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Alberto De Gara

Deeper

Alberto De Gara, nome d’arte di Alberto Cusa, è un artista, musicalmente parlando, che di strada negli anni ne ha fatta. Il suo cammino è iniziato, infatti, nel 1994, anno in cui ha militato nella rock band Trebisonda; nel 2000 è passato attraverso il blues elettrico e il country dei Blue Vanilla, e il 2005 l’ha invece visto parte del duo acustico AcousticTrip. Un cammino quello compiuto che però non l’ha appagato fino in fondo e che l’ha portato a maturare l’idea di avventurarsi, a pieno titolo diremo noi, nella grande famiglia dei cantautori.

E’ attraverso l’album Deeper che De Gara ha finalmente visto consolidare il suo passaggio alla musica cantautorale. Un disco che è sull’amore, in primis l’amore per il canto e per la musica che in questi lunghi anni on the road lo hanno condotto a cimentarsi nelle multiformi sfumature della popular music.

De Gara con questo disco, composto da nove canzoni proprie e in lingua inglese, mette in mostra le sue ottime doti di musicista ma soprattutto di songwriter capace di descrivendo le emozioni e gli stati d’animo attraverso una scrittura “asciutta” e senza troppi giri di parole, in fin dei conti basta saper trovare le parole giuste. E a tal proposito afferma: “Se qualcuno mi chiedesse come sono le mie canzoni, direi che sono come quadri, dove si cristallizza un momento ben preciso, dove la melodia tratteggia l’emozione di quell’attimo, le parole ne definiscono i contorni e dove l’atmosfera amalgama il tutto, a volte stemperando, a volte esaltando l’emozione stessa.”

Da un punto di vista strumentale i rimandi che possiamo scorgere ascoltando il suo disco sono ad un certo folk di natura anglosassone. Per farla semplice potremmo fare riferimento allo stile di Nick Drake ed a un certo rock “di spessore”. Sonorità che certo devono molto anche alla varietà di strumentazione (dove la chitarra cede il passo a pianoforte, fiati, archi, legni) utilizzata nella realizzazione del disco. Varietà però non deve essere confusa con sovrabbondanza, infatti, e ve ne accorgerete nell’ascolto, sia la strumentazione come gli arrangiamenti non vanno mai a porsi su piani superiori rispetto alla struttura complessiva dei brani.

Provate ad esempio ad ascoltare il brano che apre il disco, la crepuscolare Tell me. Il brano apre in modo intimo quasi in punta di piedi con la sola chitarra e voce in primo piano e poi prosegue in un crescendo fino a esplodere come un grido. Bene è proprio in quei frangenti che il cantautore, a parere di chi scrive, riesce a dare il meglio del suo talento. E questo è solo un esempio di ciò che scoprirete.

Possiamo affermare senza timori di smentite che con Deeper Alberto De Gara ha raggiunto l’obiettivo prefissato, ovvero atmosfera, emozioni e melodia: il giusto mix presente nell’album.

Disco consigliato.


 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Alberto De Gara
  • Anno: 2017
  • Durata: 35:11
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. Tell Me
02. When You Were My Life
03. Over the Rainbow
04. Welcome to My Life
05. Hold Me Tight
06. The Right Way
07. Into My Arms
08. Another Day Without Love
09. When You Were My Life (Instrumental)

Brani migliori

  1. Tell Me
  2. Welcome to My Life
  3. When You Were My Life

Musicisti

Alberto De Gara: chitarra acustica, piano e voce - Roberto Uberti: organo - Alberto Steri: chitarra elettrica - Micheli Voltini: basso - Andrea Paradiso: batteria - Massimo Gentile: synth - David Ambrosioni: sax - Eugenio D’Avanzo: chitarra elettrica