forse sta proprio in questo il segreto di un amore felice: accettare i sentimenti come spontaneamente sono, anche quelli sbagliati, affinché possano trovare comunque un loro posto, una propria ragione. Indagare in noi stessi per conoscerci e ri-conoscerci al cospetto dell’Amore.
Un tema questo che, ci svela lo stesso Sidoti in una recente intervista “sarà ancora più evidente nello spettacolo teatrale, che farà da cornice unitaria a questo disco, in cui racconto una fiaba alla scoperta delle parti più intime e profonde di noi.” Man mano che le tracce dell’album si susseguono risulta evidente la sinergia tra testo e musica, la cura nella costruzione del racconto, la scelta di ogni singolo elemento. Un lavoro accurato nei dettagli che prende vita dall’unione di chitarra e voce, dall’essenza, per poi svilupparsi attraverso arrangiamenti fluidi, misurati.

 

Le parole in questo lavoro sono essenziali: è con queste che Piero disegna armonie che poi traduce in musica, che rimane comunque quasi minimalista. L’artista, è evidente, ama le contraddizioni, ed ecco ad esempio un brano, Triste, che viene rivestito di un’armonia colorata e tropicale, o ancora, Valzer per Sasso e Corda (Sasso e Corda saranno i protagonisti del suo spettacolo), che racconta la storia di due bambini a tempo di tre quarti, che ricorda un lunapark in un’atmosfera felliniana. C’è anche del cinema, infatti, nella musica di Piero Sidoti e, non a caso, si sente il suo amore per cinema e teatro da lui praticati. I suoi spettacoli si avvicinano più al teatro-canzone che a veri e propri concerti.

L’ascolto del disco inizia fin dalla copertina, dove un bellissimo ritratto fotografico in bianco e nero di Rebecca Serafini raffigura una testa divisa a metà tra il David di Michelangelo e il ritratto dello stesso Sidoti. La perfezione sublime, senza tempo ma fredda, unita all’imperfezione umana, invece assolutamente viva e contemporanea. I due volti dell’amore, che oscilla costantemente tra paradiso e inferno, tra miseria e divinità, coincidono e sono rappresentati nel disco in differenti modi. Il tutto, e il suo esatto contrario. L’inizio della storia e la sua fine, la veglia e il sonno, e via dicendo, come dichiara lo stesso cantautore: “ogni canzone è una puntata di una grande storia d'amore verso l'esterno e verso noi stessi. Una storia mossa da sentimenti "splendidamente imperfetti" o "erroneamente brillanti."

Questo nuovo lavoro di Piero Sidoti– cantautore e attore di cinema e teatro udinese, vincitore del Premio Tenco come miglior opera prima nel 2010 con “Genteinattesa”, scritto a fianco di Lucio Dalla – può essere considerato quindi un disco alla vecchia maniera, nato dall’esigenza di raccontare qualcosa di intimo ma allo stesso tempo universale, privato ma di tutti, sull’onda morbida della migliore tradizione cantautorale. Senza nulla togliere ai prodotti commerciali, questo disco lascia spazio nel migliore dei modi alla volontà di uscire dagli schemi e dalle tematiche trattate ripetitivamente dalla musica “di tendenza”. Esplora nel profondo, tocca corde diverse e si rivolge quindi ad un pubblico attento, sensibile e non frettoloso, disposto ad accoglierlo. Come uno specchio sfaccettato che ci fa vedere più facce di noi stessi. E non ci sembra poco. D’altronde gli artisti e la loro arte dovrebbero servire a questo, a ricordarci quanto profonda e labile sia la parola Amore. Fino a prova contraria.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Produzione artistica: Piero Sidoti Produzione esecutiva: Antonio Della Marina
  • Anno: 2022
  • Durata: 52:05
  • Etichetta: Egea Music

Elenco delle tracce

01. Arind’a stu core

02. Controvento

03. Cosmico

04. Di te

05. È soltanto la fine del mondo

06. Insicura

07. Il lieto fine

08. Mi devi volere bene

09. Ninna nanna

10. Un posto

11. Rainy Day

12. La signora dei sogni

13. Topomaschio di metallo
14. Triste
15. Valzer per sasso e corda
16. With my love

Brani migliori

  1. Controvento
  2. Valzer per Sasso e Corda
  3. Triste

Musicisti

Piero Sidoti: chitarra classica, piano e voce;
Antonio Della Marina: programmazione, sassofoni e cori;
Fulvio Biguzzi Ferrari: programmazioni, orchestrazioni e piano;
Claudio Giusto: batteria e percussioni;
Romano Todesco: contrabbasso e fisarmonica;
Denis Biason: chitarra elettrica, benjo;
Lucia Clonfero: violini